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FORZA ITALIA, SALVIA SFIDA BARDI E CASINO

Pagamenti regione, il forzista alla guida di un gruppo di attori economici contro gen e assessore. Oltre il caso “Più Sport” e politica, il capogruppo consiliare a Potenza e i soldi pubblici

Giovanni Salvia, Forza Italia contro Forza Italia. È l’ultima variante dell’ormai da anni noto vizioso circolo che vede come protagonista Salvia impegnato a portare avanti quel doppio gioco tra politica e associazionismo sportivo alimentato dai flussi economici che la politica, a vari livelli, stanzia ed eroga per l’associazionismo sportivo e ciò che sta intorno. A Potenza, a concedere una sorta di consacrazione istituzionale a questo meccanismo distorto, inconcepibile quand’anche non esistessero le categorie di incompatibilità, ovvero inopportunità, fu l’ex sindaco Dario De Luca che non trovò nulla di strano nel fatto che in Comune si siglasse un Protocollo di intesa per una particolare partnership con protagonista il Comi- tato “+Sport”, presieduto dall’allora assessore comunale proprio allo Sport e alle Politiche giovanili, Giovanni Salvia. De Luca non c’è più, nell’accezione istituzionale, ma il Comitato “+ Sport” sì e, a dimostrazione che la la “tradizione” è proseguita negli anni senza soluzione di continuità, in qualità di legale rappresentante è ancora Giovanni Salvia a battere cassa ai vari Enti, tra cui la Regione Basilicata, al fine di ottenere contributi. Tra gli ultimi in ordine cronologico, quello di mille e 700 euro ottenuto l’agosto scorso dal Consiglio regionale per l’iniziativa “Più sport 2023”. Non solo in “+Sport”, Salvia è rimasto anche in politica: è attuale capogruppo consiliare di Forza Italia al Comune di Potenza. Non nuova la disciplina politico-sportiva di Salvia , non si vincono medaglie, ma assegni coperti da soldi pubblici, e Cronache Lucane ha già seguito le plurime imprese nel corso degli anni. Adesso, come ultimo arrivo, la novità della variante del Forza Italia contro Forza Italia. Il capogruppo consiliare del partito nel capoluogo lucano è alla guida di un nugolo di attori operanti a vario titolo nell’universo sport, a titolo esemplificativo da citare la Fip, la Fipav, la Fin, la Fidal, la Fib, o l’Asi, l’Asc e l’Aics, per una «denuncia verso il presidente della Regione Basilicata, Bardi». Contro il presidente espressione di Forza Italia e contro l’assessore regionale allo Sport Casino, dello stesso partito, il forzista Salvia. Già di suo fa tristemente ridere vedere il “Coriortolano” Salvia ritratto in foto e selfie mentre indossa t-shirt “Più Sport” ad eventi e manifestazioni rese possibili, da ricordare l’associazionismo e ciò che gira intorno, più che da “Più Sport” dai soldi pubblici, c’è altro oltre i mille e 700 euro del Consiglio regionale citati a titolo non esaustivo. Assistere poi al suo assalto a Bardi, sembra proprio ricordare come il comico sia il tragico visto da dietro. Salvia promette battaglia per via, come sostiene, della «cancellazione dei contributi regionali necessari a completare l’annualità del Piano Sport 2017-18» dato che, «tali contributi che erano stati messi a bilancio nel 2023» , ma «sono stati spostati improvvisa- mente ad agosto su un altro capitolo ad insaputa e a danno di decine di società sportive del territo- rio lucano e di molte federazioni regionali». Per Salvia, in conclusione, «si tratta dell’ennesimo schiaffo che le Istituzioni danno allo sport, lo sport dice basta». La vicenda, però, non è così semplicistica. Un doppio gioco quello di Salvia che appare come necessario al completamento del soggetto come se senza la politica non sia in grado di collocarsi nel segmento sport e viceversa. In ogni caso ammesso, ma non concesso, che «lo sport dice basta», allora, di affermazione in affermazione, si può, con ragionevole certezza, non dubitare che, invece, “Più Sport” non dirà basta ai finanziamenti pubblici puntualmente richiesti dal «legale rappresentante» Giovanni Salvia, capogruppo di Forza Italia al Comune di Potenza.

Di A. Carponi

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