SIGILLI AL BAR DEL CLAN
“Lucania Felix”, nuovi sviluppi dalle indagini su Martorano e Stefanutti: sequestrato locale di fronte al Tribunale. Ancora guai per Triumbari, l’Antimafia di Potenza scopre “tesoretto” da 300 mila euro
Le indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza hanno rilevato, così come emerso dagli accertamenti esperiti dalla Sezione misure di prevenzione della Divisione anticrimine della Questura di Potenza e dal Nucleo di Polizia economico finanziaria del Gico della Guardia di Finanza, una sproporzione di circa 300 mila euro tra la disponibilità patrimoniale e il reddito dichiarato dal potentino Marco Triumbari, già ai domiciliari con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’inchiesta “Lucania Felix” che nel novembre 2021 aveva portato alla luce i nuovi affari illeciti del clan Martorano-Stefanutti. La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno eseguito, ieri, il sequestro d’urgenza ai fini della successiva confisca di un immobile e di quote di diverse società nella disponibilità diretta e indiretta di Triumbari, disposto dal Tribunale-Sezione Misure di Prevenzione di Potenza, su richiesta congiunta del Procuratore distrettuale Francesco Curcio e del Questore Giuseppe Ferrari. Marco Triumbari, gravemente indiziato in procedimento penale relativo ad indagine sul cosiddetto clan “Martorano- Stefanutti” , così come emerso dalle indagini svolte dalla Sezione criminalità organizzata della Squadra mobile e coordinate dalla Dda, nel mese del novembre 2021, unitamente ad altri indagati, venne tratto in arresto nel contesto della esecuzione di misura cautelare per associazione di stampo mafioso e per altri delitti aggravati dal me- todo mafioso. Tra i beni sequestrati vi è il bar “Diva Caffè”, ubicato difronte al Palazzo di Giustizia di Potenza, ritenuto, a livello di gravità indiziaria, luogo d’incontro dei sodali. In tale luogo, sempre sulla base degli indizi raccolti, «si è ritenuto che era stata pianificata anche l’azione intimidatoria a cui ha partecipato personalmente Renato Martorano, con l’esplosione di colpi di arma da fuoco contro la porta dell’abitazione di un imprenditore del salernitano per costringerlo a versare delle somme di denaro in favore proprio del Triumbari». Per tali fatti, Marco Triumbari, tuttora agli arresti domiciliari, risulta imputato per concorso esterno in associazione di stampo mafioso, tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ed anche cessione e spaccio di sostanze stupefacenti. Altra vicenda giudiziaria, che vede imputato Triumbari, sempre per delitto aggravato dal metodo mafio- so, è «l’estorsione consumata in danno di un altro imprenditore attivo nel settore del commercio di bestiame, questa volta con la partecipazione di soggetti appartenenti al sodalizio “Riviezzi” di Pignola, per la quale nel mese di gennaio 2022 è stato attinto dalla misura cautelare degli arresti domiciliari». Da ulteriori due procedimenti penali, uno instaurato nel 2010 presso la Procura di Potenza, definito con sentenza di non doversi procedere «per estinzione dei reati ascritti per prescrizione» ed un altro più recente, 2018, tuttora pendente presso la Procura della Repubblica di Salerno, sono stati tratti ulteriori indizi in ordine al suo coinvolgimento nel- le attività illecite riguardanti il settore del gioco e delle scommesse illegali. Il Questore di Potenza Giuseppe Ferrari ha espresso il suo «più vivo compiacimento per il la- voro svolto in piena sinergia tra il personale della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza», evidenziando «l’efficacia delle misure di prevenzione patrimoniali nel contrasto alle attività illecite della criminalità organizzata».