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DA MARE NOSTRUM A MARE IMMONDUM

La riflessione di Antonella Pellettieri

Il mare è stato nostrum fin quando tutto funzionava bene, più o meno. Da qualche tempo il Mediterraneo, famoso per il suo periplo, sembra non appartenerci come prima. Ormai tutti, proprio tutti, anche i bagnanti più distratti si sono accorti che il mare che bagna le sponde dell’Europa, dell’Africa e dell’Asia è sporco. Se ne accorgono i bagnanti che non riescono a entrare in acqua ed evitano di far bagnare i bambini, se ne è accorta l’Italia malgrado le bandiere blu, se ne è accorta la Grecia. Nelle zone dove si trovano gli estuari dei fiumi, il mare Egeo è inquinatissimo: l’aumento della temperatura e, dunque, della salinità rende queste zone tropicali e il Canale di Suez, famosissima opera dell’uomo, consente il passaggio di alghe, pesci e microrganismi che potrebbero moltiplicarsi anche a danno delle specie endogene. Il mare nostrum famoso per il suo azzurro sta diventando verde a causa delle alghe. La situazione non è diversa in Spagna. Il Mediterraneo è il mare più sporco del pianeta, sì sì proprio il mare non più nostrum! Ce lo dicono Greenpeace e Oceania (organizzazione ambientalista spagnola) ma gli scienziati di tutto il mondo, da molto tempo, dicono che il Mediterraneo è gravemente malato: nel bacino del Mediterraneo sboccano 69 fiumi che trasportano in mare reflui solidi e liquidi: oltre gli scarichi urbani, il turismo costiero è un’altra grande fonte di inquinamento. Ogni cosa che usiamo sulla terraferma finisce in mare e, dunque, bisogna combattere l’inquinamento al’origine e non alla fine. Il Mediterraneo è ormai un mare pieno di plastica e ci mette ben 90anni per ricambiare le sue acque perché è un mare chiuso e nel quale si sono formate tante civiltà amandolo profondamente. Omero ed Enea lo percorsero tutto per qualche decennio: il mare nostrum era la loro casa, il punto d’arrivo e di partenza, il percorso pieno di luoghi dalla bellezza spettacolare e indimenticabile. Mentre trascorro la mia solita Estate fra le rive di Maratea, di Praia e San Nicola Arcella mi capita di bagnarmi sempre meno perché l’acqua è oleosa e non più limpida. Mangiare pesce pieno di mercurio non è una scelta intelligente ma non c’è al- tra scelta se si vuole mangiare a base di pesce. Intanto in Italia l’unico problema che interessa e infiamma i cuori è quello relativo alle concessioni balneari. Sono una di quelle persone che può testimoniare le varie fasi di trasformazione: mare immondum!

Di Antonella Pellettieri

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