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ECCO IL COMITATO ELETTORALE DEI TURCHI

La Giunta comunale di Potenza il 4 luglio scorso ha nominato il nuovo Comitato tecnico scientifico nel silenzio più assordante, ma perchè non si informa la città?

Con un silenzio rumorosissimo, la Giunta del Comune di Potenza, il 4 Luglio 2023, ha nominato il nuovo Comitato Tecnico Scientifico della Storica Parata dei Turchi. A parte che ho evitato sempre dal 2014 ai giorni nostri, di parla- re di qualcosa che avevo progettato e realizzato con gli altri membri del Comitato e gli Uffici Comunali e la forte volontà del Sindaco. Dovevo fare molte altre cose ma la Parata dei Turchi è come la tela di Penelope, si fila di giorno e si sfila di notte e così c’è chi lavora tanto a realizzare e creare e chi lavora tantissimo a sfilare. Il primo Comitato del XXI secolo, creato nel 2011 e che ha lavorato fino alla Parata del 2014, può essere paragonato al primo Comitato tecnico scientifico voluto dal sindaco Francesco Petrullo nel 1967 e che ci ha lasciato il grande lavoro di Tonino Larocca. Con Tonino Larocca ho avuto solo una lunga telefonata nel- la quale mi raccontò quanta gioia aveva provato nel progettare una parata che considerasse la tradizione ma avesse nuova linfa per trasportarla nel futuro e verso la fine del millennio. Ci scambiammo qualche indicazione su un documento del 1578 che fu pubblicato, per la prima volta da Pedio, nel 1968, l’anno successivo al restyling della parata di Laroca ma che nessuno considerò. Solo con la morte di Pedio si decise di considerare quel documento, come spesso accade in queste piccole città di provincia: la sindrome dello zero a zero prevede che pur di non riconoscere il valore di un concittadino che potrebbe fargli ave- re notorietà e successo, si preferisce non fare alcuna cosa. Gli raccontai che avevo invertito il percorso ponendo la città, nuovamente, nel cuore della festa e che, in parte, cercavo di ripercorrere quel percorso così magistralmente de- scritto nel documento. E Larocca mi raccontò anche i molti dolori che aveva sopportato quando alcuni tentavano di al- lontanarlo dall’organizzazione e di utilizzare il suo lavoro. Non gli dissi che il suo story board di 12 metri era stato di- viso in più parti e alcuni lo conservavano nella propria abitazione e lo mostravano come se fosse realizzato da loro. Ma Tonino Larocca non potrà mai essere dimenticato e non si potrà dimenticare anche il mio lavoro seppure esiste una sorta di damnatio memoriae verso chi ha operato nel passato E questo nascondere e dimenticare è un pessimo campa- nello d’allarme: per progettare cose nuove e migliorarle bisogna conoscere a memoria lo stato dell’arte e chi ha fatto cosa. La base di un progetto e di una ricerca parte dallo stato dell’arte sull’argomento…Ma perché sto scrivendo tutte queste parole? Per un motivo moto semplice e anche molto doloroso per tutta la città: la parata è la festa della città perché una delibera di giunta sul nuovo comitato ristagna nel silenzio più assoluto di tutti? Mi chiedo il motivo…potrebbe essere legato al prossimo appuntamento elettorale, nella tarda Primavera del 2024, per l’elezione del nuovo Sindaco e del Consiglio. Meglio non fare rumore e fare tutto in silenzio: Maggio 2024 arriva presto e vanno difese le postazioni. Che poi la Parata dei Turchi sia la festa più importante della città ma chi se ne frega!!!!!! Bisognava nominare un comitato senza grilli per la testa che eleggerà un presidente silenzioso. Questo è il motivo per il quale la Parata dei Turchi è come la tela di Penelope: un poco alla volta, dal 1967 in poi, hanno cercato di distrugge- re quello che ha fatto Larocca con il suo comitato fino a raggiungere livelli di gestione bassissima della festa. Lo stesso si sta facendo con quello che ho realizzato io con gli altri membri del comitato. Dal 1967 al 2010 sono trascorsi 43 anni per far rinascere la Parata…speriamo che non ce ne vogliano altri 43. Facendo i conti dal 2010 e aggiungendo 43, un nuovo restyling della parata potrebbe essere previsto nel 2053. Nel frattempo si dice che il comune sia commissariato, un poco come il comitato: se manca autorevolezza chiunque arriva e occupa gli spazi di potere vuoti. Io ho capi- to che più confusione e bruttezza c’è sulla parata e maggiore è la luce di alcuni che soffrono nel vedere una parata ben fatta e più dichiarano amore verso la città e maggiori sono gli interessi privati e del proprio gruppo. O interessi politici che sono quelli peggiori e per i quali si minacciano le brave persone che devono stare in silenzio e in disparte. Ma io non dimentico che gnara piglià lu male a chi l’hadda desprezzà e la Parata dei Turchi merita le attenzioni reali del popolo potentino non gli interessi dei politicanti.

Di Antonella Pellettieri

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