LA LEGA LEGATA

È destinato a ricredersi chi s’è inventato in maniera furbastra la strategia della camomilla pensando di passare indenne dagli accidenti che pure in questi anni sono piombati sulla Lega con ogni roba d’accrocco e che avrebbero però dovuto far rinsavire Pepe almeno per sbrigare definitivamente le faccende ingloriose avute dai flop elettorali e dall’abbandono massiccio di consiglieri. Ora tanto per non risparmiare sui nomi e sulle responsabilità sappiamo che i protagonisti di questo sfacelo sono stati Fanelli e Merra, gente messa lì per realizzare il leghismo delle meraviglie ed invece finita col fare figuracce, pronunciare surrealità linguistiche e bearsi nella marginalità istituzionale. Così sarà stato per questo temperamento al ribasso e per il loro silenzio tattico, alcune volte perfino antipepiano, che il governatore Bardi, nonostante rimpasti e crisi, li ha voluti premiare incollandoli praticamente alla poltroncina assessorile. Eppure c’è da credere che l’arrivo in Consiglio regionale di Rocco Fuina possa sparigliare facilmente le carte. Innanzitutto facendo sbaraccare la peggiore dei due, appassionata di Bostik e d’inconcludenza politica e cioè la Merra e poi facendo riposizionare Matera, ormai ridotta ad essere una periferia istituzionale di Potenza e Lavello. Cantano i Fuckin’Camels’n Effect:“Slega la Lega!La Lega!”.