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MELFI: TUTTI PARLANO DEL VERDE PUBBLICO

La nuova gestione per la manutenzione è partita da poco tempo. Troppo poco per vedere subito i frutti del lavoro

Non c’è giorno in cui, su vari profili facebook o instagram, per citare i due social più famosi, non si scorgono foto o video, relative al verde. Argomento forte in città. Assai dibattuto. Ed allora giusto entrare nel merito. Da poco, pochissimo, è stato assegnato un nuovo bando per la manutenzione del verde. Se lo è aggiudicato una ditta di Melfi, che già in passato, durante la giunta Navazio, aveva mostrato indubbie capacità gestionali e lavorative. Diciamolo francamente. Tutti a Melfi auspicavano che questa azienda si aggiudicasse il bando. La stessa azienda che veniva chiamata in soccorso da Valvano, per cercare di sistemare ciò che i campani non assolvevano. Ma non certo solo per colpa dei campani. Bensì di un bando, quello precedente, finalmente terminato e non rinnovato, che non prevedeva ad esempio, la sistemazione degli irrigatori, o lo smaltimento del rifiuto. Personalmente abbiamo assistito a numerose telefonate di Valvano, durante le nostre passeggiate in villa, dopo aver pranzato insieme, che prima si lamentava del disservizio con la ditta che gestiva al verde e poi chiedeva all’azienda di Melfi, di dare una mano per amore della città. Questo per far capire che dal punto di vista del verde, Melfi è adesso in buone mani. Dato inappuntabile. Ineccepibile. Ora però occorre comprendere che Melfi ha uno dei territori più ampi della Basilicata. Se non il più ampio. Si va dalla Gecar, ai confini con Foggia, Leonessa etc, al Pisciolo attaccato alla provincia di Avellino. Da un estremo all’altro, con in mezzo Foggianello, San Giorgio e Foggiano che richiedono un attenzione specifica. Come se non bastasse, Melfi, per fortuna, è immersa dal verde, Il centro storico, con una delle ville più grandi ed importanti della Regione, le aree di pregio, vedi i Viali del passeggio e le rotatorie, a cui aggiungere Valleverde, un nome che già da solo dà la dimensione del fenomeno. Villa di Padre Pio, villa di via Bologna, aiuole di via Aldo Moro, tutta la zona vicino al carcere, via Livorno, via Forli etc etc, la nuova area vicino al supermercato. E poi ancora il quartiere Bicocca e la zona del centro commerciale. Tante davvero. In pratica, senza esagerare, 6 paesi in uno. Si comprende, che per sistemare tutto al meglio, occorre pazienza. Oltre al lavoro, che l’azienda sta svolgendo con grande spirito di abnegazione. Non è difficile vedere gli operai all’opera anche fino alle 21 di sera. Questo perchè si intende riportare Melfi alla bellezza di un tempo. E la cura del verde rientra pienamente in quest’ottica. Ma non si possono dimenticare alcuni aspetti fondamentali. Da dove si è partiti innanzitutto, dovendo rifare completamente il bando, perchè quello di prima era a dir poco improponibile. Che fino ad una settimana fa, Melfi come tante altre zone italiane, è stata interessata da fenomeni di maltempo. D’altronde alcuni ” neo reporter da testiera”, che adesso filmano la crescita dell’erba, sono gli stessi che filmavano i violenti acquazzoni che hanno coinvolto la città. Per la serie, un minimo di coerenza non guasterebbe. Ed infine comprendere che la bacchetta magica ancora non è stata inventata. Comprensibile avere una certa aspettativa, che oseremmo definirla forse un tantino esagerata, dopo i tanti problemi non risolti che hanno caratterizzato i 10 anni di gestione precedente, tra cui il verde, ma le valutazioni vanno fatte con criterio, costrutto e senza condizionamenti. Il lavoro alla fine paga. E quest’amministrazione ha lavorato sodo e sta certamente lavorando intensamente, per cogliere a breve i frutti, esattamente come l’azienda che sta gestendo adesso il verde.

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