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ALIANO, DAL PD A ITALIA VIVA

LAVELLO – A Oltre il giardino, il consigliere dà l’addio ad Altobello: «Non mi riconosco più»

Lavello è uno dei 14 comuni lucani dove lo scorso 14 e 15 maggio i cittadini sono stati chiamati a rinnovarne il Consiglio comunale. Qui la sfida, per scegliere il successore di Sabino Altobello, era a tre per la carica del nuovo sindaco. Tra i candidati: Pasquale Carnevale (Tornerà Bellissima), Mauro Aliano (Lavello Bene Comune) e Antonio Carretta (Insieme più Forti). Ed è stato quest’ultimo – con 3.201 voti (45,1%) – ad essere nominato come nuovo sindaco di Lavello. Ospite, invece, negli studi di Cronache Tv per una nuova puntata di “Oltre il giardino” – il programma condotto dal giornalista Paride Leporace in onda sul canale nazionale 68 – lo sconfitto Mauro Aliano (il cui risultato raggiunto in queste Amministrative è stato di 1.846 voti pari al 26%) che rispetto al suo competitor vincente non si è sottratto al dibattito pubblico. «Un comportamento che in realtà ha confermato di avere non solo nei confronti di Cronache ma, più in generale, in altre occasioni. Un atto di delegittimazione del sua attività Amministrativa, evidenzia Aliano.

LA ROCCAFORTE DEM ESPUGNATA

Nell’ultima tornata Amministrativa è proprio dal comune di Lavello che sono giunti i dati più salienti. Roccaforte della sinistra dem, ha cambiato campo premiando un candidato civico sostenutoda un ex grande elettore del suo vecchio sindaco Pd – l’imprenditore Antonio Liseno, primo degli eletti ancora una volta re delle preferenze – e da un inedito patto tra la Lega dell’assessore regionale Donatella Merra e Azione. Ma tutti ricordiamo il governatore lucano Vito Bardi rivendicarne la conquista per il centrodestra, nonostante la presenza di un candidato presentato da Fratelli d’Italia. Ora l’opposizione di sinistra a La vello deve poggiare su Mauro Alliano, vice sindaco uscente con una rodata esperienza politica, essendo consigliere comunale dal 2013 e assessore dal 2014. Ci sarà la costruzione di un campo largo oppure arriveranno soluzioni più avanzate? Quella portata avanti da Aliano, a suo dire, è un’opposizione «fatta di collaborazione leale con l’altro gruppo consiliare di opposizione, lavorando insieme per rendere fattive proposte costruttive rispetto a un’attività iniziale dell’Amministrazione di Lavello che è un po’ ferma al palo e che non lascia presagire nulla di buono». Appaiono chiare e decise le affermazioni di Aliano, forse un po’ meno il suo orientamente politico che «in questo momento – afferma – è volto sicuramente all’attenzione nei confronti dell’elettorato “moderato”, quindi con un’affinità elettiva verso forze politiche moderate come ad esempio Italia Viva che, anche durante questa campagna elettorale, si è dimostrata essere molto attenta alla nostra proposta politica che, per quanto moderata, guardava a sinistra rispetto al nocciolo duro dei candidati che guardava al centro». Sebbene Aliano non si dichiari «nonostante le numerose esperienze politiche, mai stato tesserato al Partito democratico» rimarca anche il fatto che alla luce di «questa esperienza Amministrativa all’opposizione guarda con molta attenzione a queste forze moderate, perché credo che siano quelle che, per naturale vocazione, riusciranno ad attirare l’elettorato un po’ scontento di quello che sta accadendo soprattutto a livello nazionale, specie da un punto di vista del Pd, e dall’altra anche con un occhio di attenzione all’elettorato di Forza Italia che magari in questo momento può sentirsi un po’ smarrito, venendo meno la figura che ne ha in qualche modo determinato il successo politico». Alludendo, ovviamente, a Silvio Berlusconi.

IL “SALTO DELLA QUAGLIA” AD ITALIA VIVA

Un preambolo, quello di Aliano, per fare intuire che le sue prossime intenzioni sono quelle di entrare nel partito di Renzi. «Sì, entro nel partito di Renzi», dichiara tronfio Aliano alla diretta domanda di Leporace. Un passo politico di una certa rilevanza: «Un passo politico importante – conferma Aliano – che credo sia una naturale conseguenza di un percoso politico che mi ha visto alleato con il Pd, senza mai esserne tesserato, ma che, alla luce di quello che è accaduto a livello nazionale e di riflesso a quello che accade anche a livello locale, con un elettorato moderato che ha visto alla nostra esperienza con interesse, mi sento molto vicino a quello che è l’approccio – tanto politico ed economico, quanto sociale – rappresentato dal fare di questa formazione di partito».

IN VISTA DELLE REGIONALI

Rispetto ad uno scenario territoriale ben più ampio del futuro del- la Basilicata, invece, Aliano si dice incerto «se si andrà verso una riconferma di Bardi – come eventuale primo scenario – o se, invece, prevarrà un criterio di voti e quindi vorrebbero avere la meglio Fratelli d’Italia o, ancora, se in un assetto più “italiano” e di partizioni considerare quelli che sono i candidati presidenti di Giunta regionale, come è accaduto a livello nazionale, questa candidatura spetti al partito della Lega. Dinamiche che lasciano spazio a tre scenari completamente diversi e tutti probabili».

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