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PREMIO LUCANI INSIGNI, PERRETTI BACCHETTA CICALA: «SI ISTITUISCA UNA COMMISSIONE PIÙ PARITARIA»

Nel 2023 la giuria è ancora composta da soli uomini e il premio non è stato assegnato ad alcuna donna. La Crpo richiama il Presidente del Consiglio: «Nessuna donna ha le qualità?»

«Come Commissione Regionale Pari Opportunità non possiamo esimerci dal fare qualche riflessione in merito all’esito del Premio ‘Lucani insigni’, altrimenti la nostra funzione risulterebbe completamente svilita». È la considerazione della presidente della Crpo, Margherita Perretti, che aggiunge: «Infatti, si tratta di un riconoscimento del Consiglio regionale della Basilicata, istituito con legge regionale del 2015, e la Crpo è uno degli organismi di garanzia del Consiglio, garanzia dell’applicazione dei principi della parità e pari opportunità sul territorio regionale. Ebbene – sottolinea Perretti – una Commissione giudicatrice composta di soli uomini (e già qui avremmo qual- cosa da ridire), individua i vincitori dell’edizione 2021 del Premio lucani Insigni, anch’essi tutti uomini». A quanto pare la Basilicata nella lotta alla parità di genere di strada ne deve fare ancora tanta. Come nel resto del Paese anche in regione sono ancora troppi i convegni, le commissioni, i comitati e i dibattiti dove solo uomini sono invitati a parlare. Si tratta di una cattiva e fuorviante rappresentazione del reale che va radicalmente cambiata. E così la presidente Crpo Perretti non perde tempo e bacchetta il presidente del Consiglio regionale Cicala a cambiare rotta. Lo fa ponendo l’attenzione su uno dei premi più importanti della Basilicata quello dei “Lucani insigni”. Un riconoscimento prestigioso che purtroppo però vede la Commissione giudicatrice composta da soli uomini e neanche a farlo a posta nell’edizione di questo anno a vincere è solo una rappresentanza maschile. Eppure la Basilicata è piena di donne preparate in qualsiasi settore, su qualsiasi tema. Gli esperti non sono più solo uomini anche se, a parità di ruolo, continuano ad andare avanti sempre di più gli uomini. È il momento di insistere perché diritti delle donne sono diritti di tutti. Per questo la Perretti a nome dell’intera Crpo chiede: «Possibile che nessuna donna lucana, almeno una, abbia qualità da insigne? Inevitabilmente una Commissione giudicatrice tutta al maschile guarderà solo al suo genere, dal momento che manca il doppio sguardo, l’unione di due sensibilità complementari che permettono una visione più completa ed un governo delle cose più equo. Una presenza femminile, forse, avrebbe consentito una valutazione più ponderata. E allora perché nessuna donna è presente in giuria, considerato anche che abbiamo sia una Consigliera regionale, che un’Assessora? Possibile – fa notare con forza Perretti – che non si arrivi a comprendere, ancora, nel 2023, quanto possa essere importante mostrare ai giovani dei ‘Role model’ di entrambi i generi, affinché soprattutto le ragazze possano rafforzare la propria autostima e pensare che nessun futuro, nessuna professione sia loro preclusa?» Di qui l’invito al Consiglio regionale, al presidente Cicala, per la prossima edizione del Premio «è partite da una composizione più paritaria della Commissione rispetto al genere, sono certa che risultati più equi verranno da se». Forse andrebbe ricordato a Cicala che sulla parità di genere oltre alle parole servono anche i fatti.

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