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CUP, ECCO LA PROCURA CONTABILE

Corte dei Conti invito a dedurre per 9 tra ex e attuali dg, dirigenti e funzionari regionali. Bubbone proroghe, contestato danno erariale da 2 milioni e 692 mila euro

Centro unico di prenotazione Cup: sul call center sanitario regionale, dalla Procura della Corte dei Conti della Basilicata, l’invio del- l’invito a dedurre a 9, tra ex e attuali Dg, più dirigenti e funzionari regionali. Sul “bubbone” delle proroghe, danno erariale quantificato dall’accusa in 2milioni e 692mila euro. Ciò dal punto di vista prettamente economico, per- ché, come sottolineato dal- la Procura contabile, il danno arrecato è stato anche di natura qualitativa, in riferimento alla «efficienza del servizio», considerando che il servizio reso dal 2015 e fino alla nuova aggiudicazione del 2021, ha continuato ad essere parametrato sulle esigenze del 2010 e, di conseguenza, «senza alcun miglioramento e aggiornamento del servizio alle diverse e sicuramente più articolate esigenze degli an- ni successivi» Dall’altra parte, gli incassi registrati dai privati beneficiari delle proroghe, Datacontact e Lucania sistemi, sono di molto maggiori: circa 20 volte superiori al quantificato danno erariale. Alla Regione, dato che per «ben 16 volte» è stato pro- rogato un contratto di affidamento risalente al 2010, «così sottraendo tale servizio alla competizione concorrenziale del merca- to», imputati ritardi, mancata programmazione e cattiva gestione dell’appalto, poi naufragato via Giustizia amministrativa, per l’affidamento del servizio relativo all’evoluzione di soluzioni e servizi avanzati a supporto del- l’Agenda digitale «per il periodo 2016-2020». Il “bubbone” delle proroghe ha portato nelle casse di Datacontact e Lucania sistemi, che insieme alla cooperativa Edp La Traccia, dal gennaio scorso ge- stiscono nuovamente il Cup regionale, quasi 44 milioni di euro. L’importo complessiva- mente corrisposto dalla Regione per le proroghe contrattuali disposte, considerando solo quelle liquidate dal 2018 sino alla stipula del nuovo contratto, gennaio 2021, è risultato pari a 29milioni e 426mila euro. Ma a questa cifra va aggiunto l’importo per le proroghe antecedenti che e risultato pari a 14milioni e 555mila euro. Sommando, per tutte le proroghe è stato complessivamente corrisposto l’importo di 43milioni e 981mila euro. Mentre da un lato Data Contact e Lucania sistemi incassavano dalla Regione bonifici a 6 zeri, dall’altro, come da doppia conferme tra Tar e Consiglio di Stato, venivano escluse dalla gara 2016-2020 non avendo tutti i requisiti in regola per parteciparvi. Tornando al contestato danno erariale, per l’accusa in Regione «con l’uso della dicitura inverosimile di “proroga tecnica”, hanno tentato di dare una veste legittima ad atti pale- semente illegittimi». L’Rti in questione, si aggiudicò l’appalto nel 2009 con un ribasso del 4,38%, Per avere un confronto, Consip nel 2019 ha aggiudicato una gara proprio per «detto servizio» con un ribasso del 31% circa. La Stazione unica appaltante della Regione, invece, nell’aggiudicazione, annullata, del 2016 ottenne un’offerta con ribasso del 13,13%, differenza di 8,75% sul ribasso del 4,38% applicato nelle proroghe, mentre la successi- va aggiudicazione dell’ottobre 2020 ha visto un ribasso del 19,02% con differenza, rispetto al 2009 e proroghe, del 14,64%. Come poi è risultato dal contenzioso amministrativo, la Stazione appaltante avrebbe invece dovuto, in riferimento all’ultimo appalto, aggiudicare al ribasso del 30,15%. Conti e percentuali che per la Procura dimostrano che, Consip a parte, quando la Regione si è rivolta al mercato, ha ottenuto ribassi «ben superiori» a quelle applicati nelle ripetute proroghe e proroghe delle proroghe. Non solo, il presunto danno erariale è stato quanti- ficato nella misura differenziale percentuale dell’8,75% rispetto alla base d’asta, per il periodo dal 1° gennaio 2018 al 1 giugno 2021. e cioè sulla differenza tra il 13,13% della prima aggiudicazione e il 4,38% del contratto prorogato. In conclusione, per la Pro- cura contabile, le modalità di espletamento delle gare, i tempi delle procedure, gli errori sulle ammissioni ed esclusioni, sono stati tali da impedire alla Regione di ottenere, «nell’arco temporale di oltre 7 anni», un «valido affidamento del servizio». Sui servizi avanzati a supporto dell’Agenda digitale, in parte, rimane non del tutto risolta la questione relativa alla reale esigenza di prorogare. Il Cup, strumento al servizio dei cittadini per la prenotazione di prestazioni sanitarie, è un servizio essenziale, ma, negli anni, avanzati dubbi sulla restante parte della gara. Ad ogni modo, “bubbone” proroghe: il presunto danno erariale da 2milioni e 692mila euro.

Ferdinando Moliterni

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