AttualitàBasilicata

PESTE SUINA AFRICANA IN BASILICATA

Un confronto istituzionale tra il commissario nazionale Caputo e gli ass. reg. Fanelli, Latronico e Galella

La peste suina africana (PSA) rappresenta una minaccia significativa per l’economia agroalimentare della Basilicata. Nell’ottica di prevenire e contenere la diffusione del virus, ieri si è tenuto un incontro tra il commissario straordinario nazionale alla PSA, Vincenzo Caputo, e gli assessori regionali alla Salute, all’Ambiente e alle Politiche Agricole.

La “zona infetta” è stata preventivamente istituita in cinque Comuni della Basilicata: Grumento Nova, Lagonegro, Moliterno, Paterno e Tramutola. L’ordinanza presidenziale emanata dalla Regione Basilicata il 3 giugno 2023 dettava norme e linee guida per disciplinare i comportamenti da adottare nella zona. Le disposizioni dell’ordinanza includono il rafforzamento della sorveglianza passiva, l’installazione di segnaletica, l’abbattimento selettivo dei cinghiali e la verifica del rispetto delle misure di biosicurezza negli allevamenti suinicoli. Linee guida dettagliate sono state fornite per gli allevatori, il personale autorizzato, gli escursionisti, i bikers e per chi svolge attività agrosilvopastorali o ricerca funghi e tartufi.

Un incontro di fondamentale importanza”, così l’ha definito l’assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli che ha sottolineato l’importanza di una corretta e puntuale applicazione dell’ordinanza, e di mantenere alta l’attenzione sul tema. L’assessore ha, inoltre, ricordato che la PSA non rappresenta un pericolo per la salute umana, ma può avere effetti devastanti sulle popolazioni di suini e sull’economia del settore agroalimentare.

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