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CONSIGLIO DEI MINISTRI NUMERO 39 PROVVEDIMENTI ADOTTATI

Il Consiglio dei Ministri è convocato giovedì 15 giugno 2023, alle ore 18.00 a Palazzo Chigi

#cdm39 

Convocazione del Consiglio dei Ministri numero 39

14 Giugno 2023

Il Consiglio dei ministri è convocato giovedì 15 giugno 2023, alle ore 18.00 a Palazzo Chigi, per l’esame del seguente ordine del giorno:

  • DECRETO-LEGGE: Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della pubblica amministrazione, di sport e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica 2025 (PRESIDENZA – PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – SPORT E GIOVANI – INTERNO – GIUSTIZIA – DIFESA – ECONOMIA E FINANZE – AGRICOLTURA, SOVRANITÀ ALIMENTARE E FORESTE – LAVORO E POLITICHE SOCIALI – ISTRUZIONE E MERITO – UNIVERSITÀ E RICERCA – CULTURA – SALUTE – TURISMO);
  • DISEGNO DI LEGGE: Modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e all’Ordinamento giudiziario (GIUSTIZIA);
  • DISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione Europea – Legge di delegazione europea 2022 – 2023 (AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE DI COESIONE E PNRR);
  • LEGGI REGIONALI;
  • VARIE ED EVENTUALI.

Si è svolta a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri. Al termine, il Vice Presidente e Ministro Antonio Tajani, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR Raffaele Fitto, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio e il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo hanno illustrato in conferenza stampa i provvedimenti adottati.


https://youtu.be/y2TWvro5xvU
 

IN AGGIORNAMENTO 

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri numero 39 

15 Giugno 2023

Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 15 giugno 2023, alle ore 18.45, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

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Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della pubblica amministrazione, di sport e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica 2025 (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e dei Ministri per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, per lo sport e i giovani Andrea Abodi, dell’interno Matteo Piantedosi, della giustizia Carlo Nordio, della difesa Guido Crosetto, dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini, della cultura Gennaro Sangiuliano, della salute Orazio Schillaci e del turismo Daniela Santanchè, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di organizzazione della pubblica amministrazione, di sport e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica 2025.

Il decreto prevede, tra l’altro:

  • disposizioni in materia di organizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri 
  • la riorganizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la modifica dell’assetto organizzativo dell’Ispettorato nazionale del lavoro, per l’assorbimento delle competenze fin qui attribuite all’Agenzia nazionale politiche attive lavoro (ANPAL);
  • risorse per la valorizzazione del personale tecnico-amministrativo delle università statali;
  • l’incremento del Fondo risorse decentrate del Ministero della salute;
  • disposizioni sull’Agenzia italiana del farmaco (AIFA);
  • l’estinzione delle società partecipate dall’Ente strumentale alla Croce Rossa Italiana (ESACRI);
  • norme in materia di Piano oncologico nazionale e per l’attuazione del Registro tumori;
  • risorse per la digitalizzazione dei cammini giubilari;
  • indennità aggiuntive e l’aumento dell’organico per la dirigenza penitenziaria;
  • il rinvio del termine, attualmente previsto nel 30 giugno 2023, a partire dal quale si applica alle impugnazioni il nuovo “rito cartolare” introdotto dalla riforma “Cartabia”;
  • la velocizzazione delle procedure concorsuali per il personale docente, in attuazione di quanto previsto dal PNRR;
  •  assunzioni a tempo determinato (anche attraverso agenzie di somministrazione), per la durata di un anno, di 30 unità da inquadrare nel profilo di funzionario, per supportare le Prefetture delle province interessate dagli eventi alluvionali;
  • la previsione che, per le società sportive professionistiche, solo le plusvalenze biennali (e non più annuali) contribuiscono a formare reddito;
  • norme sui giudizi sportivi comportanti penalizzazioni di punti, che dovranno iniziare non prima della fine del campionato e concludersi non oltre l’inizio di quello successivo;
  • l’eliminazione dell’applicabilità alle società dilettantistiche delle (future) norme di giustizia sportiva relative ai provvedimenti per l’ammissione ai campionati;
  • la previsione per le società sportive professionistiche a controlli di natura economico-finanziaria per garantire il regolare svolgimento del campionato;
  • un credito d’imposta, per l’anno 2023, alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie;
  • un’esenzione dall’IVA (anche) per le attività didattiche e formative svolte dagli organismi riconosciuti dal CONI e dagli enti sportivi senza fini di lucro iscritti al Registro Nazionale delle attività sportive;
  • la reintroduzione del vincolo sportivo per gli atleti praticanti discipline sportive dilettantistiche.

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RIFORMA DELLA GIUSTIZIA
Modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e all’Ordinamento giudiziario (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato, con la previsione della richiesta alle Camere di sollecita calendarizzazione, nel rispetto dei regolamenti dei due rami del Parlamento, un disegno di legge che reca modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e all’Ordinamento giudiziario.

Di seguito le principali previsioni del disegno di legge.

Abrogazione del reato di abuso d’ufficio e modifiche al reato di traffico d’influenze illecite

Si abroga la fattispecie dell’abuso d’ufficio (articolo 323 del codice penale) e si introduce un’ampia riformulazione del reato di traffico di influenze illecite (articolo 346-bis), che rispetto alla norma precedente, prevede, tra l’altro, che:

  • le relazioni del mediatore con il pubblico ufficiale devono essere sfruttate (non solo vantate) e devono essere esistenti (non solo asserite);
  • le relazioni devono essere sfruttate “intenzionalmente”;
  • l’utilità data o promessa al mediatore deve essere economica;
  • il denaro o altra utilità deve essere dato/promesso per remunerare il soggetto pubblico o per far realizzare al mediatore una mediazione illecita (della quale viene data una definizione normativa);
  • il trattamento sanzionatorio del minimo edittale sale da 1 anno a 1 anno e 6 mesi.

Si rendono applicabili anche per il traffico d’influenze illecite le attenuanti per la particolare tenuità o per chi si sia efficacemente adoperato per evitare che l’attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori, per assicurare le prove dei reati e per l’individuazione degli altri responsabili o per il sequestro delle somme o altre utilità trasferite.

Si estende al traffico d’influenze illecite la causa di non punibilità per la cosiddetta collaborazione processuale.

Modifiche al codice di procedura penale

Intercettazioni di conversazioni o comunicazioni

Si amplia il divieto di pubblicazione del contenuto delle intercettazioni, che viene consentita solo se il contenuto è riprodotto dal giudice nella motivazione di un provvedimento o è utilizzato nel corso del dibattimento.

Si stabilisce il divieto di rilascio di copia delle intercettazioni delle quali è vietata la pubblicazione, quando la richiesta è presentata da un soggetto diverso dalle parti e dai loro difensori, salvo che tale richiesta sia motivata dalla esigenza di utilizzare i risultati delle intercettazioni in altro procedimento specificamente indicato.

Si afferma il divieto per la polizia giudiziaria di riportare nei verbali di intercettazione i “dati relativi a soggetti diversi dalle parti, salvo che risultino rilevanti ai fini delle indagini”.

Si vieta al giudice di acquisire (nel cosiddetto stralcio) le registrazioni e i verbali di intercettazione che riguardino soggetti diversi dalle parti, sempre che non ne sia dimostrata la rilevanza.

Si stabilisce il divieto per il pubblico ministero d’indicare nella richiesta di misura cautelare, con riguardo alle conversazioni intercettate, i dati personali dei soggetti diversi dalle parti, salvo che ciò sia indispensabile per la compiuta esposizione. In modo corrispondente, si vieta al giudice di indicare tali dati nell’ordinanza di misura cautelare.

Interrogatorio preventivo rispetto alla eventuale applicazione della misura cautelare

Si generalizza l’istituto dell’interrogatorio preventivo rispetto alla eventuale applicazione della misura cautelare e si estende il principio del contradditorio preventivo in tutti i casi in cui, nel corso delle indagini preliminari, non risulti necessario che il provvedimento cautelare sia adottato “a sorpresa”. L’interrogatorio preventivo è quindi escluso se sussistono le esigenze cautelari del pericolo di fuga e dell’inquinamento probatorio. È, invece, necessario se è ipotizzato il pericolo di reiterazione del reato, a meno che non si proceda per reati di rilevante gravità (delitti commessi con uso di armi o con altri mezzi di violenza personale).

Si prevede l’obbligo del giudice di valutare, nell’ordinanza applicativa della misura cautelare e a pena di nullità della stessa, quanto dichiarato dall’indagato in sede di interrogatorio preventivo. Si prevede, altresì, la nullità dell’ordinanza se non è stato espletato l’interrogatorio preventivo o se quest’ultimo è nullo. L’interrogatorio di garanzia (oggi previsto dopo l’applicazione della misura cautelare) non sarà richiesto se è stato svolto quello preventivo. Una volta applicata la misura cautelare, in caso di impugnazione, il verbale dell’interrogatorio preventivo sarà inviato al Tribunale del riesame.

Collegialità del giudice della misura cautelare della custodia in carcere

Si prevede il giudice collegiale per l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere o di una misura di sicurezza provvisoria quando essa è detentiva. Per consentire l’adeguato rafforzamento dell’organico, si prevede che tali norme si applichino decorsi due anni dall’entrata in vigore della legge e l’aumento del ruolo organico del personale di magistratura ordinaria di 250 unità, da destinare alle funzioni giudicanti di primo grado, con autorizzazione a bandire nel 2024 un concorso da espletare nel 2025.

Informazione di garanzia

Sono inserite alcune innovazioni relative all’informazione di garanzia: si specifica testualmente che essa debba essere trasmessa a tutela del diritto di difesa dell’indagato; si specifica che in essa debba essere contenuta una «descrizione sommaria del fatto», oggi non prevista (è richiesta solo l’indicazione della norma violata). Si limita la notifica dell’atto tramite la polizia giudiziaria ai soli casi di urgenza. È espressamente sancito il divieto di pubblicazione dell’informazione di garanzia, finché non siano concluse le indagini preliminari.

Inappellabilità da parte del p.m. delle sentenze di proscioglimento: 

Si modifica la disciplina dei casi di appello del pubblico ministero, che attualmente consente d’impugnare le sentenze di proscioglimento, stabilendo che l’organo di accusa non può appellare le sentenze di proscioglimento per i reati oggetto di citazione diretta indicati all’art. 550 del Codice di procedura penale (contravvenzioni, delitti puniti con la pena della reclusione non superiore nel massimo a quattro anni o con la multa, sola o congiunta alla pena detentiva e altri reati specificamente indicati). Restano appellabili le decisioni di proscioglimento per i reati più gravi e le sentenze di condanna per i reati a citazione diretta nei casi in cui l’ordinamento vigente consente l’appello delle sentenze di condanna da parte del p.m. (per esempio: mancato riconoscimento di circostanze ad effetto speciale; riqualificazione del reato).

Corte d’assise

Si introduce l’interpretazione autentica di una disposizione relativa al limite di età per i giudici popolari della corte d’assise. Si prevede che il limite massimo di 65 anni di età, già vigente, debba essere considerato con riferimento al momento nel quale il giudice popolare viene chiamato a prestare servizio nel collegio.

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LEGGE DI DELEGAZIONE EUROPEA
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione Europea – Legge di delegazione europea 2022-2023 (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge di delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione Europea – Legge di delegazione europea 2022 – 2023.

Il testo ha lo scopo di garantire un più rapido adeguamento dell’ordinamento nazionale a quello europeo, di prevenire l’apertura di procedure d’infrazione e di agevolare la chiusura di quelle pendenti.

La volontà di assicurare un adeguamento dell’ordinamento interno a quello europeo in tempi più rapidi rispetto al passato è confermata dal fatto di aver preso in considerazione gli atti dell’Unione Europea pubblicati dal luglio 2021 al corrente mese di giugno 2023.

Le deleghe previste riguardano, tra l’altro:

  • l’adozione di disposizioni recanti sanzioni penali o amministrative per le violazioni di obblighi contenuti in direttive europee attuate in via regolamentare o amministrativa o in regolamenti dell’Unione europea, per i quali non siano già previste;
  • il recepimento della direttiva (UE) 2022/2557 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2022, relativa alla resilienza dei soggetti critici;
  • il recepimento della direttiva (UE) 2021/2167 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2021, relativa ai gestori di crediti e agli acquirenti di crediti;
  • il recepimento della direttiva (UE) 2022/431 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2022, sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni;
  • l’adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) n. 2022/2036, in materia di trattamento prudenziale degli enti creditizi e delle imprese di investimento di importanza sistemica (caratterizzate dal notevole grado di interdipendenza con il sistema finanziario e con l’economia a livello mondiale) con strategia di risoluzione a punto di avvio multiplo (ponendo, cioè, in risoluzione solo alcune componenti del gruppo bancario e non l’intero gruppo) e metodi di sottoscrizione indiretta degli strumenti ammissibili per il soddisfacimento del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (necessari per verificare la capacità di assorbimento delle perdite). Il regolamento, inoltre, modifica la direttiva 2014/59 (BRRD – Bank Recovery Resolution Directive), recepita con d. lgs. n. 180/2015 in materia di gestione delle crisi delle banche;
  • l’adeguamento della normativa nazionale sia alle disposizioni del regolamento (UE) 2018/1672, in materia di controlli sul denaro contante di valore pari o superiore a 10.000 euro in entrata nell’Unione o in uscita dall’Unione, sia alle disposizioni del regolamento di esecuzione (UE) 2021/776;
  • l’adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) 2022/2554 e l’attuazione della direttiva (UE) 2022/2556, entrambi relativi alla resilienza operativa digitale per il settore finanziario.

Infine, il disegno di legge contiene l’Allegato A, nel quale sono elencate sette direttive da recepire senza la necessità di introdurre ulteriori criteri e principi direttivi.

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PROGRAMMA STATISTICO
Approvazione del Programma statistico nazionale per il triennio 2020-2022 – Aggiornamento 2022, ai sensi dell’articolo 13 del decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322 (decreto del Presidente della Repubblica)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha approvato l’aggiornamento annuale 2022 del Programma statistico nazionale (PSN) per il triennio 2020-2022, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica.

L’aggiornamento è stato deliberato, su proposta del presidente dell’ISTAT, dal Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica (COMSTAT). Sono stati acquisiti i pareri della Conferenza unificata, della Commissione per la garanzia della qualità dell’informazione statistica e del Garante per la protezione dei dati personali. Inoltre, lo scorso 27 dicembre il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) ha deliberato l’approvazione del PSN, invitando l’Istituto a proseguire la collaborazione con il Garante della  protezione dei dati personali al fine di pervenire, per la prossima programmazione triennale (2023 -2025), ad una semplificazione del PSN e a una razionalizzazione, in coerenza con la rinnovata disciplina applicabile in materia di protezione dei dati personali.

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RELAZIONE SULLA PARTECIPAZIONE DELL’ITALIA ALL’UNIONE EUROPEA 2023

Il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto ha illustrato al Consiglio dei Ministri la relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2023, per la successiva presentazione alle Camere, ai sensi dell’articolo 13 della legge 24 dicembre 2012, n. 234.

La relazione è lo strumento con il quale il Governo illustra al Parlamento gli obiettivi prioritari che intende perseguire a livello europeo, le azioni da intraprendere e le risorse per la loro realizzazione. Attraverso il coinvolgimento e l’azione sinergica di tutte le componenti governative, si offre al Parlamento un quadro chiaro e puntuale degli indirizzi strategici stabiliti.

Sono individuate e contestualizzate le macro-tematiche oggetto di trattazione attraverso il diretto riferimento agli obiettivi prioritari indicati dalla Commissione europea per il 2023 e alle iniziative chiave a essi connesse.

La Relazione si compone di quattro parti, dedicate a più tematiche e sviluppate attraverso appositi dossier, ognuno dei quali riporta sinteticamente la descrizione dell’obiettivo individuato, la definizione delle azioni che il Governo intende perseguire e i risultati attesi.

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CARTE VALORI POSTALI
Autorizzazione all’emissione di carte-valori postali con sovraprezzo per finalità sociali (decreto del Presidente della Repubblica)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha deliberato l’autorizzazione all’emissione, nell’anno 2023, di:

  • un francobollo con sovrapprezzo dedicato alla salvaguardia dei diritti e delle libertà: le chiese di Kiev, il teatro di Mariupol, la piazza di Leopoli, il porto di Odessa;
  • un francobollo con sovrapprezzo dedicato al Giubileo della Perdonanza.

Il sovrapprezzo rispetto al valore facciale, il cui beneficiario è il Dipartimento per la protezione civile, è da destinare, rispettivamente, all’assistenza dei profughi dell’Ucraina e a favore delle zone colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche e dagli eventi alluvionali nel mese di maggio 2023. 

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AREE PROTETTE
Ampliamento del Parco nazionale della Val Grande (decreto del Presidente della Repubblica)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ha deliberato l’ampliamento del perimetro del Parco Nazionale della Val Grande, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, della legge 6 dicembre 1991, n. 394.

L’ampliamento del Parco, interamente compreso nei confini della provincia di Verbano-Cusio-Ossola, costituisce un’importante occasione per i connessi impatti socio-economici e ha lo scopo, tra l’altro, di dare continuità ecologica a diversi ambienti naturali e semi-naturali, inserendo alcune parti di siti Natura 2000 precedentemente esclusi.

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NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • su proposta del Presidente Giorgia Meloni, vista la designazione da parte del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, la nomina del dott. Mauro Mazza a Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle attività connesse alla partecipazione dell’Italia, quale Paese d’onore, alla Fiera del libro di Francoforte del 2024, ai sensi dell’articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400;
  • su proposta del Ministro della difesa Guido Crosetto, la promozione al grado di ammiraglio ispettore capo dell’ammiraglio ispettore Roberto Dattola.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato diciotto leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di impugnare la legge della Regione Puglia n. 6 del 18/04/2023, recante “Misure di salvaguardia per la tutela del riccio di mare”, in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale, internazionale ed europea in materia di ambiente e mare, violano l’articolo 117, secondo comma, lettere a) e s), della Costituzione.
Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare:

  1. la legge della Regione Calabria n. 14 del 14/04/2023, recante “Disciplina delle attività di coltivazione, raccolta, prima trasformazione, trasformazione e commercializzazione delle piante officinali”;
  2. la legge della Regione Puglia n. 7 del 18/04/2023, recante “Norme per lo sviluppo, la valorizzazione e la tutela dell’artigianato pugliese”; 
  3. la legge della Regione Piemonte n. 5 del 24/04/2023, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2023-2025 (Legge di stabilità regionale 2023)”;
  4. la legge della Regione Emilia-Romagna n. 4 del 26/04/2023, recante “Partecipazione all’evento ciclistico Tour de France – disciplina dei rapporti fra i soggetti pubblici promotori del Grand Départ 2024”;
  5. la legge della Regione Toscana n. 19 del 26/04/2023, recante “Bilancio di previsione finanziario 2023 – 2025. Prima variazione”; 
  6. la legge della Regione Umbria n. 4 del 18/04/2023, recante “Ulteriori modificazioni e integrazioni alla legge regionale 9 aprile 2015, n. 11 (Testo unico in materia di Sanità e Servizi sociali) – Disposizioni relative alla presa in carico delle persone con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione”;
  7. la legge della Regione Campania n. 2 del 26/04/2023, recante “Promozione della diffusione dell’impegno civico e politico nei cittadini campani”;
  8. la legge della Regione Campania n. 3 del 26/04/2023, recante “Disposizioni per la conoscenza, il sostegno e la valorizzazione della creatività urbana street art, writing e muralismo”;
  9. la legge della Regione Campania n. 4 del 26/04/2023, recante “Istituzione della Giornata regionale del figlio”;
  10. la legge della Regione Campania n. 5 del 26/04/2023, recante “Disposizioni per la prevenzione del maltrattamento sui minori”;
  11. la legge della Regione Campania n. 6 del 26/04/2023, recante “Modifiche alla legge regionale 30 settembre 2008, n. 12 (Nuovo ordinamento e disciplina delle comunità montane), per l’inclusione dei Comuni di Paduli (BN) e Sant’Arcangelo Trimonte (BN) nella Comunità montana Fortore”;
  12. la legge della Regione Campania n. 8 del 26/04/2023, recante “Riconoscimento di debito fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 e dal decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito con modificazione dalla Legge 28 giugno 2019, n. 58. Importo complessivo di euro 11.262,67 – Delibera dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale n. 120 del 14 dicembre 2022”;
  13. la legge della Regione Valle d’Aosta n. 2 del 21/04/2023, recante “Disposizioni in materia di termini per la rimozione di strutture amovibili funzionali all’attività di strutture turistico-ricettive e di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande”;
  14. la legge della Regione Liguria n. 7 del 20/04/2023, recante “Disposizioni in materia di autorità di garanzia”;
  15. la legge della Regione Liguria n. 8 del 20/04/2023, recante “Modifiche alla legge regionale 9 agosto 2021, n. 13 (Impostazione delle misure finalizzate all’attuazione della ripresa e resilienza ligure) e alla legge regionale 6 aprile 2022, n. 4 (Disciplina dell’organizzazione amministrativa e della dirigenza della Regione Liguria)”;
  16. la legge della Regione Lazio n. 3 del 04/05/2023, recante “Modifica dell’articolo 3 della legge regionale 30 marzo 2023, n. 1, relativo a disposizioni per la copertura del disavanzo sanitario”;
  17. la legge statutaria della Provincia autonoma di Bolzano Suppl. n. 3 BUR N. 23 del 08/06/2023, recante “Adeguamenti in materia di democrazia diretta e partecipazione. Modifica della legge provinciale 3 dicembre 2018, n. 22, “Democrazia diretta, partecipazione e formazione politica””.

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A conclusione del Consiglio dei Ministri, il Vicepresidente Antonio Tajani ha ricordato la figura del Presidente Silvio Berlusconi – il quale, scomparso il 12 giugno scorso, ha complessivamente ricoperto la carica di premier più a lungo di chiunque altro nell’Italia repubblicana – ed ha ricordato le tappe salienti del suo percorso istituzionale e politico.
Il Presidente Meloni, a sua volta, ha richiamato tutti i componenti il Consiglio dei Ministri al massimo impegno e al più alto senso di responsabilità nello svolgimento dei propri compiti istituzionali, il che rappresenta il modo migliore di ricordare la figura del Presidente Berlusconi.

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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 20.00.

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