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A 102 ANNI CI HA LASCIATO “LA SIGNORA DELLE NEVI” CELINA SEGHI “TOPOLINO ROSSO”

L’ultima medaglia, ancora ai campionati italiani, Celina Seghi la vinse nel 1954 nello slalom gigante. Dopo essersi ritirata dalle competizioni era diventata maestra di sci all’Abetone dove ha continuato a sciare fino a più di novant’anni

Il mondo dello sci alpino piange la scomparsa di Celina Seghi, leggenda del mondo degli sport invernali

È venuta a mancare questa notte all’età di 102 anni Celina Seghi, leggenda del mondo dello sci alpino e tra le più grandi campionesse della disciplina già prima della guerra.


Una delle prime sciatrici alpine italiane, detentrice di un palmares straordinario.

Atleta dal fisico minuto attiva negli anni quaranta-cinquanta, nacque all’Abetone il 6 e non l’8 marzo 1920, come erroneamente riportato all’anagrafe e quindi sui documenti ufficiali.

Ottenne la prima delle sue trentasette medaglie ai Campionati italiani nel 1934, appena quattordicenne.
Durante la guerra, nel 1941 a Cortina d’Ampezzo, partecipò ai “Mondiali” successivamente non omologati dalla FIS poiché erano assenti molte nazioni avversarie belliche dell’Italia; in quell’occasione vinse la medaglia d’oro nello slalom speciale e quella d’argento nella combinata.

In carriera vinse anche prestigiosi trofei internazionali, in particolare l’Arlberg-Kandahar.

Nell’edizione del 1947, disputata a Mürren, vinse la discesa libera e la combinata e si piazzò seconda nello slalom speciale; in quella del 1948, a Chamonix, si impose nello slalom speciale e nella combinata e fu terza nella discesa libera.
Grazie a questi piazzamenti ricevette il prestigioso trofeo della competizione, la “K” di diamanti. Sempre nel 1948 partecipò ai V Giochi Olimpici invernali di Sankt Moritz 1948, dove si classificò 4a nella discesa libera, 14a nello slalom speciale e 4a nella combinata.

Nel 1949 ottenne i suoi ultimi piazzamenti di rilievo all’Arlberg-Kandahar, chiudendo a Sankt Anton am Arlberg tra le prime sei (pur senza andare a podio) in tutte e tre le specialità previste; l’anno dopo vinse la Coppa Foemina e, ai Mondiali di Aspen 1950, conquistò la medaglia di bronzo nello slalom speciale.

AI VI Giochi olimpici invernali di Oslo 1952 fu 15a nella discesa libera, 7a nello slalom gigante e 4a nello slalom speciale. Vinse il suo ultimo titolo nazionale nel 1954 (a vent’anni dalla prima medaglia), in slalom gigante, e continuò a gareggiare fino alla vigilia dei VII Giochi olimpici invernali di Cortina d’Ampezzo 1956. Nel 2015 venne introdotta nella “Hall of fame” della FISI, insieme ad Alberto Tomba.

Il Presidente Flavio Roda, tutta la Federazione Italiana Sport Invernali e tutto il mondo degli appassionati degli sport di montagna sono vicini alla famiglia in queste ore di triste dolore.

La Carriera di Celina

Olimpiadi
4a in discesa libera e combinata a Sankt Moritz 1948
4a in slalom speciale ad Oslo 1952

Mondiali
1 medaglia di bronzo (Slalom speciale Aspen 1950)

Campionati Italiani
37 medaglie complessive:

25 ori (discesa libera, slalom speciale, combinata nel 1937; discesa libera, combinata nel 1939; discesa libera, slalom speciale, combinata nel 1941; slalom speciale, combinata nel 1942; discesa libera, slalom speciale, combinata nel 1943; discesa libera, slalom speciale, combinata nel 1946; slalom speciale nel 1947; discesa libera, combinata nel 1948; discesa libera, slalom speciale nel 1949; slalom speciale nel 1941; slalom gigante, slalom speciale nel 1952; slalom speciale nel 1954)

7 argenti (discesa libera, slalom speciale nel 1939; discesa libera nel 1942; slalom speciale nel 1948; discesa libera, slalom gigante nel 1951; discesa libera nel 1952)

5 bronzi (slalom speciale nel 1934; discesa libera, combinata nel 1936; discesa libera, combinata nel 1947)

È morta a 102 anni la campionessa di sci Celina Seghi

La “signora delle nevi” ha vinto 37 medaglie, 25 delle quali ori conquistati nella discesa libera, slalom speciale e combinata. Ha continuato a sciare fino a più di 90 anni all’Abetone, dove era cominciata la sua carriera negli anni ’30

È morta questa notte all’età di 102 anni Celina Seghi, campionessa di sci attiva soprattutto negli anni Quaranta e Cinquanta del secolo scorso, quando in vent’anni di attività agonistica si aggiudicò ben venticinque titoli italiani.
Ribattezzata “la signora delle nevi”, era nata all’Abetone, sulle montagne pistoiesi, nel 1920, proprio pochi mesi prima di Zeno Colò, altro mito dello sci italiano anche lui originario dell’Abetone.

Nella sua lunga carriera ha vinto ben trentasette medaglie ai campionati italiani di sci (25 ori, 7 argenti e 5 bronzi) di cui la prima, nel 1934, ad appena 14 anni conquistando il bronzo nello slalom speciale.

L’anno della sua esplosione fu però il 1937 quando, sempre ai campionati italiani, vinse l’oro in tre specialità: discesa libera, slalom speciale e combinata. La sua carriera fu inevitabilmente condizionata dalla Seconda guerra mondiale.

Nel 1941 vinse anche un oro nello slalom speciale e un argento nella combinata ai Mondiali che si disputarono a Cortina d’Ampezzo, ma successivamente la manifestazione non fu omologata dalla Federazione perché a quell’edizione non parteciparono molte delle nazioni in guerra contro l’Italia.

L’ultima medaglia, ancora ai campionati italiani, Celina Seghi la vinse nel 1954 nello slalom gigante. Dopo essersi ritirata dalle competizioni era diventata maestra di sci all’Abetone dove ha continuato a sciare fino a più di novant’anni.

È morta Celina Seghi, prima ‘regina’ dello sci: aveva 102 anni

La leggenda dello sci Celina Seghi, campionessa attiva soprattutto negli anni Quaranta e Cinquanta, è morta la notte scorsa a Pistoia all’età di 102 anni. In vent’anni di agonismo la sciatrice si aggiudicò ben venticinque titoli italiani. Ribattezzata “la signora delle nevi”, era nata all’Abetone, sulle montagne pistoiesi, nel 1920, pochi mesi prima di Zeno Colò, altro mito dello sci italiano anche lui originario dell’Abetone.

Nella sua lunga carriera, Seghi ha vinto ben 37 medaglie ai campionati italiani di sci (25 ori, 7 argenti e 5 bronzi) di cui la prima, nel 1934, ad appena 14 anni conquistando il bronzo nello slalom speciale. L’anno della sua esplosione fu il 1937 quando, sempre ai campionati italiani, vinse l’oro in tre specialità: discesa libera, slalom speciale e combinata.

La sua carriera fu inevitabilmente condizionata dalla Seconda guerra mondiale. Nel 1941 vinse anche un oro nello slalom speciale e un argento nella combinata ai Mondiali che si disputarono a Cortina d’Ampezzo, ma successivamente la manifestazione non fu omologata dalla Federazione perché a quell’edizione non parteciparono molte delle nazioni in guerra contro l’Italia. L’ultima medaglia, ancora ai campionati italiani, Celina Seghi la vinse nel 1954 nello slalom gigante. Dopo essersi ritirata dalle competizioni era diventata maestra di sci all’Abetone dove ha continuato a sciare fino a più di novant’anni.

Tra gli anni ’30 e 40 la chiamavano tutti “Topolino rosso” per la salopette rossa che sempre indossava e che valorizzava il fisico minuto e scattante, proprio come quello di un topolino che scappa dal gatto che lo vuole acchiappare: nel suo caso il ‘gatto’ era il coetaneo Zeno Colò, che lei amava seminare per aspettarlo a fine pista e prenderlo in giro allegramente. Erano i tempi d’oro per l’Abetone, con Celina Seghi, Zeno Colò e poi Vittorio Chierroni e Gualtiero Petrucci, i ‘magnifici quattro’ che sulle piste sono stati protagonisti assoluti.

E lei, ‘regina delle nevi’, è stata donna antesignana di tutte le libertà. Pur essendo nata il 6 marzo 1920, amava raccontare che la ‘vera’ data del suo compleanno era l’8 marzo, il giorno dedicato alla festa della donna. E proprio l’8 marzo 2020 la sua Abetone l’aspettava per i festeggiamenti solenni del 100° compleanno, organizzati dal Comune. Ma il Covid non lo ha permesso e Celina Seghi si è dovuta accontentare di una visita a domicilio da parte di Gabriele Magni, allora assessore allo Sport, Vittoriana Gariboldi, presidente del Coni Pistoia, e Francesca Bardelli, presidente nazionale dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport.

Celina Seghi è morta a 102 anni, ecco chi era la leggenda dello sci italiano

È morta a 102 anni la leggenda dello sci. Celina Seghi, campionessa soprattutto negli anni Quaranta e Cinquanta, si è spenta a Pistoia. In vent’anni di agonismo la sciatrice si aggiudicò ben venticinque titoli italiani.

Ribattezzata “la signora delle nevi“, era nata all’Abetone, sulle montagne pistoiesi, nel 1920, pochi mesi prima di Zeno Colò, altro mito dello sci italiano anche lui originario dell’Abetone.
Nella sua lunga carriera, Seghi ha vinto ben 37 medaglie ai campionati italiani di sci (25 ori, 7 argenti e 5 bronzi) di cui la prima, nel 1934, ad appena 14 anni conquistando il bronzo nello slalom speciale. L’anno della sua esplosione fu il 1937 quando, sempre ai campionati italiani, vinse l’oro in tre specialità: discesa libera, slalom speciale e combinata.

Purtroppo la sua carriera fu condizionata dalla Seconda guerra mondiale. Nel 1941 vinse anche un oro nello slalom speciale e un argento nella combinata ai Mondiali che si disputarono a Cortina d’Ampezzo, ma la manifestazione non fu omologata perché a quell’edizione non parteciparono molte delle nazioni in guerra contro l’Italia.

L’ultima medaglia, ancora ai campionati italiani, Celina Seghi la vinse nel 1954 nello slalom gigante. Dopo essersi ritirata dalle competizioni era diventata maestra di sci all’Abetone dove ha continuato a sciare fino a più di novant’anni.

La chiamavano tutti “Topolino rosso” per la salopette rossa che indossava e che valorizzava il fisico minuto e scattante, proprio come quello di un topolino che fugge dal gatto.

Pur essendo nata il 6 marzo 1920, amava raccontare che la vera data del suo compleanno era l’8 marzo, il giorno dedicato alla festa della donna.

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