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PER MACCHIA ALTRA CAUSA PERSA

Maratea per l’hotel Santavenere sconfitta a 5 stelle, i debiti restano a 6 zeri: oltre 10 milioni. Il Tribunale per la seconda volta dà ragione ad Arsenale di Barletta

Un lucano, Donato Macchia, due società a lui «riconducibili» e l’Hotel di lusso a Maratea, in via Conte Stefano Rivetti, il Santavenere: per l’imprenditore attivo nel settore dell’eolico, nonché, tra le altre cose, patron del Potenza Calcio, a 5 stelle continuano a rimanere soltanto i ripetuti buchi nell’acqua via controversia giudiziaria. I debiti, invece, sono a 6 zeri: oltre 10milioni di euro. Per Macchia, letteralmente una causa persa: un’altra. Al Tribunale di Lagonegro, Sezione civile, il ritorno del ricorso della Santavenere Vacanze Srl, proprietaria dell’azienda alberghiera “Hotel Santavenere” di categoria 5 stelle lusso, insieme con la Fintur Immobiliare Srl, proprietaria dall’adiacente immobile denominato Villa Rosa, difese dagli avvocati Giuseppe Musacchio e Francesco Ciampa, contro l’Arsenale Hospitality Srl, assistita dagli avvocati Antonello Coppola e Giuseppe Di Rienzo. Sia all’andata, che si è disputata l’anno scorso presso lo stesso Tribunale, che al ritorno, il triplice fischio circa 24 ore fa, sconfitta per Macchia. Breve premessa per una più agevole comprensione del- l’ultimo aggiornamento. Nell’estate del 2020, per iniziativa di Paolo Barletta, definito il Rivetti 4.0, la Società Arsenale Hospitality Srl, società del gruppo Arsenale SpA, ha formalizzato l’accordo per l’Hotel Santavenere: gestione, con- tratto di affitto e contratto di locazione ad uso commerciale, e diritto preliminare di acquisto. Le società, all’epoca, proprietarie del compiendo alberghiero, hanno ceduto, per quanto riguarda l’Hotel di lusso, le quote «a società riconducibili a Macchia». Unitamente alle quote, per Santavenere Vacanze Srl e Fintur Immobiliare Srl, anche i correlati obblighi contrattuali. La richiesta delle 2 società al Tribunale di Lagonegro può essere così riassunta: risoluzione di diritto dei contratti di affitto di azienda e di locazione per la mancata manutenzione del complesso aziendale ed altri, a parere dell’imprenditore Macchia, «gravi e reiterati inadempimenti». Nel ricorso in via d’urgenza, però, è emerso che l’unica urgenza è quella dei debiti che, tuttavia, non so- no della Arsenale Hospitality Srl che, anzi, è risultata un buon pagatore. Come da pregressi pignoramenti, dei complessi immobiliari Santavenere e Villa Rosa, 9milioni e 137mila euro di debiti, oltre accessori, in capo alla Santavenere Vacanze Srl e oltre 714mila euro, oltre accessori, in capo alla Fintur Immobiliare Srl. Il giudice di prime cure aveva sancito la legittimazione e l’interesse ad agire da parte dei creditori al fine di ottenere, dalle 2 società debitrici, le cifre a 6 zeri. Proprio per via dei 2 pignoramenti, già l’hanno scorso, lo stesso Tribunale di Lagonegro dichiarò l’improcedibilità del ricorso di Santavenere Vacanze Srl e Fintur immobiliare Srl essendo intervenuto lo spossessamento dei beni in danno delle società, cioè «stante il difetto della titolarità sostanziale all’azione». Questa l’ordinanza impugnata e questa la nuova causa persa e persa nel merito: «In concreto manca il requisito oggettivo della condotta inadempiente». Macchia «ha solo genericamente indicato un rischio in “termini di avviamento, buon nome dell’azienda e mantenimento del target di clientela”, assolutamente non documentato». Né il patron ha indicato uno stato di sostanziale chiusura dell’attività che avrebbe, tra le altre cose, astrattamente consentito l’utilizzo dello strumento del ricorso d’urgenza. Oltre ai presunti danni tecnici, manutenzione e stato dei luoghi, e a quelli di immagini, non ritenuti credibili, anche la relazione economica sullo sbandierato danno derivante dalla riduzione del valore dell’immobile per circa 2 milioni di euro, «come è evidente, non dimostra neanche parzialmente l’assunto». Né, in merito al contratto di locazione, risultano attuali procedure di sfratto, in presenza peraltro della situazione, «incontestata», di regolarità nel pagamento del canone di affitto e di locazione da parte della Arsenale, «con pagamento anche anticipato di alcuni anni». L’unica cosa che risulta sono «solo le procedure esecutive nei confronti della Santavenere Vacanze Srl e della Fintur Immobiliare Srl», ovvero quei «“debiti verso le banche” per 10milioni e 124mila euro». Per questi ed altri motivi, il Tribunale di Lagonegro, Sezione civile, ha sentenziato che il «ricorso di urgenza va dunque rigettato»

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