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GIORGIA MELONI INCONTRA OLAF SCHOLZ E SHAVKAT MIRZIYOYEV

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Palazzo Chigi il Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Olaf Scholz. Al termine hanno rilasciato le dichiarazioni alla stampa

INCONTRI ISTITUZIONALI IN PALAZZO CHIGI

GIORGIA MELONI INCONTRA OLAF SCHOLZ E SHAVKAT MIRZIYOYEV

Dichiarazioni alla stampa con il Cancelliere Scholz – Intervento del Presidente Meloni

Giovedì, 8 Giugno 2023

https://youtu.be/qToyOcbKLHA

Buongiorno a tutti, grazie di essere qui.

Sono stata molto lieta di ricevere oggi a Roma il Cancelliere Scholz, incontro che segue di soli quattro mesi di distanza la mia visita a Berlino, a riprova di una dinamica particolarmente intensa nei rapporti tra Italia e Germania e nei rapporti tra i nostri governi. In questo frangente ci siamo incontrati moltissime volte in incontri multilaterali internazionali che sono sempre più frequenti e ovviamente questo è un bene, particolarmente nella situazione di crisi che stiamo tutti insieme affrontando.

Una dinamica favorita da molti temi di vicinanza nell’ambito dell’agenda politica, ma anche da un impegno che condividiamo per affrontare le sfide comuni particolarmente complesse che abbiamo di fronte, per promuovere il ruolo europeo in un contesto sicuramente nuovo come quello nel quale ci troviamo. Sono convinta che troveremo un ulteriore terreno di collaborazione in vista della prossima Presidenza italiana del G7 il prossimo anno. Abbiamo fatto un ottimo lavoro insieme nel G7 di questo anno e parte di quel lavoro verrà ripreso durante la Presidenza italiana.

Noi vogliamo rafforzare ulteriormente, intensificare il nostro dialogo bilaterale, intendiamo farlo anche grazie al piano d’azione tra Italia e Germania, sul quale abbiamo sostanzialmente raggiunto un’intesa e che vorremmo adottare formalmente in occasione del prossimo Vertice intergovernativo che si terrà in Germania entro la fine di quest’anno.

Il piano d’azione è un piano che intende rendere ancora più regolare e intenso il nostro dialogo bilaterale a livello politico, a livello tecnico, che ci permetterà di lavorare con un approccio pragmatico su molti temi che sono di importanza fondamentale per il futuro delle nostre due Nazioni – l’innovazione, la ricerca, lo sviluppo, il mercato del lavoro, la coesione sociale, la crescita ecologicamente sostenibile, la protezione del clima – sia in ottica bilaterale sia in tema di coordinamento delle nostre posizioni in ambito europeo e internazionale.

Noi siamo interessati in particolare alla possibilità di sviluppare partenariati sul fronte dell’attrazione di manodopera qualificata, selezionata in Nazioni partner di interesse comune, ma anche per aiutare le Nazioni di origine nella creazione di posti di lavoro per le loro popolazioni, una prospettiva alla quale sicuramente può contribuire il nostro Piano Mattei per l’Africa. Importanti convergenze con la Germania esistono anche su questo fronte, ovvero sulla necessità di avviare nuove forme di cooperazione particolarmente con i Paesi del Mediterraneo o del Nord Africa soprattutto in materia energetica. Oggi l’Europa ha un problema di approvvigionamento energetico e la cooperazione da questo punto di vista con le Nazioni africane può affrontare insieme diversi problemi. 

La complementarietà tra i nostri sistemi economici emerge non solamente dalle dimensioni dell’interscambio – oltre 168 miliardi di euro nel 2022, un livello record assoluto per l’Italia – ma anche dalla crescita dei flussi che sono aumentati in tre anni di 50 miliardi di euro. Competitività e resilienza del comparto manifatturiero sono un punto essenziale delle nostre rispettive aziende di politica economica, degli interessi delle nostre Nazioni, un altro ambito imprescindibile della collaborazione bilaterale. Credo che anche il recente accordo industriale tra ITA Airways e Lufthansa sia una testimonianza di quanto gli interessi delle nostre Nazioni possano essere convergenti sul piano strategico, su una serie di grandi dossier che sono economici ma appunto anche strategici.

Non meno centrale è la cooperazione in tema di difesa: l’attuale contesto internazionale richiede uno sforzo di razionalizzazione di risorse e anche di competenze. Anche in questo ambito il dialogo tra i nostri due governi e le aziende del settore procede con grande continuità.

Con il Cancelliere Scholz abbiamo parlato anche di temi europei, dei diversi temi che sono all’agenda soprattutto dei prossimi Consigli europei. Siamo consapevoli che un dialogo aperto e proficuo sia fondamentale per far avanzare soluzioni europee alle sfide complesse che abbiamo davanti.

Abbiamo parlato da questo punto di vista di immigrazione: la Germania sa che senza l’Italia, le Nazioni considerate di frontiera, cioè quelle che sono alla frontiera Marittima Europea, è molto più difficile avere una politica europea sulla migrazione che funzioni meglio di come funziona quell’attuale. All’interno del Consiglio Europeo noi abbiamo lavorato per superare la contrapposizione tra i movimenti primari e i movimenti secondari capendo che tutto è legato: un cambio di paradigma che secondo me è molto importante, che noi abbiamo portato avanti e sul quale c’è oggi un consenso ampio. Voglio ringraziare per questo anche il Cancelliere Scholz.

Se noi non affrontiamo il tema della difesa dei confini esterni dell’Unione europea, se non combattiamo il traffico illegale di esseri umani, distinguendo chi ha diritto alla protezione secondo la Convenzione di Ginevra – la protezione sussidiaria – e chi invece non ha diritto a quella protezione, sarà molto più difficile affrontare una serie di sfide che abbiamo di fronte, la revisione degli accordi di Dublino, tema sul quale stiamo discutendo in queste ore e sul quale speriamo che ci si possa trovare a metà strada per mettere insieme gli interessi di tutte le Nazioni.
Abbiamo parlato di Tunisia. Voi sapete che io sono stata qualche giorno fa in Tunisia. Ho parlato con il  Presidente tunisino e sapete anche, da una dichiarazione che ha fatto la Presidente della Commissione europea von der Leyen, che domenica torneremo in Tunisia con Ursula von der Leyen  e con il Primo Ministro olandese Mark Rutte per aprire sul piano europeo a una cooperazione che serve ad aiutare una Nazione oggi in difficoltà, non solamente per governare i flussi migratori ma perché una difficoltà significativa della Tunisia significherebbe, per noi come Italia ma per l’Europa nel suo complesso, un domino di ulteriori problemi.

Abbiamo parlato di questo, abbiamo parlato della riforma del Patto di stabilità e crescita. Siamo d’accordo sul fatto che le vecchie regole sono superate, bisogna cercare nuove regole che tengano conto della necessaria competitività dei nostri sistemi in un momento nel quale siamo chiamati a fare molti investimenti. Serve, dal mio punto di vista, un nuovo Patto di stabilità che guardi molto al sostegno alla crescita, perché oggi la competitività europea ha bisogno di essere sostenuta anche da una visione e da regole adeguate. Per cui noi crediamo che siano importanti regole fiscali in questo senso, che possano assicurare flessibilità, sostegno europeo agli investimenti sugli obiettivi prioritari per l’Europa – penso al tema della transizione energetica, della transizione digitale, anche dalla difesa nell’attuale contesto.

Sul fronte energetico siamo d’accordo sul fatto che è molto importante assicurare la diversificazione delle nostre fonti di approvvigionamento, lavorare sulle infrastrutture di collegamento, particolarmente nel Mediterraneo – riporto a quello che dicevo prima in tema di rapporto con il Nord Africa. Su questo lavoriamo insieme con la Commissione europea, per esempio, a sostegno del progetto SoutH2 Corridor che collegherà i flussi, in futuro, di idrogeno verde di Italia, Germania Austria. Sono quindi sfide e strategiche molto importanti.
Non potevamo non parlare di Ucraina. Il nostro sostegno alla causa ucraina non è in discussione. Ho ascoltato qualche giorno fa parole molto chiare, ancora una volta, del Cancelliere Scholz: gli voglio fare i complimenti perché in questa fase non è facile per nessuno, in un contesto che è molto complesso però tutte le persone che hanno una responsabilità capiscono quanto difendere la sovranità, la libertà degli ucraini sia condizione fondamentale per difendere anche la libertà, la sovranità, la stabilità dell’Europa nel suo complesso e i valori l’hanno fondata. 

Noi quindi garantiamo il nostro sostegno all’Ucraina fin quando questo sarà necessario. Ovviamente lavoriamo anche per la pace ma, come ho detto tante volte, la parola “pace” non può essere scambiata con la parola “invasione”. La pace deve essere giusta e non può non tenere in considerazione quelle che sono le richieste, le volontà e il punto di vista della Nazione aggredita. 

Grazie ancora al Cancelliere Scholz per questo proficuo incontro che abbiamo avuto oggi e ci vedremo presto, siamo sempre insieme, in giro per incontri internazionali.

 

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Palazzo Chigi il Presidente dell’Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev

Shavkat Mirziyoyev con Giorgia Meloni
Dichiarazione congiunta sullo stabilimento delle relazioni di partenariato strategico tra la Repubblica Italiana e la Repubblica dell’Uzbekistan

8 Giugno 2023

La Repubblica Italiana e la Repubblica dell’Uzbekistan, di seguito denominate “Le Parti”,

Prendendo atto dei profondi legami storici tra i popoli dell’Italia e dell’Uzbekistan, delle tradizioni di proficua collaborazione che si sono sviluppate dall’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra le Parti in quanto due Stati eguali e amichevoli,

Considerando l’alto livello e la natura multidimensionale delle loro relazioni basate sui principi del rispetto reciproco della sovranità, indipendenza, integrità territoriale statali e la non ingerenza reciproca negli affari interni, nonché sulla fiducia reciproca e sulla convergenza di interessi in vari campi,

Sottolineando il significato alto e duraturo delle disposizioni della Dichiarazione congiunta dei principi sulle relazioni tra la Repubblica Italiana e la Repubblica dell’Uzbekistan del 3 maggio 1997 e del Trattato di Amicizia e Cooperazione tra la Repubblica Italiana e la Repubblica dell’Uzbekistan del 17 settembre 1997,

Riaffermando l’impegno reciproco nei confronti degli scopi e dei principi stabiliti nella Carta delle Nazioni Unite, nell’Atto Finale di Helsinki e in altri strumenti giuridici internazionali di base che promuovono la pace e la sicurezza, la protezione dei diritti umani e lo sviluppo di un’efficace cooperazione interstatale in Europa e in Asia,

Prendendo atto dell’impegno reciproco nei confronti della democrazia, del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali,

Sottolineando la necessità di rispettare l’ordine internazionale basato sui principi fondamentali del diritto internazionale, come il rispetto dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti i Paesi,

Aspirando allo sviluppo della cooperazione a lungo termine e al suo ulteriore allargamento in nuove aree di interesse reciproco,

DICHIARANO QUANTO SEGUE:
  1. Le Parti dichiarano lo stabilimento tra di loro delle relazioni di partenariato strategico al fine di approfondire e ampliare la cooperazione tra i due Paesi e le relative società civili, sia in forma bilaterale che multilaterale.
  2. Tale partenariato strategico prevede una cooperazione rafforzata nei seguenti settori:
(1) Interazione Politica

Istituzione di un Dialogo Strategico, che si terrà almeno una volta ogni due anni in Italia e in Uzbekistan, a rotazione, con la partecipazione dei rappresentanti delle Parti, co-presieduto dai Ministri degli Affari Esteri o dai Vice Ministri designati, per discutere di relazioni bilaterali e di temi globali e regionali di interesse comune;

Tenuta di consultazioni politiche periodiche a livello dei Ministeri degli Affari Esteri delle Parti per promuovere il dialogo e la cooperazione su temi di attualità bilaterali, regionali e internazionali, attraverso l’adozione di programmi di cooperazione biennali;

Tenendo in considerazione gli elevati risultati raggiunti nell’ambito dell’Accordo di partenariato e cooperazione tra la Repubblica dell’Uzbekistan, da un lato, e l’Unione Europea e i suoi Stati membri dall’altro, firmato il 21 giugno 1996 a Firenze, ulteriore sostegno da parte dell’Italia al rafforzamento delle relazioni tra l’Uzbekistan e l’UE, incluso sulle questioni riguardanti la conclusione e l’entrata in vigore dell’Accordo di partenariato e cooperazione rafforzata tra l’Uzbekistan e l’Unione Europea;

Auspicio di ulteriore sviluppo della cooperazione e degli scambi regolari tra i Parlamenti dell’Italia e dell’Uzbekistan, delle interazioni attraverso i relativi gruppi di amicizia degli organi legislativi, compresi i forum parlamentari multilaterali;

Sostegno alla creazione e all’espansione di contatti e all’attuazione di progetti congiunti tra regioni e città di entrambi i Paesi, al fine di sviluppare relazioni interregionali nei settori del commercio, della cooperazione economica e culturale e del turismo;

Stimolo a legami più stretti tra i think tank di politica estera e gli istituti di ricerca al fine di migliorare gli scambi e favorire la cooperazione;

Rafforzamento del dialogo e dell’interazione nell’ambito del formato Italia-Asia Centrale coinvolgendo tutte le organizzazioni interessate ed il sostegno reciproco delle iniziative al fine di sviluppare una cooperazione multidimensionale e a lungo termine su questa piattaforma;

Rafforzamento della cooperazione e del sostegno reciproco nell’ambito delle Nazioni Unite, comprese le agenzie e le istituzioni specializzate, dell’OSCE e delle altre organizzazioni internazionali di cui le Parti sono membri. 

(2) Interazione in materia di Difesa e Sicurezza, nonché in ambito legale

Rafforzamento ed espansione della cooperazione militare e tecnico-militare a livello bilaterale sulla base dell’Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica dell’Uzbekistan sulla cooperazione nel campo della difesa del 26 novembre 1999, nonché nell’ambito del Programma di Partenariato per la Pace;

Rafforzamento della cooperazione fattiva nella lotta contro la criminalità organizzata, il terrorismo e il traffico illecito di droghe e sostanze psicotrope;

Attuazione della cooperazione nello scambio di informazioni legali e nell’applicazione degli atti giuridici;

Prosecuzione del processo negoziale per la conclusione di alcuni accordi nei settori previsti dal Trattato di amicizia e cooperazione tra la Repubblica Italiana e la Repubblica dell’Uzbekistan del 17 settembre 1997.

(3) Cooperazione economica e commerciale

Sviluppo della cooperazione economica sulla base dei principi del rispetto reciproco per gli interessi, l’uguaglianza e il mutuo beneficio delle Parti, attraverso i metodi e le forme concordati nella Dichiarazione congiunta sulla cooperazione economica tra la Repubblica Italiana e la Repubblica dell’Uzbekistan del 3 maggio 1997 e di altri accordi intergovernativi in vigore;

Rafforzamento del lavoro regolare del Gruppo di Lavoro Intergovernativo sul commercio, la cooperazione economica e industriale e i crediti all’esportazione, organizzando le sue riunioni almeno una volta ogni due anni con il raggiungimento di accordi specifici;

Incremento del volume e ampliamento della gamma del commercio reciproco attraverso l’utilizzo delle opportunità per le esportazioni dall’Uzbekistan verso l’Unione Europea nell’ambito del sistema preferenziale GSP+, nonché l’incremento ulteriore della fornitura di attrezzature e tecnologie avanzate dall’Italia per l’industria in Uzbekistan;

Rafforzamento e diversificazione della cooperazione nei settori prioritari dell’economia: energia, trasporti, turismo, infrastrutture, medicina, farmaceutica, tecnologia dell’informazione, agricoltura e metallurgia, produzione di materiali da costruzione e prodotti elettrici, arredamento, pelletteria, prodotti tessili e di seta, automobili e pezzi di ricambio, lavorazione di frutta e verdura, produzione del vino, allevamento di animali, produzione alimentare;

Creazione di condizioni favorevoli per l’incremento e la protezione degli investimenti reciproci, anche attraverso una partecipazione più attiva nei progetti economici bilaterali da parte di organizzazioni specializzate, agenzie e fondi, quali la Banca d’investimento italiana “Cassa Depositi e Prestiti SpA” e il Fondo per la Ricostruzione e lo Sviluppo dell’Uzbekistan;

Promozione della creazione e dello sviluppo di un dialogo periodico tra le associazioni imprenditoriali dei due Paesi, comprese le piccole e medie imprese, attraverso l’apertura di uffici di rappresentanza delle associazioni imprenditoriali nei due Paesi, la creazione di joint ventures, lo scambio di delegazioni, l’organizzazione di forum e seminari imprenditoriali, la partecipazione congiunta a fiere tematiche, la creazione di imprese commerciali e altre attività economiche;

Espansione della cooperazione nell’ambito dei forum e delle istituzioni economici, commerciali e finanziari internazionali;

Istituzione e sviluppo della cooperazione nell’efficace trasferimento delle tecnologie industriali italiane, tramite l’apertura di centri di formazione in Uzbekistan per la formazione e lo sviluppo professionale dei lavoratori e del personale ingegneristico delle impese produttive in Uzbekistan, al fine di padroneggiare ed applicare i più recenti sviluppi e conoscenze applicate dal settore industriale italiano.

(4) Cultura, scienza, educazione e turismo

Promozione delle forme già esistenti e nuove della cooperazione culturale ed umanitaria nel rispetto delle disposizioni dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell’Uzbekistan sulla Cooperazione Culturale e Scientifica del 3 maggio 1997;

Promozione della cooperazione culturale e dell’ampia diffusione dei rispettivi patrimoni e progressi culturali attraverso mostre ed eventi culturali e artistici, inclusi l’insegnamento e la diffusione delle lingue italiana e uzbeka;

Stimolo dell’attuazione di programmi e progetti congiunti, creazione di joint ventures, scambio di scienziati e specialisti e altre forme di cooperazione nel campo della conservazione, della protezione, dell’uso e del restauro del patrimonio archeologico, artistico e culturale attraverso lo scambio di informazioni, esperienze, pubblicazioni congiunte e visite di esperti;

Promozione della cooperazione nelle scienze di base e applicate per l’attuazione di tecniche avanzate e tecnologie innovative e negli scambi tra istituzioni scientifiche e di ricerca, anche mediante borse di studio e programmi di sovvenzione;

Fornitura di ulteriore ampliamento della cooperazione nell’istruzione superiore attraverso il rafforzamento dei legami di partenariato tra istituti scolastici, gli scambi di studenti ed insegnanti, la creazione di programmi di studio congiunti, le facoltà universitarie e gli istituti di istruzione superiore;  

Promozione del dialogo interculturale e interreligioso attraverso iniziative congiunte;

Rafforzamento della “public diplomacy” tramite l’intensificazione dei legami tra i cittadini, in particolare i giovani e le organizzazioni giovanili nei settori della cultura, dell’istruzione, dei media, della salute, dell’assistenza sociale, della gioventù e degli sport;

Promozione della crescita dei flussi turistici tra i due Paesi e della cooperazione tra le organizzazioni turistiche e dei voli regolari diretti sulla base delle disposizioni dell’Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica dell’Uzbekistan sulla Cooperazione nel Turismo del 3 maggio 1997 e dell’Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica dell’Uzbekistan sui Trasporti aerei del 23 dicembre 1999.

  1. Le Parti converranno sulle forme e direzioni della cooperazione in ciascuna area specifica. L’attuazione di tale Dichiarazione sarà coordinata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana e dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica dell’Uzbekistan.
  2. Il partenariato strategico tra le Parti non è diretto contro nessun altro Stato o gruppi di Stati e non pregiudica i diritti e gli obblighi delle Parti derivanti da trattati internazionali bilaterali e multilaterali in vigore di cui sono parte. Tale partenariato strategico non costituisce un trattato internazionale e, pertanto, non crea diritti e obblighi ai sensi del diritto internazionale.

Adottata a Roma l’8 giugno 2023 in duplice copia, ciascuna in lingua italiana, uzbeka ed inglese.

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