AttualitàBasilicataBlog

AFFIDAMENTOPOLI, TRASPORTO SCOLASTICO CONTINUA L’INCHIESTA DI CRONACHE

Potenza, “cascata” di affidamenti diretti a pochi giorni dalla prima campanella, dopo una gara estiva poco “appetibile”

Potenza, questione affidamenti diretti del Comune di Potenza: continua il nostro viaggio inchiesta nella folta “selva” delle determinazioni amministrative dell’Ente, “benedette”, come detto, dall’uso del citato strumento giuridico. Un “viaggio” atto, come raccontato più volte nelle scorse puntate, ad evidenziare criticità concettuali rispetto alla opportunità delle scelte di gestione operate dall’attuale amministrazione comunale.

Ed è bene puntualizzare, immediatamente, che negli atti emanati dall’Ente di cui discorreremo e di cui abbiamo già discorso, non v’è traccia di illiceità in quanto, come più volte specificato, lo strumento dell’affidamento diretto è completamente a norma e sancito come procedura ultra semplificata, che elimina la concorrenza pur mantenendo la rotazione nella scelta degli affidatari. In modo particolare, così come evidenziato più volte nel corso degli ultimi mesi, punteremo sulla “tendenza” del Comune ad adoperare lo strumento dell’affidamento diretto (il famoso e “famigerato” art.36 del Codice degli Appalti) per quanto concerne gli importi pari ed inferiori a 40mila euro, indicando, spesso, come motivazione dell’utilizzo dello strumento, il carattere di “urgenza” dell’intervento, rispetto invece all’uso di gare aperte che, come più volte teorizzato, andrebbero in teoria ad offrire un più ampio ventaglio di vantaggi, seppur ipotetici.

Ma, gli interrogativi nella nostra inchiesta, puntano ad evidenziare, nel caso vi fosse, una “stortura” negli ingranaggi complessivi della gestione amministrativa. Già l’Anac nel 2019, evidenziò la ricezione di un esposto risalente all’agosto dell’anno precedente, in cui si «segnalavano presunte irregolarità relative all’artificioso frazionamento di appalti di lavori, tramite continui affidamenti diretti di importo inferiore ai 40.000 euro, al fine di eludere la procedura di gara» per quanto concerne gli anni 2017, 2018 e 2019. Tra le altre cose, in modo particolare, si legge nel testo della delibera dell’Anticorruzione, «nel corso delle tre annualità di riferimento siano stati disposti circa 150 affidamenti diretti, e spesso di importo molto prossimo alla soglia dei 40.000 euro, tutti inerenti ai lavori sopra menzionati, per un valore prossimo a 4.437.711,52 euro, con il ricorso a procedure negoziate solo in 9 casi».

TRASPORTO SCOLASTICO

Se nella scorsa “puntata” abbiamo esaminato a campione una serie di affidamenti diretti a tema scolastico diramati nell’arco di circa tre mesi, tutti direzionati verso identici tipi di intervento (oppure, come detto, interventi correlabili o complementari, o comunque inseribili in un complessivo piano “allargato” di interventi edilizi) per poco più di 200mila euro, oggi invece parleremo del trasporto scolastico, uno dei “rami” della delega in capo al sindaco Guarente. In questo frangente, però, compiremo un balzo indietro nel 2019, nel mese di settembre, proprio a ridosso dell’incipit delle scuole.

In modo particolare, ad aver attirato l’attenzione della “lente d’ingrandimento” della nostra testata, vi sono una serie di affidamenti diretti fatti dal Comune a diverse aziende locali, in relazione appunto al trasporto scolastico cittadino. Infatti, nelle determinazioni connesse, è possibile scorgere l’attivazione del servizio in relazione a diverse aree della città, ad esempio da Macchia Romana passando per diverse contrade come Valle Paradiso, Cerreta, Masseria Cortese ecc. In relazione alla questione, è stato possibile notare una vera e propria cascata di affidamenti fatti in pochissimo tempo (una decina tra il 16 e il 17 settembre) operati nei confronti di diverse aziende, ad una cifra, stabilita in base ai giorni di servizio e in relazione alle dimensioni dei mezzi, che quasi sempre toccava quota «7,380,00 oltre l’iva».

Normativamente parlando, tutto in regola e nulla da eccepire, ma l’intera faccenda ha dei margini “particolari”. Analizzando nel dettaglio la documentazione, emerge che, con una precedente determinazione risalente al 25 luglio 2019, il Comune aveva indetto «una procedura preordinata all’affidamento diretto tramite richiesta di offerta (rdo) sul Mepa per l’appalto del servizio integrativo di trasporto scolastico».

Una vera e propria gara, motivata con la «urgenza di garantire l’avvio del servizio di trasporto scolastico integrato» e con il termine ultimo per ricevere le offerte fissato a «20 giorni dalla trasmissione della Rdo». Una questione che, così come si legge nelle determinazioni, non è andata a finire “bene”: infatti, come indicato dai documenti, «entro il termine di scadenza nessuna offerta è stata presentata come risulta dal documento riepilogativo» e che, con successiva determina datata 10 settembre 2019, l’Ente ha preso atto che la procedura di gara «è andata deserta».

Quindi, riassumendo: una gara indetta il 25 luglio 2019, 20 giorni per “rispondere” dalla trasmissione della Rdo, nessuna offerta è stata presentata e quindi, circa un mese dopo tra il 16 e il 17 settembre, scattano gli “affidamenti” a pioggia direzionati a diverse aziende, naturalmente motivati dalla urgenza di attivare il servizio scolastico per l’anno 2019/2020, in quei giorni, ovviamente, ad un soffio dall’inizio ufficiale. Una faccenda, naturalmente completamente in regola da un punto di vista strettamente normativo, ma la cui narrazione progressiva, nel complesso, non può non indurre a porsi alcuni interrogativi “extra-legem”. Interrogativi inerenti in primis le tempistiche cronologiche e “meccaniche” connesse alla gara, dalla sua indizione sino alla presa d’atto della stessa e della sua, evidentemente, “scarsa appetibilità”: tempistiche apparentemente “dilatate” e probabilmente frutto di una scelta cronologica non particolarmente “lungimirante”, dato il pieno periodo feriale prescelto.

Il tutto è poi confluito in una certo, sistemico “delay” a cascata, siamo certi, probabilmente derivato, come detto, non solo dal periodo estivo e feriale (altra “inerzia” aggiunta alla “lungimiranza” di cui sopra) ma anche e soprattutto dalla pandemia. Una latenza, però, poi probabilmente “amplificata” da una gara andata incredibilmente deserta e che non ha visto, quindi, nessuna offerta palesarsi in 20 giorni e a relativamente poco dall’inizio delle lezioni.

E, il tutto, quindi, è poi confluito nella presa d’atto ufficiale del “vuoto”, solo parecchi giorni dopo la fine “informale” della gara e, quindi, dal suo evidente “scarso interesse” suscitato. E, al contempo, ad un soffio dal suono della prima campanella. Ma, di lì, il “plot twist” e l’epilogo, a questo punto, prevedibile: l’ennesima “massima urgenza” con annessa l’ennesima “scarica” di affidamenti diretti.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti