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RAMPA MANCINI: LA SITUAZIONE

Acquedotto lucano ha affidato i lavori ad una ditta specializzata, ma il maltempo non aiuta

Purtroppo il maltempo ed il ritardare dell’avvento della bella stagione, non stanno di certo agevolando. Il cantiere di rampa Mancini, è ufficialmente aperto, ma i lavori causa maltempo, purtroppo procedono a rilento. Non è colpa di nessuno. va così. Occorre pazienza, Ma come è la situazione?. Presto detto. I lavori adesso sono nelle mani di acquedotto lucano, che ha commissionato una ditta specializzata di Macerata, per esplorare il sottosuolo. In Italia vi sono poche ditte specializzate in questa tipologia di lavoro. Una di queste, ha assunto la direzione di questi lavori, che hanno il compito, tramite una sonda specifica, di scendere nelle viscere e valutare lo stato del famoso cunicolo. Un cunicolo alto circa 3 metri e mezzo, risalente al 1800, di cui non vi era nessun tipo di mappatura, in grado di indicarne consistenza, lunghezza e profondità. La sonda specifica, certificherà in che punto è franato il cunicolo, dove è interrotto, come ripristinarlo. Un lavoro certosino, mai fatto in precedenza, assolutamente fondamentale per sistemare la situazione. Una volta per tutte. Perchè questo è l’intento dell’amministrazione comunale di Melfi. Intervenire a fondo e sistemare una volta per tutte la questione. Non lasciare aperto, coprire, di fatto, non decidere. Come fatto in passato. L’acquedotto deve fare il suo lavoro. Individuare il problema, risolverlo e canalizzare le acque bianche e quelle nere. Solamente dopo, l’amministrazione comunale, potrà assumere le sue decisioni. Bypassare l’area?. Far emergere le mura antiche, presenti e ben visibili?. E’ stato affidato uno studio dall’ufficio tecnico, proprio per capire cosa fare una volta sistemato il sottosuolo. Nessun mistero dunque. Certo probabilmente per qualcuno, sarebbe stato più semplice, lasciare tutto come era, far finta di nulla, voltarsi di spalle e proseguire. Ma non è intenzione di questa amministrazione, lasciare i problemi irrisolti, seppur ereditati. Specie una volta che la questione è emersa in tutta la sua pericolosità. Una strada che frana e mai messa in sicurezza.  Coprire e chi si è visto si è visto, sarebbe stato più semplice, come detto, ma il problema sarebbe rimasto lì, irrisolto e non affrontato. Chi è chiamato ad amministrare e di conseguenza a decidere, deve anche avere il coraggio di prendere decisioni che possono sembrare impopolari, ma che hanno la capacità di andare a fondo al problema e cercare di risolverlo, nell’interesse esclusivo della comunità.

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