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PITTELLA, L’ISOLA CHE NON C’È M5S-PD: ANCORA GUERRA

Politica regionale di Fausto Devoti

IL SENSO DELLE PAROLE NELLA POLITICA LUCANA

Ritrovare il senso profondo delle parole e’ una delle sfide più grandi della Politica. A volte si dissimula, altre volte si parla a vanvera. Generalmente si parla per enigmi, metafore… allusioni. Anche qui da noi. Nella semplice Basilicata. Terra austera senza grandi retori, piantata generalmente sulla concretezza e sulla sobrietà. Ed invece la Politica ed i politici (?) di questa terra sono totalmente immersi in questo defaticante ed indecifrabile linguaggio allusivo.

LOMUTI CONTRO IL PD DI MATERA

Nei giorni scorsi lo scontro fra Pd e pentastellati su Matera e’ stato a tratti drammatico, altre volte spassoso. Sono i due partiti che dovrebbero perimetrare come pazienti agrimensori quel famoso campo largo. Un vuoto impalpabile di prospettive e di aspi- razioni. Ebbene il solito Lomuti ha ricordato vittorie e sconfitte degli uni e degli altri attaccando il Pd materano. Proprio così. Lomuti che da Ripacandida e Lagonegro fa scomparire il suo movimento. Che anche senza riconoscere la nostra capacità previsionale, se andrà bene, l’anno venturo porteranno a casa un risultato ben sotto al dieci per cento. Ebbene Lomuti ricorda al Pd, che ha già tanti guai interni, le clamorose sconfitte e fallimenti. Il bue che chiama cornuto… Ma il bello sta nel fatto che costoro dovrebbero tessere quella tela. Il film, che twittato sempre Arnaldo da Venosa, dove il cast e’ stato già individuato. Ma resta coperto. Per ora!

SIAMO A GIUGNO…

Insomma siamo a giugno… quindi direi politicamente siamo a settembre. Ed al di là delle escursioni senza forza e senza radicamento di questo o quel giornale sulle presunte debolezze di Bardi, non c’è la pur minima attività all’orizzonte che possa far pensare al Campo largo o stretto che si voglia. Il Pd sta sospeso. Lettieri misura le difficoltà interne con cautela. Pronti ad esplodere conflitti profondi ed incontrollabili. L’elenco dei nomi li contiene appena questi conflitti. Lacorazza, Santarsiero, De Filippo, Margiotta, Chiurazzi, Muscaridola, Falotico, e poi i sindaci, Marrese e Molinari, ed ancora tante seconde file animate e sospettose. Una miniera senza fondo di sentimenti e risentimenti. Si troverà intorno ad un tavolo con la sola motivazione che forse, ma veramente forse, si può competere? Sembra una possibilità remota. Quello che succede intorno ai due partiti maggiori non e’ meno grave.

PITTELLA E L’ISOLA CHE NON C’È

Pittella ci ha parlato di un “luogo nuovo”! Eh! Di che si tratta? Un’isola che non c’è? Ha sferrato un ceffone ad IV, e questo lo avevamo già scritto, e ci ha ricordato che senza di lui non si può fare nulla. Un luogo nuovo con i nomi soliti… quel linguaggio allusivo di cui abbiamo parlato innanzi che significa semplicemente la difesa di una prospettiva personale. Tutto legittimo ci mancherebbe in un quadro generale che ovviamente non c’è! Insomma la cronaca minore ci racconta di un totale disordine dei campi larghi. Liste e nomi che vengono reclutati per battaglie oscure e senza prospettive. E anche le fantasie su mirabolanti accordi con pezzi di Forza Italia null’altro sono che tentativi di mandare messaggi di forza, appunto. Proclami puntualmente smentiti dai fatti. Vedi la nota durissima con cui Bellettieri prende le distanze da Pitella: “Le parole di Marcello Pittella sono irriguardose nei confronti del presidente Bardi, insulti senza alcuna spiegazione logica o motivazione politica, forse dettati dal fallimento del disegno del terzo polo a livello nazionale ed anche in Basilicata. Forza Italia è il centro, forza centrale del centrodestra e punto di riferimento per tutti i modera- ti, i liberali, i riformisti e i catto- lici democratici. Il disegno di Pit- tella è naufragato alle politiche e anche alle ultime amministrative e nelle parole di oggi leggiamo il desiderio di rientrare nell’ovile del centrosinistra, con il Pd che però sembra più interessato ai grillini, anche loro spariti sul territorio, piuttosto che al ritorno del figliol prodigo”. Insomma, se a ciò si aggiunge Berlusconi che al Corriere tesse le lodi di Renzi, è evidente quale è l’isola che c’è è quale no…

IL CENTRO DESTRA LUCANO

Non vogliamo descrivere l’alternativa a questo groviglio come un mondo incantato e senza ombre. Certo hanno da fare un lavoro più semplice. Anche la soluzione della crisi regionale ed il nuovo assetto di Giunta non è il migliore dei mondi possibili. Ma chiude con pochi fragori un dibattito interno al centro destra che avrà bisogno nei prossimi mesi di azioni di consolidamento e di rafforzamento. Continuiamo a pensare che serve anche un po’ di sano civismo.

VALLUZZI ED I SINDACI

Valluzzi e tanti sindaci anche di estrazione diversa stanno facendo un lavoro interessante. Di coraggio e di affrancamento. Non vogliono tornare in quel tunnel di rancori e di pretese che conoscono bene. Respirano meglio fuori da quel circuito. Al posto di Bardi e dei suoi alleati li ascolterei. Portano anche qualche voto. Certo più degli intrepidi aedi del rinnovamento che per ora in Basilicata possono esibire a parte Lomuti, un Turco muto! Ed a maggio a Potenza città questa cosa, sfilata a parte, non si sopporta!

Di Fausto Devoti

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