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DG IN PIGIAMA, BARDI S’ATTIVA

Sanità, dopo l’ennesimo caso nelle Commissioni via alla moral suasion che potrebbe non bastare: dimissioni senza alternativa
Il presidente scrive al veneto Bortolan per sollecitarlo ad iniziare ad essere presente

Ora basta. Quo usque tandem abutere patientia nostra? Fino a quando la massima assise Regionale, la democrazia lucana, la politica, i cittadini dovranno sopportare l’arroganza e l’indifferenza di Bortolan. Abbiamo tollerato un Direttore Generale della Sanità che, da veneto, non si è mai neanche degnato di venire in Basilicata senza, però, mai disdegnare il cospicuo stipendio che la Regione Basilicata e, quindi, i cittadini lucani versano mensilmente sul suo conto corrente. Abbiamo tollerato un Direttore Generale della Sanità che crede di potersi occupare dal Veneto dei problemi della Sanità lucana senza aver mai visto un ospedale lucano, senza essere mai andato in un presidio sanitario, senza avere mai incontrato gli operatori del settore e le persone che si occupano e conoscono la materia. Abbiamo tollerato un Direttore Generale della Sanità che crede, evidentemente, che il Popolo lucano non meriti la sua attenzione, il suo interessamento, la sua presenza, il suo impegno. Abbiamo tollerato tutto ciò mentre si incancrenivano i problemi delle liste d’attesa, mentre si incancrenivano i problemi della sanità privata, mentre tutto il mondo sanitario andava in difficoltà e in affanno. Ora basta.

IN PIGIAMA IN COMMISSIONE

L’ultimo schiaffo alla Basilicata il Dg lo ha effettuato l’altro ieri. La commissione consiliare ha chiesto di ascoltarlo. Lui ha Basilicata 24 ore 11 venerdì 5 maggio 2023 www.lecronache.info chiesto di svolgere la riunione in video conferenza essendo, evidentemente, troppo oneroso il viaggio da casa sua a Potenza. Si è collegato in t-shirt, a maniche corte come se stessa incontrando i suoi amici al bar. Come se parlasse con la domestica per chiedere di portare il caffè. La Basilicata non può essere trattata come gli amichetti della panchina, non può essere trattata come la domestica cui dare ordini. La Basilicata merita rispetto. Il Consiglio Regionale è la massima assise politica. La Commissione chiede di sentirti. Tu, che dalla Regione Basilicata vieni pagato, hai il dovere perentorio di essere presente, di venire a farti ascoltare, di degnare i rappresentanti del Popolo della tua presenza, di dare spiegazioni. Già la videoconferenza è disdicevole. La videoconferenza il pigiama è offensiva, immorale, intollerabile. Bene avrebbero fatto i consiglieri ad alzarsi ed andare via, ad abbandonare i lavori, a chiedere al Direttore Generale di portare rispetto a questa terra che non può essere soltanto un luogo dove prendere lo stipendio. Non è possibile. Non è moralmente accettabile. Non è tollerabile.

BARDI CHIEDE UNA MAGGIORE PRESENZA

Per quanto ci risulta, il governatore Bardi ha sollevato la questione e ha chiesto con una nota a Bortolan di essere più presente. Non sappiamo se questa moral suasion sarà produttiva di effetti. Noi crediamo che non basti. Bortolan dovrebbe rassegnare le sue dimissioni. Qualora il Direttore Generale in vacanza permanente non le desse, il Consiglio regionale dovrebbe pretenderle anche con una mozione specifica da votare in Aula. Se il Consiglio regionale e la Giunta dovessero restare impassibili, non agire davanti all’ennesima prova di strafottenza e accidia del Direttore Generale ci toccherebbe prendere atto che loro stessi meritano questo trattamento. Dovremmo prendere atto che credono di valere meno della domestica di Bortolan e che i problemi della sanità lucana valgano meno delle esigenze remunerative e di collocazione senza lavoro di un Direttore Generale venuto dal Nord.

CRISTO SI È FERMATO AD EBOLI

Noi crediamo che in Basilicata ci siano manager di livello che avrebbero potuto e potrebbero svolgere egregiamente il ruolo assegnato a Bortolan. Crediamo che ce ne siano di ottimi e di efficienti. Crediamo che la scelta da colonia interna effettuata da Bardi e dalla sua Giunta nella nomina di un Veneto alla Direzione della Sanità lucana sia stata una scelta sbagliata ed offensiva nei confronti dei lucani,. Crediamo che sia arrivato il momento di porre rimedio a quell’offesa e lo si può fare in un solo modo: pretendendo le dimissioni di Bortolan. Avrà così il pieno diritto di restare in pigiama a guardare la televisione a casa sua senza, però, essere pagato inutilmente dal “Popolo Lucano”. Ora basta. La misura è colma.

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