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VIA ZARA, SI FA STRADA L’IPOTESI DI MORTE NATURALE DEI SERRANO

Ancora in obitorio in attesa che venga disposta l’autopsia, le salme di padre e figlia trovati senza vita nel proprio appartamento

All’indomani del ritrovamento dei cadaveri di Giovanni Serrano e sua figlia Lucia Giovanna avvenuto giovedi mattina, prende sempre più corpo l’ipotesi di morte naturale avvenuta in due momenti distinti. Si suppone che sia stata la donna ad aver avuto un malore che le è stato fatale, il padre anziano e allettato avrebbe cercato di aiutarla e sarebbe morto anche lui poco tempo dopo. Le salme sono state trasferite all’obitorio dell’ospedale San Carlo e sono in attesa che il magistrato competente disponga l’autopsia. Giovanni Serrano aveva 91 anni e sua figlia 62. L’allarme è stato lanciato da un parente che non riusciva a mettersi in contatto con le vittime. Anche i vicini erano allarmati dal forte odore proveniente dall’abitazione e dal fatto che non si aveva notizie dei due da subito dopo Pasqua, in particolare della dona solita uscire quotidianamente. Pare che la donna fossa una accumulatrice seriale tanto che i soccorsi intervenuti hanno trovato in casa un allarmante degrado. Nonostante si sia fatta avanti l’ipotesi di un disagio sociale, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Potenza, Fernando Picerno ha precisato che i due non fossero seguiti dagli assistenti sociali. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Comando Provinciale di Potenza guidati dal maggiore Alberto Calabria e i vigili del fuoco grazie ai quali è stato possibile accedere all’appartamento al terzo piano da una finestra con l’autoscala. I sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso delle due persone, la cui morte potrebbe risalire anche a diversi giorni fa. Su entrambi i corpi non sarebbero stati riscontrati segni di violenza e sarebbe anche stata eslcusa una fuga di monossido.

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