CON 2 GENERALI, PETROLIO AL SICURO

APPARE TUTTO OVATTATO NELLA POLITICA LUCANA MA NON È COSÌ

Appare tutto ovattato nella politica lucana. Non vi sono toni forti? Non si accende in maniera plateale il dibattito? Tutto all’insegna di colori grigi, di attesa e di sospensione? Di tregua! Ma sotto questo manto si nascondono invece conflitti e rotture ben più profonde di come si può immaginare.

FINITA LA GUERRA SULLA SANITÀ ?

La guerra sulla “sanità” è stata abbandonata. L’argomento degli svariati campi larghi lucani non faceva presa. Lo avevamo più volte fatto notare. False interpretazioni sul bilancio sanitario. Senza una visione di contesto del sistema sanitario italiano e meridionale. Una radicalità nella critica che appariva strumentale. Ancora di più quando veniva animata da personalità politiche con enormi responsabilità storiche nel settore. Insomma il disordine al quale siamo abituati in questo tempo del gruppo dirigente dei campi larghi. Poca propensione al merito, nessuna forza sul territorio e molti slogan che vanno bene a mala pena su un post social di breve vita. Bardi aveva ragione a non raccogliere le provocazioni ed a mantenersi defilato. A tratti silenzioso e responsabile.

LE LISTE NEI COMUNI DOVE SI VOTA

A presentazione di liste per le amministrative si conferma la sensazione più volte descritta. Centri sinistri incerti e in confusione ovunque. Italia viva che si stacca definitivamente giocando una partita in proprio. Il Pd nascosto in qualche relazione di tradizionale filiera. A Ripacandida, ad Atella a Lagonegro ma anche a Lavello non c’è il Pd… Si intravedono nelle liste referenti ancora attivi di questo o di quello… ex parlamentari che nella composizione delle stesse liste, ci risulta, hanno suggerito consigliato. Senza clamori e senza ufficialità.

ANCORA SU LAVELLO E SU SCANZANO

Nei paesi più grandi come Lavello o Scanzano Jonico si annunciano travolgimenti senza misura. Cariello in una passeggiata di successo conquisterà il comune del segretario provinciale del Pd. Scarnato, da Chiurazzi suggerito! Figuriamoci. Il destino di Lavello è già segnato. I fratelli Liseno fuori giro dopo le politiche, manca nel pantheon ufficiale del Pd un vecchio amico: l’ex deputato ora conferenziere (sic!), si presenteranno insieme con la forza che hanno in quella cittadina. Hanno tante cose in comune, i Liseno, con il centro sinistra lucano ma nulla, proprio nulla, con gli attuali: da Schlein a Lettieri. Per non parlare di rinnovatori vari che si aggirano fra Appennini e “riservisti”. Insomma tutto va verso la riconferma del quadro attuale. Un centro destra con qualche turbamento ed i campi larghi in totale confusione.

BARDI E IL PRESIDENTE DELL’ENI

Nel frattempo Bardi consolida le sue prestigiose relazioni nazionali. Al di là di fantomatici ruoli che si volevano assegnare al Generale, membro di questo o di quel Consiglio di Amministrazione, ad oggi il Presidente lucano noto per il gas gratis si ritrova ad avere anche in Eni un punto decisivo di collaborazione. Il Generale Giuseppe Zafarana, ex collega di Bardi, non farà mancare l’attenzione che merita al più grande giacimento europeo in terra ferma. Già vediamo la scena di due grandi ufficiali della Guardia di Finanza che rassicurano i lucani, le imprese e le amministrazioni sul petrolio. Chi risponderà a questo assetto istituzionale così autorevole ed anche suggestivo?

LOMUTI, TURCO, AMENDOLA E COA ELENCANDO

I Lomuti o i Turco? Amendola? Sono a tratti persi a tratti scomparsi… Ci metterà il solito pepe velleitario Piero Appennino? O ambientalisti di annata che animano in modo minoritario la politica regionale? Una truppa così lacerata dalla presentazione delle liste alle amministrative che ha anche rinviato, chiamando in causa il meteo, la mobilitazione sull’autonomia differenziata. Insomma a pochi mesi dalle regionali tutto va nella direzione prevista. Lo ricordiamo ai vertici del centro destra. La situazione è semplice e non serve nemmeno ascoltare l’audio di Marcello per interpretarla. martedì 18 aprile 2023 __ Zafarana e Bardi