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AMMINISTRATIVE, POLITICA IN TREPIDAZIONE

Domani scade il termine per la presentazione delle liste, ma divergenze non ancora appianate. Delirio nel csx mentre il cdx preso dal dibattito intempestivo su regionali e presidente Bardi

LE TREPIDAZIONI DELLA POLITICA LUCANA PER LE AMMINISTRATIVE

Ci sono giorni carichi di trepidazioni e di incontri per la politica lucana. Il prossimo appuntamento delle amministrative sarà il primo test per gli schieramenti in Basilicata. A guardare bene quello che sta succedendo si ha l’impressione che verrà confermata la situazione che descriviamo da mesi su questo giornale. Una confusa gestione dei campi larghi, cosiddetti, e una contesa di tono minore nello schieramento che appare vincente del centro destra. I campi larghi sono multipli quasi ovunque, mantengono le storiche differenze e diffidenze di filiere, lo sforzo inefficace ad ora del segretario del Pd, Giovanni Lettieri o di una parte più responsabile dei 5S non ha prodotto nulla di veramente costruttivo.

IL CASO LAVELLO

A Lavello radicati sostenitori del centro sinistra vincente non solo alle amministrative con lo scaltro Altobello, hanno abbandonato il campo e lavorano in proprio per prendersi il comune. Questi noti imprenditori del posto che hanno fatto la fortuna elettorale della sinistra ma anche di alcuni ex parlamentari oggi in giro a fare conferenze, con consistenti doti elettorali sono pronti a far schiantare il centro sinistra che velleitariamente in queste ore vede un dinamismo di Vito Santarsiero e di qualche sua amica, ma che a Lavello non sembrano avere grandi numeri… anzi.

IL CASO LAGONEGRO ED ALTRO

A Lagonegro la guida e’ in mano al più autonomo dirigente del defunto ed una volta dilagante “pittellismo”. A Pignola la contesa e’ tra il sindaco uscente, trainato da prestigiose personalita’ femminili e il radicato Ignazio Petrone che coordina uno dei campi larghi del comune! Tant’è’!!! Ovunque disordini, disfide, contrapposizioni che a qualche mese dalle regionali danno emblematicamente il senso di marcia futuro.

IL DIBATTITO INTEMPESTIVO DEL CENTRO DESTRA SUL PRESIDENTE BARDI

Nel centro destra si è aperto un dibattito anche intempestivo e per molti aspetti carico di ingenuità su chi guiderà la coalizione l’anno prossimo. La solita dimensione un po’ acerba del gruppo dirigente che vive una situazione di sicuro favore e che potrebbe perdere l’occasione storica della riconferma solo per gravi divisioni. Non siamo tifosi del Presidente Bardi. E meno che mai siamo del suo staff. Come dice, acidamente, qualche collega della stampa. E’ del tutto evidente che le decisioni nel gerarchico ed ordinato centro destra saranno prese a Roma, come dicono in tanti. Se è così i mesi che abbiamo davanti dovrebbero essere spesi per altro. Liquidare il centro sinistra e le sue molteplici e plurali, nonché confuse, declinazioni. Chiudere la stagione di figure e figuri che ancora animano un campo reso impraticabile ed arido. Pittella ed il suo destino, i pentastellati irredimibili ad ogni ipotesi di coalizione, Italia Viva che oggi più che mai gioca in proprio. I Socialisti, i Verdi, i “riservisti”, Nicolia e via elencando.

LA SCHIUMA DEL BASENTO E DELLA POLITICA LUCANA

Un schiuma di dirigenti più pericolosa di quella apparsa sul Basento. Li’ la destra ha schierato un pragmatico ed umile dirigente come Ramunno. Il metodo e’ quello. Lavorare per il progetto e costruire programmi. E lasciare al loro delirio il resto della politica: da Lavello a Pignola, da Lagonegro a Ripacandida fino ad Atella faranno tutto da soli. E non sono ancora partiti con le fanfare a volume alto i vari Piero Appennino o La Regina. Dai social leggiamo le inquietudini di costoro che scommettiamo esploderanno fra qualche settimana. Chiudere con questo baccano, questo il compito di una politica responsabile!

Di Fausto Devoti

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