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CONCILIAZIONI CORECOM, RECUPERATI OLTRE 50 MILA € DALLE COMPAGNIE TELEFONICHE

Comitato regionale per le comunicazioni, il presidente Marra sul 2022: «Il maggior numero di controversie sono sorte con Tim»

Nel 2022 sono pervenute al Corecom Basilicata, 655 istanze di conciliazione complessive, di cui 25 istanze improcedibili: sono stati redatti 839 verbali, includendo nel numero anche le eventuali prati- che arretrate rivenienti dell’anno precedente, e l’importo complessivo delle somme corrisposte dagli operatori di comunicazioni elettroniche agli utenti a vario titolo, rimborsi, indennizzi, storni, ammonta a circa 51mila e 829 euro.

RUOLO DI CONCILIAZIONE

È questo uno dei dati più significati della relazione firmata dal presidente Antonio Donato Marra sull’attività svolta nel 2022 dal Comitato regionale per le comunicazioni che esercitale funzioni assegnate dalla normativa statale e regionale per i servizi radiotelevisivi e quelle conferite dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Parte preponderante dell’attività del Corecom è stata occupata dai tentativi di conciliazioni delle controversie tra gestori del servizio di telecomunicazioni ed utenti in ambito locale attraverso l’utilizzo della piattaforma telematica “Conciliaweb” che ha, come ha rimarcato il presidente Marra, «rivoluzionato e innovato il precedente sistema di comunicazione». Constatato come l’avvio della nuova versione 3.0 di Conciliaweb, il 2022 ha rappresentato il quarto anno della gestione delle attività attraverso l’apposita piattaforma telematica, abbia permesso di semplificare la modulistica digitale per l’invio on line delle procedure, rendendo più intuitivo l’inserimento delle istanze e favorendo l’interazione con la piattaforma nella gestione del procedimento da par- te dell’utente. Le istanze sono state inoltrate esclusivamente mediante il Sistema pubblico di identità digitale (Spid) o tramite la Carta d’identità elettronica (Cie). Rispetto all’anno prece- dente si è registrata una riduzione del numero delle istanze di conciliazione confermando un trend decrescente del numero delle stesse, passate da 956 (2021) a 655 nel 2022. Per il Corecom di Basilicata, tuttavia, il decremento non è sintomo di una diminuzione dei disagi dei cittadini nel rapporto con gli operatori di comunicazione elettronica, ma piuttosto dovuto a fattori sia contingenti, quali la pandemia, la sopravvenuta obbligatorietà dello Spid, sia strutturali quali, la scarsa conoscenza dello strumento conciliativo, il digital device che osta- cola l’accesso alla piattaforma e ricorso alle sedi di conciliazioni paritetiche. Il maggior numero di istanze si riferisce a controversie sorte con l’operatore Tim Italia, seguono gli operatori, Vodafone Italia, Wind Tre e Fastweb. Di minor rilevanza numerica le istanze riferite ad altri operatori. Per quanto riguarda le pratiche, 346 hanno riguardato la rete fissa, 95 la rete mobile, 10 la Pay-Tv, 72 Fissa-Mobile. Sulla tipologia delle controversie, a titolo esemplificativo, hanno riguardato la cessazione contratto, irregolare funzionamento-sospensione, interruzione linea occupata, sospensione del servizio, mancata portabilità-migrazione, modifica delle condizioni economiche del contratto, opzione attivazione di servizi non richiesti, traffico anomalo e via discorrendo. «Si evidenzia – sottolineato nella relazione – come non sempre gli operatori, in particolare quelli per i quali viene inoltrato il maggior numero di richieste di chiarimenti, Tim e Vodafone, forniscano le informazioni richieste nei tempi previsti dal Regolamento Agcom, o in alcuni casi inoltrino risposte troppo generiche ed evasive per essere accolte dal Corecom, per cui i ritardi determinano la necessità di procedere con un provvedimento temporaneo di ripristino del servizio». Dal Corecom sono stati adottati 12 provvedimenti temporanei di ripristino del servizio.

LA DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE

Per quanto riguarda la definizione delle controversie in materia di telecomunicazioni, tale delega consiste nell’emanazione, da parte del Corecom di un provvedimento amministrativo di risoluzione di una controversia tra utenti e gestori dei servizi di telecomunicazione, cambiano prospettive e competenze necessarie rispetto alla figura del “conciliatore”, il Corecom ricopre un ruolo terzo, il tempo medio di svolgimento del procedimento di definizione, dalla data di protocollo in entrata dell’istanza a quella di conclusione del procedimento, si è attestato intorno ai 250 giorni: il totale degli importi riconosciuti a vario titolo agli istanti ammonta ad euro 55mila e 410 euro. Nel 2022 il Corecom non ha ricevuto alcuna segnalazione sulla violazione del Codice Tv e Minori da parte di utenti o associazioni di cittadini, così come non ha ricevuto alcuna richiesta di rettifica.

Ferdinando Moliterni

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