ROCCO CATALANO, VIAGGIATORE E CANTASTORIE DI VINI E CIBI

Viaggiatore e cantastorie di vini cibi di periferia. Si autodefinisce così Rocco Catalano, nome ormai consolidato del racconto enogastronomico lucano, avviato su questa strada per passione e mestiere quando ancora essere un foodblogger non era una moda. È stato lui il nuovo ospite di “Impatto zero”, la trasmissione ideata e condotta da Lucia Serino. Potentino, classe 1974, una laurea in Comunicazione e una magistrale in scienze politiche che, forse, l’ha aiutato ad avere una visione sistematica del territorio dove un buon calice di vino non è soltanto una mescita da gustare ma un modo per capire un tempo e la sua storia. Non è un caso che il suo primo blog, una quindicina di anni fa ormai, si chiamasse “vino e utopie, la fantasia al bicchiere” perché, come tutte le grandi firme che hanno sempre unito buon cibo, buona scrittura e quel vago filosofeggiare sulla vita, le sue mestizie e le sue belle sorprese, anche il nostro Rocco unisce – è il caso di dire – la “cultura alle colture”. Nella terra di Orazio, mai a sufficienza decantato in patria, la riscoperta e il racconto della terra e dei luoghi è una convinzione, perché la Basilicata è al riparo dalle grandi rotte dei flussi internazionali, ma proprio per questo il racconto e la scoperta diventano più appassionanti senza trascurare le possibilità di trasformare qui le passioni in lavoro. Di sé dice che avrebbe voluto viaggiare sull’Orient Express nel 1900, avere 20 anni e vivere a Parigi nel ‘68, trovarsi a NY negli anni ’80 per frequentare lo Studio 54. È un nostalgico della prima Repubblica e di giochi senza frontiere. Nella sua vita che si appresta al giro del mezzo secolo ha fatto anche l’attore, il fotografo e lo scrittore. Prosit e serenità è il suo motto e così Catalano è stato accolto nel salotto di Cronache tv con un ideale cin cin. La puntata, andata in onda ieri sera sul canale nazionale 68 (tasto blu del telecomando) può essere rivista anche sui nostri canali social.