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NEONATO ARRIVA MORTO IN OSPEDALE. INDAGANO CARABINIERI

Sembra essere stata una emorragia, il sospetto degli inquirenti è che il bambino possa essere morto in conseguenza di una circoncisione rituale fatta in casa

#ègiustoinformare

NEONATO ARRIVA MORTO IN OSPEDALE. INDAGANO CARABINIERI per Circoncisione domestica provincia di ROMA 

Tragedia all’alba a Colonna, vicino Roma

Circoncisione: cos’è❓
Perché si fa❓
Come si svolge❓

🔹Pratica chirurgica antichissima, la circoncisione è la rimozione del prepuzio

Non servono conoscenze anatomiche specifici per concludere che, dopo la circoncisione, la parte terminale del pene – il glande – rimane completamente scoperta.

Alcune fonti riconoscono due tipi di circoncisione: quella totale (lascia completamente scoperto il glande) e quella parziale (scopre in parte il glande).
In realtà, questa distinzione non è del tutto corretta, poiché la circoncisione è una sola e riguarda l’asportazione totale del prepuzio.
L’escissione di una parte del foglietto prepuziale è detta più precisamente postectomia.

Dai dipinti antichi, si evince che la procedura della circoncisione risale almeno a 6.000 anni fa, pratica molto diffusa soprattutto in Egitto.

Cos’è il Prepuzio: un breve ripasso
Il prepuzio è il lembo di pelle retrattile che, negli uomini non circoncisi, ricopre il glande del pene, quando quest’ultimo è flaccido, e che si ritrae indietro rispetto allo stesso glande, quando il pene è allo stato eretto.

🔹Perché si fa
A Cosa Serve la Circoncisione❓

I motivi per i quali si pratica la circoncisione sono svariati.

Per comodità, si possono suddividere in due categorie: motivi medici e i motivi non medici.

Circoncisione per motivi non medici
Al primo posto dei motivi non medici c’è, senza dubbio, lo scopo religioso; per comunità come quella Islamica e quella Ebraica rappresenta un vero e proprio rito.

Ci sono poi chi sceglie la circoncisione per motivi estetici e chi per motivi sessuali: nel primo caso, la volontà di fondo è migliorare l’estetica genitale; nel secondo caso, invece, c’è il desiderio di percepire maggiore eccitazione durante l’atto sessuale.

Circoncisione per motivi medici

La circoncisione favorisce l’igiene intima: riduce, infatti, il ristagno di urina (proveniente da microperdite) e smegma tra prepuzio e glande, ristagno che rappresenta un fattore di rischio per balaniti, postiti, balanopostiti e altre infiammazioni a livello genitale.

La circoncisione, poi, può servire alla risoluzione di disturbi anatomici genitali, quali fimosi e parafimosi, e nella gestione dell’eiaculazione precoce

Ancora, per mezzo della circoncisione, è possibile risolvere o quanto meno migliorare condizioni quali lichen sclerosus del pene, ipospadia (sviluppo incompleto dell’uretra), stenosi uretrale, linfedema penieno cronico (raro).

La circoncisione, infine, rappresenta una risorsa terapeutica nella cura, completa o parziale, del cancro al pene

🔹Circoncisione e prevenzione dell’HIV

Diversi studi condotti in Africa hanno evidenziato che la circoncisione riduce di un 50-60% il rischio di contrarre l’AIDS, questo ovviamente negli uomini.

Al momento, non è chiaro se questo vantaggio preventivo valga anche per altre malattie sessualmente trasmissibili.

Circoncisione: trattamento di prima linea o alternativa

La circoncisione per scopi medici è un trattamento preso in considerazione quando terapie meno invasive si sono dimostrate poco efficaci.

Quindi, è un’alternativa terapeutica

Ecco alcuni esempi esplicativi:

Nelle forme non gravi di fimosi, la terapia di prima linea si basa sull’utilizzo di un corticosteroide topico, mirato a favorire lo scorrimento del prepuzio.
La circoncisione trova impiego quando la fimosi è grave e la soluzione suddetta risulta inefficace.
La gestione terapeutica delle forme più comuni di balanite, balanopostite ecc. si fonda sull’impiego per via topica di farmaci antibiotici, antifungini, cortisonici ecc.
La circoncisione è indicata quando queste condizioni sono ricorrenti.

🔹Procedura
Come si svolge la Circoncisione❓
Prima dell’intervento, il paziente deve sottoporsi ad una scrupolosa visita specialistica (urologo, andrologo e, quando necessario, dermatologo).

Quando presenta fimosi acquisita o infezioni genitali, il paziente deve rivolgersi quanto prima al medico e sottoporsi al controllo specifico, allo scopo di guarire (eventualmente) nei tempi più brevi.

Anche il paziente che vuole sottoporsi alla circoncisione per svariati motivi extra-patologici (religione, igiene ecc.) deve comunque recarsi dallo specialista, che lo renderà edotto delle modalità dell’operazione.

La pratica chirurgica si svolge in day-hospital: il paziente riceve anestesia in situ (anestesia locale) tramite inoculazione di xilocaina (o lidocaina) 1% direttamente nei nervi del pene.

🔹Nel bambino, è preferibile l’anestesia generale

Dopo l’anestesia, il medico curante procede con la rimozione chirurgica del lembo di pelle che riveste il glande, tramite laser o bisturi.

Quanto dura la Circoncisione?

In genere, l’intervento di circoncisione dura 40 minuti.

Recupero
Tempi di Guarigione dopo la Circoncisione
La ferita chirurgica guarisce generalmente nel giro di 7-10 giorni (più probabile 10).

I punti di sutura cadono spontaneamente, di norma dopo un paio di settimane.

Per la prima settimana, i medici consigliano vivamente di stare a riposo, anche dall’attività lavorativa, per favorire il recupero.

Dopodiché, è possibile tornare gradualmente alla normale routine.

Si ricorda che al momento delle dimissioni, il paziente riceverà tutte le informazioni utili relative a:

🔹Tempi di recupero;
Cosa fare e cosa non fare;
Programma di monitoraggio post-operatorio;
Indicatori di complicanze post-operatorie.
Come sta il paziente dopo la Circoncisione
Nei primi giorni successivi alla circoncisione, i pazienti tendono ad avvertire disagio, talvolta dolore, in corrispondenza dell’area operata; quest’ultima, inoltre, molto spesso si gonfia.

Per controllare questi sintomi, è possibile ricorrere all’uso di antinfiammatori da banco, come l’ibuprofene (un FANS) o il paracetamolo.

🔹Cosa indossare dopo la Circoncisione
Nei primi giorni successivi alla circoncisione, è consigliabile usare abiti larghi e leggeri, così da evitare l’irritazione del pene in fase di guarigione.

Ritorno allo Sport dopo la Circoncisione
I medici ritengono che, dopo la circoncisione, sia opportuno sospendere l’attività sportiva per almeno l’arco di tempo necessario alla ferita per guarire.

Tuttavia, occorre aggiungere anche che molto dipende anche dallo sport praticato.

Pertanto, è sempre consigliabile chiedere al proprio medico curante, evitando di affidarsi a un dato statistico.

🔹Quando si possono avere rapporti sessuali dopo la Circoncisione❓

Secondo più fonti, dopo la circoncisione, il paziente dovrebbe evitare di avere rapporti sessuali per almeno 4 settimane.

Anche in questo caso, tuttavia, è preferibile chiedere al proprio medico curante quando effettivamente è possibile riprendere l’attività sessuale.

Quando preoccuparsi dopo la Circoncisione❓
Ecco i sintomi e i segni indicatori che il recupero dall’intervento non sta procedendo come dovrebbe:

Arrossamento importante della zona;
Febbre;
Sanguinamento;
Dolore forte e persistente;
Senso di pulsazioni a livello del pene.
Circoncisione contro l’eiaculazione precoce
Molti uomini si sottopongono alla circoncisione associata alla neurotomia glandulare per ovviare all’eiaculazione precoce, un disturbo decisamente imbarazzante per gli uomini.

Sembra che l’ipersensibilità del glande rappresenti la più nota causa di eiaculazione precoce: in questi soggetti, è sufficiente anche una lieve eccitazione sessuale per favorire l’orgasmo, poiché le fibre nervose responsabili della conduzione dei segnali eccitatori, iper-eccitate, provocano la contrazione del muscolo, di conseguenza la muscolatura liscia che riveste le vie seminali stimola la fuoriuscita “anticipata” dello sperma.

Per ovviare a questo inconveniente, l’uomo, previa visita andrologica, può decidere di sottoporsi a questo intervento, che consta in due fasi:

Circoncisione vera e propria: rimozione chirurgica del prepuzio che ricopre il glande.
Neurotomia glandulare: vengono sezionate alcune fibre nervose ubicate in punti precisi, in prossimità del solco del glande. In questo modo, la sensibilità a livello glandulare viene nettamente diminuita.
Circoncisione e malattie veneree
Come anticipato, da diversi studi è emerso che la circoncisione ridurrebbe la probabilità di contrarre l’AIDS di un 50-60%.

Attualmente, non è ancora chiaro se questo effetto preventivo valga anche per altre malattie veneree.

Tuttavia, i dati riguardanti l’HIV sono interessanti e richiedono un’analisi approfondita.

Ecco, quindi, quali sono i possibili motivi secondo gli esperti.

Innanzitutto, il prepuzio sembra essere l’habitat ideale del virus dell’HIV: la zona anatomica del prepuzio presenta tutte le caratteristiche ideali per l’annidamento del virus, di conseguenza attraverso la rimozione della parte, il virus non trova le condizioni ideali per insediarsi.

In secondo luogo, ci sono i dati statistici a confermare la teoria:

Calo del 30% nelle infezioni da HIV/AIDS nelle donne con partner circoncisi (studio effettuato in Uganda, esaminando un campione di 12.000 persone);
Le donne con partner circoncisi hanno meno probabilità di contrarre vaginiti batteriche e Trichomonas vaginalis;
Diminuzione di malati da AIDS nelle regioni Africane dove la circoncisione rappresenta una pratica molto diffusa.
È doveroso puntualizzare che la circoncisione maschile non è utilizzata come profilassi contro la clamidia, la sifilide e la gonorrea.

Per quanto riguarda la possibilità di diminuire il rischio da HPV (papilloma virus) in seguito alla circoncisione, ci sono tesi contrastanti: alcuni ritengono che la circoncisione non sia una pratica profilattica contro l’HPV; altri esponenti della ricerca, tuttavia, sono più speranzosi su questo fronte.

Non è ancora possibile, quindi, affermare con certezza che l’HPV si possa prevenire attraverso la circoncisione maschile: si dovranno attendere ancora alcuni anni per la conferma o meno di queste ipotesi.
Il preservativo rimane comunque il metodo più sicuro per la protezione dalle malattie veneree.

Circoncisione nelle diverse Culture

La stragrande maggioranza dei musulmani maschi è circoncisa, fomentata dal desiderio di rispettare la propria religione: la circoncisione, per questi popoli, rappresenta una sorta di cerimonia iniziatica per

«appartenere ad una cultura»

un marchio sociale permanente, una forma di sopportazione del dolore per «sopravvivere» alle difficoltà della civiltà e, da ultimo, un rituale indice di fertilità.

Ad ogni modo, l’80% circa degli uomini al mondo, non è circonciso
Per gli Islamici, la circoncisione rappresenta quasi un obbligo morale, oltre che religioso: Abramo fu circonciso, Maometto fu il suo seguace, la circoncisione è collegata al dolore che – in base alla loro mentalità – dev’essere sempre tollerato dall’uomo islamico, proprio come una “sfida alla sopportazione del male, volta alla sopravvivenza”

Ancora, secondo il pensiero islamico, i non circoncisi conservano le impurità all’interno del loro corpo, di conseguenza le preghiere rivolte al loro dio risultano vane.

La circoncisione neonatale solo raramente è scelta in funzione di malattie genitali o di malformazioni anatomiche: il più delle volte, i bambini sono sottoposti a circoncisione perché spinti da motivi religiosi.

In Italia, la circoncisione non viene effettuata a fini religiosi ma, in genere, quando sono in corso malattie genitali (infezioni ed infiammazioni che coinvolgono il prepuzio ed il solco balano prepuziale):

le infezioni ripetute a livello genitale, potrebbero generare la progressiva perdita d’elasticità della pelle del pene, quindi difficoltà allo scorrimento della pelle (atto sessuale, masturbazione…).

Negli USA, si stima che il tasso di circoncisione sia nettamente diminuito (di circa il 90%) in questi ultimi decenni, a differenza, invece, dei Paesi Coreani, dove la circoncisione era praticata soprattutto durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale.

Globalmente, si stima che all’incirca 13 milioni di uomini, ogni anno, si sottopongano alla circoncisione.

🔹Circoncisione rituale fai da te: oltre alle morti, moltissime le infezioni e menomazioni

Neonato di 20 giorni arriva morto in ospedale.
Si sospetta una circoncisione finita male

La madre ha chiesto aiuto ai carabinieri impegnati in un posto di controllo che hanno poi scortato l’ambulanza al policlinico dove il piccolo è arrivato privo di vita

Aveva solo 20 giorni il neonato giunto morto in ospedale

La tragedia è avvenuta all’alba di venerdì 24 marzo in zona Colonna

Una possibile morte sospetta, sulla quale indagano i carabinieri che hanno prestato soccorso alla madre nigeriana nella periferia est della Capitale.

Il sospetto è che si sia trattato di una emorragia possibile conseguenza di una circoncisione rituale fatta in casa

La richiesta d’aiuto in strada

È stata la mamma del piccolo, quando in strada era ancora buio, a chiedere aiuto a una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Frascati impegnata in un posto di controllo nella zona della Casilina.

Disperata, con in braccio un neonato piangente.

Già allertata la centrale operativa, il piccolo è stato preso in cura dal personale dell’ambulanza del 118.

La corsa disperata in ospedale

Da qui la corsa disperata a sirene spiegate con l’ambulanza scortata dai militari dell’arma sino al policlinico Tor Vergata


Nosocomio universitario dove il neonato è però arrivato già privo di vita fra la disperazione della mamma

Deceduto per quella che sembra essere stata una emorragia, il sospetto degli inquirenti è che il bambino possa essere morto in conseguenza di una circoncisione rituale fatta in casa.

Neonato arriva morto in ospedale a Roma. Forse un’emorragia dopo una circoncisione in casa

Trasportato d’urgenza al Policlinico di Tor Vergata in seguito a una violenta emorragia, sospetto di un rituale nell’ambito di una comunità nigeriana

Tragedia all’alba a Colonna, vicino Roma.

Un neonato di soli 20 giorni è morto dopo essere stato trasportato d’urgenza al Policlinico di Tor Vergata in seguito a una violenta emorragia

Il sospetto è che il piccolo possa essere stato sottoposto a un rituale di circoncisione nell’ambito di una comunità nigeriana che vive proprio nella cittadina.

A chiedere aiuto a una pattuglia dei carabinieri è stata infatti la madre all’alba di venerdì: stringeva in braccio il bambino privo di sensi.

I militari dell’Arma hanno subito attivato il 118 per far portare il bambino in ospedale.

Una corsa purtroppo vana perché il piccolo è deceduto poco dopo il ricovero

Indagini in corso per chiarire la vicenda

Non si esclude che già in giornata ci possano essere indagati per omicidio, così come è successo due anni fa a Tivoli per una vicenda analoga.

Neonato di 20 giorni arriva morto in ospedale. Si sospetta una circoncisione finita male

È stata la madre d origine nigeriana a chiamare i soccorsi.

Sul decesso indaga la Procura, la donna rischia l’accusa di omicidio colposo

Il neonato di 20 giorni sanguinante e la mamma che urla all’alba di oggi, venerdì 24 marzo.

Chiama i carabinieri dalla strada, zona Colonna, vicino casa sua.
La corsa disperata in ospedale a Tor Vergata ma per il bambino non c’è stato nulla da fare.

È arrivato morto sull’ambulanza del 118 scortata dai carabinieri che erano in zona per un posto di controllo

I militari di Frascati indagano su una ipotesi terribile: quella di una circoncisione rituale fatta in casa‼️

VALLE DEL SACCO
La tragedia, neonato arriva morto in ospedale. Si sospetta una circoncisione finita male
È stata la mamma del piccolo, quando in strada era ancora buio, a chiedere aiuto a una pattuglia dei carabinieri

Una tragedia senza fine quella che arriva dalle zone a sud est di Roma e per la precisione dalla cittadina di Colonna.

La storia di un neonato che dopo pochi giorni di vita viene portato in ospedale quando oramai non c’era più nulla da fare.

La tragedia è avvenuta all’alba di venerdì 24 marzo 2023

Una possibile morte sospetta, sulla quale – come riporta romatoday.it – indagano i carabinieri che hanno prestato soccorso alla madre nigeriana nella periferia est della Capitale. Il sospetto è che si sia trattato di una emorragia possibile conseguenza di una circoncisione rituale fatta in casa.

La richiesta d’aiuto in strada

È stata la mamma del piccolo, quando in strada era ancora buio, a chiedere aiuto a una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Frascati impegnata in un posto di controllo nella zona della Casilina.

Disperata, con in braccio un neonato piangente. Già allertata la centrale operativa, il piccolo è stato preso in cura dal personale dell’ambulanza del 118.

La corsa disperata in ospedale

Da qui la corsa disperata a sirene spiegate con l’ambulanza scortata dai militari dell’arma sino al policlinico Tor Vergata. Nosocomio universitario dove il neonato è però arrivato già privo di vita fra la disperazione della mamma.

Deceduto per quella che sembra essere stata una emorragia, il sospetto degli inquirenti è che il bambino possa essere morto in conseguenza di una circoncisione rituale fatta in casa.

Neonato arriva morto in ospedale: si sospetta circoncisione fatta in casa finita male

È un alba di terrore quella sorta stamattina su Roma: un neonato di soli 20 giorni è spirato durante la corsa in ospedale a bordo di un ambulanza.

Ad allertare il 118 è stata la polizia, alla quale, per strada e ancora al buio, si è rivolta disperata la madre di origini nigeriane.
La tragedia si consuma nella zona Colonna, alla periferia est della Capitale.
Il sospetto è che si sia trattato di una emorragia, possibile conseguenza di una circoncisione rituale fatta in casa.

Soccorsi tempestivi ma inutili

Il piccolo si trovava tra le braccia della mamma ed era ancora piangente, ma durante la folle corsa a bordo dell’ambulanza, scortata dai militari dell’arma sino al policlinico Tor Vergata, è spirato

Sembra essere stata una emorragia, il sospetto degli inquirenti è che il bambino possa essere morto in conseguenza di una circoncisione rituale fatta in casa.

#sapevatelo2023

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