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FIENGO PROVA A TORNARE ALL’ASI DI POTENZA VIA TAR: RESPINTO

Regione vs ex liquidatore: 1° round a via Verrastro

La revoca anticipata all’avvocato Giuseppe Fiengo, dell’incarico di liquidatore del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza, così come operata dalla Giunta regionale lo scorso gennaio, ha retto al primo assalto al Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata. Respinta la richiesta di sospensione dell’efficacia dei provvedimenti impugnati, la revoca dell’incarico, nonchè la nomina dell’Amministratore uni- co dell’Apibas SpA, Luigi Vergari, quale nuovo liquidatore, e Fiengo condannato anche alle spese. Prima vittoria della Regione, costuitasi in giudizio e rappresentata dall’avvocato Vito Iorio. Al di là del passaggio intermedio relativo alla misura cautelare, l’ex Fiengo punta al totale annullamento dei due atti in questione, oltre che al risarcimento danni, ma la strada appare, adesso, in salita. L’avvocato Giuseppe Fiengo aveva nel maggio del 2021 accettato l’incarico che, sulla carta, era finanche eventualmente «prorogabile» al termine dei 3 anni, ma nel corso del tempo le troppe criticità accumulatesi in riferimento alla gestione liquidatoria dell’Asi, hanno condotto la Giunta, che di fronte alla combattiva op- posizione della controparte comunque aveva in parte provveduto a blindare giuridicamente la decisione, a rescindere il contratto. Per citare a titolo esemplificativo e non esaustivo qualche esempio delle “barricate” legali, il pare- re prodotto dall’Avvocatura regionale nell’agosto scorso che «oltre ad eccepire la nullità degli atti e contratti del Commissario liquidatore Fiengo in violazione dei divieti di cui alle norme della Liquidazione coatta amministrativa, rileva gravi e reiterate violazioni di legge nell’operato del Commissario liquidatore», e l’ultimo parere, arrivato proprio poche ore prima della revoca, circa l’applicazione della liquidazione coatta amministrativa disposta dalla Giunta, giudicata « idonea a consentire la soluzione delle crisi di solvibilità degli enti strumentali vigilati dalle Regioni». Dal caso delle segretaria, da ricordare il divieto di nuove assunzioni, non consentite neanche per la sostituzione di personale in posti che si rendano vacanti, ad altri ancora, tante le azioni di Fiengo apparse o al limite o addirittura oltre. Nell’ultimo rapporto redatto dal Comitato di Sorveglianza sulla relazione semestrale di Fiengo in qualità di Commissario li- quidatore del Consorzio, segnalate una serie di criticità. Tra queste, il ritardo nel trasferimento del personale del Consorzio alla neo-costituita società Apibas SpA, avvenuto solamente a far data dal 1 gennaio 2022, con inevitabili costi a carico delle casse del Consorzio, l’affidamento ai professionisti esterni dello studio Cocconi & Cocconi di Roma), il fatto che circa l’esistenza di crediti non recuperabili andasse verificato l’avvenuto recupero del crediti Iva e via discorrendo. Soprattutto, però, evidenziato il «ritardo» nella ri- cognizione della situazione debitoria e dell’attivo patrimoniale dell’Asi e comunque, la necessità e l’urgenza di disporre il «trasferimento immediato» per la gestione delle aree consortili alla società Apibas SpA, per garantire la corretta conduzione e manutenzione delle Aree industriali della provincia di Potenza all’esito delle procedure di liquidazione coatta amministrativa. Vicenda articolata e complessa quella della gestione liquidatoria a marca Fiengo. Ad ogni modo, prevedendo la battaglia giuridica, la Regione aveva già provveduto a puntellare la difesa delle scelte attuate. In attesa della pronuncia sul merito, la revoca dell’incarico ha retto al primo assalto dell’ex liquidatore al Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata

Ferdinando Moliterni

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