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MARMO: TAVOLO DI LAVORO E PRELIEVI ACQUE

Tisci incontra i Sindaci di Picerno e Baragiano: “Avvieremo una concreta campagna di monitoraggio del Fiume”

Non si ferma il lavoro del Direttore Generale Arpab Antonio Tisci, sulle acque del fiume Marmo.

Ieri mattina ennesimo sopralluogo e «prima riunione presso il municipio di Picerno con il Sindaco di Picerno Giovanni Lettieri, il Sindaco di Baragiano Colucci, i Carabinieri Forestali e i tecnici di Arpab per pianificare la campagna di monitoraggio» spiega Tisci. L’appuntamento ha preceduto una nuova uscita sul fiume «per verificare se i problemi evidenziati nei giorni scorsi siano stati un caso isolato o siano strutturali- spiega il Dg Arpab- Dopo i riscontri seguiti ai campionamenti effettuati in aprile, il giorno di Pasquetta, da cui sono scaturite le ordinanze urgenti dei sindaci di Picerno e Baragiano, una prima risposta per cercare di dare riscontro alle esigenze dei cittadini» annuncia.

Raggiunto telefonicamente a latere dell’incontro coi primi cittadini ci spiega ancora: «Ci siamo riuniti per cominciare ad immaginare con i due Sindaci del territorio e con i Carabinieri Forestali, una concreta campagna di monitoraggio del fiume Marmo. Nel mentre abbiamo, ieri mattina stesso, effettuato un campionamento più sistematico, a differenza del primo che era di pronta disponibilità, esattamente nella zona in cui abbiamo riscontrato la presenza di idrocarburi nel suolo. Abbiamo fatto un campionamento che ha riguardato un canale che si immette nel fiume e in due punti, uno più a valle e uno più a monte. Si tratta di una prima analisi che ci consentirà di capire, anche dopo le ordinanze emesse dai Sindaci, se questa situazione di inquinamento sia stabile, o si tratti di un singolo episodio».

Ma lo sguardo del Dg Arpab non si ferma sulla situazione specifica e prosegue: «Monitoreremo interamente il Marmo, cosa mai fatta prima, tant’è che è uno di quei fiumi che chiamo “orfani”, di cui nessuno si è occupato per anni. Anche per questo avvieremo la campagna di monitoraggio su tutte le vicende che interessano questo corso d’acqua. Da parte mia c’è ampia disponibilità a studiare insieme i punti che più ritengono “critici”. Per me è un metodo, nel senso che è palese che chi conosce bene il territorio siano i Sindaci. Se loro mi segnalano le situazioni di criticità, per me è automaticamente più facile intervenire in modo mirato».

LETTIERI: DOPO L’ORDINANZA DI DIVIETO D’USO DELLE ACQUE, ABBIAMO CHIESTO NUOVE ANALISI

«Come Comune di Picerno – asserisce il Sindaco Giovanni Lettieri– abbiamo fatto richiesta ad Arpab per un approfondimento sullo stato delle acque del Torrente Fiumara di Picerno e Vallone di Gaveta, per comprendere meglio la situazione delle acque. Ieri mattina sono stati effettuati 3 prelievi, procedendo al campionamento. Attendiamo ora l’esito di queste analisi, sia per circoscrivere l’area, sia per verificare che la situazione sia tranquilla per gli agricoltori e gli allevatori. All’esito delle prime analisi giunteci da Arpab, abbiamo emanato ordinanza su Vallone di Gaveta, perché lì il report indicava valori anomali. Una ordinanza di divieto d’uso dell’acqua a fini agricoli e zootecnici, che facemmo pervenire al Comune di Baragiano. Sulla base di quegli esiti però, abbiamo formalizzato una nuova richiesta di approfondimento di analisi, dalla quale è scaturito poi l’attuale incontro presso il nostro Comune e il sopralluogo sul territorio presso il fiume dove sono stati prelevati i nuovi campioni».

Una situazione che ha preoccupato i cittadini attenti all’ambiente, pertanto il Sindaco oggi spiega: «C’è massima attenzione perché tutti dobbiamo monitorare il fiume e prossimamente ci saranno anche delle azioni di sensibilizzazione. Abbiamo il supporto di Arpab che ci ha garantito massima disponibilità e stiamo tentando di coinvolgere anche i cittadini per monitorare al meglio lo stato del fiume. Senza allarmismi ma con determinazione lavoriamo per custodire questa grande risorsa che è la Fiumara».

COLUCCI RIMARCA LA PREOCCUPAZIONE DEI CITTADINI: «OGGI COM’È LA SITUAZIONE? PERCHÉ QUESTE ACQUE SONO INQUINATE?»

A seguito dei primi esiti delle analisi dell’Arpab, il Sindaco di Baragiano, Antonio Colucci, come precedentemente fatto da Lettieri, con ordinanza sindacale ha ritenuto “necessario al fine di tutelare la pubblica e privata incolumità, disporre il divieto assoluto di utilizzo a qualsiasi fine delle acque (della Fiumara di Picerno e Torrente Marmo) ricadenti nel comune di Baragiano, nonché di emungimento e di utilizzo dell’acqua dai pozzi privati insistenti lungo i citati corsi d’acqua e di quelli eventualmente alimentati dagli stessi, considerato che la situazione richiede con urgenza mirate verifiche per individuare le fonti dell’accertato inquinamento. La segnalazione dell’Arpab Direzione Generale è stata acquisita dal protocollo dell’Ente comunale, dalla quale emerge che da analisi condotte sul campione numero 1 prelevato al fondo del canale denominato Fiumara di Picerno che a valle confluisce nel Torrente Marmo, si evidenzia la presenza di elevatissime concentrazioni del parametro idrocarburi”.

Oggi il primo cittadino dichiara: «Oltre a capire la situazione delle acque e del loro inquinamento, vogliamo comprendere anche quali sono le cause. Insomma, come mai si è verificato questo episodio? Da cosa dipende? Vogliamo capirne di più, per questo si faranno anche altri monitoraggi. Allo stato attuale vogliamo conoscere anche quale sia la situazione, se da aprile ad oggi è cambiato qualcosa in queste acque, che sì, non si presentano più scure, ma non sappiamo cosa contengano ancora e di conseguenza se possano essere utilizzate o no. Ricordo che in zona ci sono tante aziende agricole e zootecniche, oltre ad animali da pascolo che potrebbero abbeverarsi. Da parte dei cittadini c’è preoccupazione, domandano chiarimenti ma anche se oggi, a distanza di un mese dall’evento, quest’acqua può essere utilizzata».

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