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REGIONALI STEREOFONICHE

Schlein, fiducia da Santarsiero e De Filippo. Coviello preoccupato dal 110. Braia osserva e annota. Oltre il Giardino – Destra, sinistra e centro: sotto i proclama, non c’è nulla di scontato. È gara ad allargare per primi

Di Massimo Dellapenna

Possiamo dire con una punta d’orgoglio e senza nascondere l’entusiasmo che la politica passa dal salotto di “Oltre il Giardino” condotto da Paride Leporace su Cronache 76. Un dibattito che si alimenta in queste settimane tra i postumi del congresso del PD, le manovre per il Bardi bis e il posizionamento di Fratelli d’Italia, che i nostri media stanno raccontando al servizio dei cittadini.

VITO CONTRO VITO A DISTANZA

Non si sono incontrati nello stesso spazio televisivo ma nei due quadri di ieri è stato possibile vedere come la distanza tra Vito Santarsiero e Vito De Filippo sia molto ridotta nei contenuti, molto marcata nella prassi. Entrambi concordano nel vento nuovo portato dalla segreteria Schlein. De Filippo ne prende atto facendo riferimento alla mozione di Orvieto quando, durante la nascita del Partito Democratico ai tempi di Prodi, si evidenziò che non i partiti devono cambiare con la società che cambia. «Ascoltare i nostri figli è necessario» dice l’ex Governatore mentre l’ex Sindaco giustamente si intesta il merito di aver creduto per primo nel nuovo corso della sinistra italiana. La differenza sostanziale tra i due è il valore che danni agli iscritti, tema cardine della strutturazione del partito. Mentre De Filippo difende il tesseramento da ogni critica evidenziando che le tessere di quest’anno fossero in linea con la serie storica del tesseramento, Santarsiero arriva a dire che alcuni pacchi di tessere sono stati fatti in cambio di promesse.

LA CORSA AL CENTRO

A gongolare sulla nuova leadership del PD è Braia che, a nome di Italia Viva evidenzia come sia stata giusta la sua decisione di chiamarsi fuori da ogni populismo di destra e di sinistra. Una scelta con la quale Italia Viva strizza l’occhio alle aperture offerte da Bardi a tutti i moderati. Nicchia, invece, sull’argomento Tommaso Coviello, capogruppo di Fdi in Regione Basilicata. Il suo partito in una nota sottoscritta anche da lui ha dato un brusco stop alle aperture offerte da Bardi ai moderati oltre il polo. Voci di corridoio dicono che Coviello abbia firmato il comunicato stampa per disciplina e non per convinzione, il politichese che usa per parlarne da sostanza a questa immagine.

IL BONUS 110

Prende gli applausi di tutti, invece, Coviello per la sua netta presa di distanza dagli insulti estetici rivolti alla Schlein e per la sua proposta di utilizzare le società in house della Regione per le cessioni dei crediti del super bonus. Un’idea che in astratto piace a tutti ma che, ricordano Santarsiero e Braia, ha già incassato il niet della corte dei Conti. Un bonus che ha lasciato, secondo Santarsiero, fuori le case popolari anche se, in realtà, la possibilità astratta di accedervi per gli istituti case popolari c’era e c’è ma che viene frustrato in Basilicata dall’immobilismo degli Enti.

VERSO LE REGIONALI

Tra bonus gas, bonus 110 e altri bontà le elezioni si avvicinano ed è chiaro che è su questo che il dibattito politico si incentra e si concentra. Nei prossimi mesi vedremo tra le capacità mediatrici di allargamento di Bardi e Perri e la ferma volontà di Fdi di tenere la barra a destra, quale pulsione sarà vincente. Il tempo della politica è appena iniziato.

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