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CONSIGLIO, L’OPPOSIZIONE ABBANDONA L’AULA

Potenza sull’ennesima mancata discussione di mozioni importanti, il csx: «il cdx ha paura del confronto». Come previsto, per Guarente ancora un buco nell’acqua l’elezione dell’Ufficio di Presidenza

È iniziato in modo pacato e tranquillo il Consiglio comunale che si è tenuto ieri mattina presso la sede di via Nazario Sauro a Potenza ed è finito con l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di opposizione. Nel mezzo si sono discusse alcune interrogazioni e si è tenuta la votazione, a vuoto, dell’Ufficio di Presidenza. Alla richiesta del Sindaco Mario Guarente di invertire l’Ordine del giorno, saltando la discussione delle mozioni, per l’ennesima volta, e portando l’Assise a discutere gli argomenti più interessanti per la maggioranza, ovvero il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, i provvedimenti inerenti l’approvazione del Regolamento comunale per la disciplina della videosorveglianza nel territorio comunale e l’atto di indirizzo per confermare lo stralcio parziale delle cartelle, risponde il consigliere di opposizione Pierluigi Smaldone che prendendo la parola, “lamenta” una gestione dei lavori del Consiglio comunale atipica.

LA MANCATA ELEZIONE DELL’UDP BLOCCA LA CITTÁ: L’INTERVENTO DI SMALDONE

«In Consiglio si è consumata una brutta pagina, non solo da un punto di vista formale e regolamentare. – afferma a Cronache il consigliere Smaldone – La mancata elezione del Presidente e dell’Ufficio di Presidenza è un problema che si ripercuote sul funziona- mento di tutta la macchina amministrativa. Assistiamo, da mesi ormai, ad un utilizzo del regolamento a “proprio uso e consumo” della maggioranza, al funzionamento non consono delle Commissioni e all’inversione dei punti all’Ordine del giorno in base alle esigenze del singolo, non si può più andare avanti in questo modo”. Il motivo per cui Smaldone insieme al resto dei membri dell’opposizione prende una posizione così netta nasce dalla precisa scelta di stilare l’Ordine del giorno senza più confrontarsi con i capigruppo. «Uno dei motivi per cui questo Comune non funziona è dovuto dal fatto che non si segue l’iter. – continua Smaldone – Solitamente per decidere l’Ordine del giorno del Consiglio si convoca la Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari ed è lì che si dovrebbe stilare la lista degli argomenti da trattare in Assise. Il Presidente facente funzioni può soltanto presiedere i Consigli comunali. È una figura “monca” in quanto non può esercitare il resto dei “poteri” attribuiti ad un Presidente legittimamente eletto. O meglio, anche qui i poteri li esercita “a fasi alterne”. All’inizio infatti convocava la conferenza con i presidenti dei gruppi consiliari, ora invece, non lo fa più. In questo modo ai consiglieri di opposizione arriva la convocazione del Consiglio 5 giorni prima con un Ordine del giorno già pronto. Siccome la conferenza si può convocare su richiesta di una parte dei membri, abbiamo deciso come consiglieri di opposizione di convocarla seguendo i canali ufficiali e così co- me è previsto dal Regolamento. E lo abbiamo fatto con l’intenzione di discutere la lista dei punti all’Ordine del giorno, nessuno dei capigruppo di maggioranza si è presentato. Quando poi in Assise si richiede l’inversione dell’Ordine del giorno è venuto automatico intervenire per chiarire che se alla mancanza di un Presidente con pieni poteri ci aggiungiamo lo stravolgimento dell’Odg e la mancanza di un confronto perchè la conferenza dei capigruppo non viene convocata o addirittura disertata diventa complicato portare avanti i lavori e approvare i provvedimenti utili per il bene della città». All’intervento di Smaldone fa eco il consigliere di Noi con l’Italia Cannizzaro che effettivamente riconosce nella mancata elezione dell’UdP, alcune frizioni all’interno della maggioranza ma ha anche invitato alla collaborazione i consiglieri di opposizione per far si che si esca da questo impasse: «Il problema creato da questa vacatio è sentito da molti membri del Consiglio tanto di maggioranza quanto di opposizione ma soprattutto è sentito dai cittadini perché il malfunzionamento della macchina amministrativa si ripercuote sulla città e sui suoi bisogni» conclude Smaldone. Anche il Sindaco ha riconosciuto che, nonostante Rocco Bernabei stia assolvendo al suo compito di Presidente pro tempore nel migliore dei modi possibile, provando a far funzionare la macchina amministrativa e facendolo per giunta gratuitamente, non si può continuare in questo modo e invita l’opposizione a collaborare affinché quanto prima si giunga ad un accordo che porti finalmente Potenza ad avere il suo Presidente del Consiglio legittimamente eletto.

LA REAZIONE DELL’OPPOSIZIONE

La richiesta dell’inversione dell’Ordine del giorno ha portato ad uno “scontro” tra maggioranza e opposizione. I consiglieri di minoranza vogliono discutere le mozioni ferme ormai da anni e avanzano la proposta di discuterne 5 per poi procedere con i temi che più interessano la maggioranza. Una proposta rifiutata da Guarente&co. che ha portato l’opposi- zione ad abbandonare l’aula. «Dopo tre lunghi anni arriva an- cora una volta l’ennesimo catenaccio della maggioranza di centrodestra che si barrica con la consueta inversione all’ordine del giorno per non discutere le mozioni pendenti in Consiglio» affermano i consiglieri di opposizione Blasi, Andretta, Smaldone, Falotico, Falconeri, Fuggetta, Telesca, Beneventi, Stella Brienza, Pergola, Giuzio, Tramutoli, Flore e Biscaglia. «Eppure stavolta l’opposizione ha durante la seduta del Consiglio fatto una proposta ragionevole che non avrebbe ingolfato i lavori dell’Aula. – continuano – Per cercare infatti di sbloccare la situazione in maniera responsabile i Consiglieri e le Consigliere di opposizione hanno proposto di discutere un pacchetto di 5 mozioni e di continuare poi con lo stabilito ordine del giorno». «Purtroppo anche questa possibile soluzione ha trovato il muro del Sindaco e della compagine consiliare di maggioranza che bruscamente ha chiuso la porta votando contro. – proseguono – Si tratta di un segnale di insicurezza se non di paura di questo centrodestra a confrontarsi su temi importanti che riguardano la vita socio economica della città. Purtroppo poco conforta l’ennesima promessa del Sindaco di dedica- re una seduta consiliare apposita alle sole mozioni, proposta già sentita ma mai sin ora attuata». «Come opposizione ci sentiamo ancora una volta mortificati così come i tanti cittadini privati della possibilità di vedere discusse e votate proposte nodali come quel- la legata al valore della differenza, alla istituzione delle Comunità Energetiche, al PRIC e piano di illuminazione comunale, al Riequilibrio territoriale, al servizio di pronto intervento stradale» dichiarano i consiglieri di opposizione. «Pertanto nel constatare che si è perduta un’altra occasione per la nostra Potenza continueremo a chiedere a gran voce il ripristino pieno del dibattito democratico Consiliare» concludono Blasi, Andretta, Smaldone, Falotico, Falconeri, Fuggetta, Telesca, Beneventi, Stella Brienza, Pergola, Giuzio, Tramutoli, Flore e Biscaglia. Il Consiglio comunale termina con l’approvazione dei provvedimenti inerenti il Regolamento comunale per la disciplina della videosorveglianza nel territorio comunale da parte della maggioranza presente in Aula e dei consiglieri di opposizione Beneventi e Stella Brienza. Tema questo molto sentito dal consigliere Beneventi che da anni si batte contro il comportamento errato dei cittadini che vedono nelle contrade una specie di “zona franca”. Mentre i debiti fuori bilancio e l’approvazione dello stralcio delle cartelle sono stati approvati solo ed esclusivamente dai consiglieri di maggioranza presenti in aula.

Rosamaria Mollica

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