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SABAUDIA, PROCESSO ‘DUNE’ PRESSIONI PER LA GARA

La testimonianza del marito dell’amministratrice della società Dea Costruzioni

Pressioni per rinunciare all’aggiudicazione della gara per la realizzazione del campo di regata per i mondiali di canottaggio. E’ quanto ha raccontato davanti al Tribunale di Latina, Danilo Roncone, marito dell’amministratore della società Dea costruzioni, ascoltato nell’udienza del processo ‘Dune’ che vede imputati l’ex sindaco di Sabaudia Giada Gervasi, l’ex assessore ai lavori pubblici Innocenzo Angelo D’Erme, l’ex consigliere comunale Sandro Dapit, l’ex direttore generale del Comitato Sabaudia MMXX Luigi Manzo e il funzionario comunale Giovanni Bottoni. L’uomo ha dichiarato che nonostante la Dea fosse risultata prima tra le ditte partecipanti, il primo cittadino Gervasi e l’assessore D’Erme avevano insistito in più di una occasione affinché rinunciassero all’aggiudicazione il cui ammontare complessivo era di 219mila euro. Un atteggiamento che alla fine ha portato l’amministrazione comunale a revocare la gara e a indire una nuova procedura. Agli imputati vengono contestati a vario titolo i reati di peculato, corruzione, induzione indebita, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico.

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