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TRIONFO LO POMO,FLOP COSENTINO IN BASILICATA CAMBIARE PAGINA

Tg regionali e ranking social, i lucani bocciano il calabrese

Sono i grandi giornalisti che rendono grandi le testate televisive e cartacee e, nel tempo dei social e della interazione, nell’epoca della concorrenza con le piattaforme web e con i giornali on-line il giudizio sulle capacità di comunicazione, affascinazione e coinvolgimento viene dato ogni giorno, senza sosta e senza tema di smentita. I social hanno tanti difetti ma sicuramente il pregio di rendere subito ed immediatamente comprensibile la fruibilità delle notizie e la capacità di darle.

IL TRIONFO DI LO POMO

«Il giornalista ha un padrone molto esigente, il lettore» diceva il grande Indro Montanelli e il lettore social decreta il grande trionfo di Oreste Lo Pomo. Da quando il giornalista potentino ha preso la guida della redazione campana del Telegiornale Regionale, il suo Tg è balzato agli onori delle classifiche social, primo tra i telegiornali regionali e al decimo posto dopo le grandissime testate nazionali. A sancire la grande capacità innovatrice di Oreste Lo Pomo il Ranking Social che premia il giornalista anche per le modalità con cui ha seguito gli eventi sismici di Ischia. Un innovatore, dunque, Lo Pomo che la Basilicata ha donato alla Campania a dimostrazione che si può essere moderni ed interattivi anche senza essere né millenials né nativi digitali. Con qualsiasi mezzo se la capacità del grande giornalista è quello di trovare le notizie interessanti e saperle raccontare bene, la capacità di chi dirige una testata è sempre quella di riuscire a coordinare uomini e mezzi, saper trovare e incanalare le giuste priorità e trovare il modo di coinvolgere il pubblico. Chi sa farlo con la lettera 32 sa farlo anche all’epoca dei social, Oreste Lo Pomo dimostra la validità dell’assunto secondo il quale la tecnica, per quanto importante, è soltanto un elemento accidentale del saper fare.

IL FLOP DI COSENTINO

Esterofili come sempre siamo, convinti di essere una provincia di Napoli qualcuno in Basilicata forse credeva che l’arrivo del caporedattore da fuori regione sarebbe stato un motore di cambiamento ed innovazione nella conduzione del Tgr e nella capacità di coinvolgimento dell’utente. Accogliere il Papa straniero con tutti gli onori è tipico di chi non da nessun valore alla propria professionalità. Il risultato reale è che il Tgr Basilicata ha perso qualsiasi personalità, non ha più appeal e non ha la capacità di fare né ascolto né interattività. Nella classifica del Ranking Social incassa un non pervenuto, non c’è, non è in graduatoria, come un calciatore entrato dalla panchina all’89° minuto sul risultato già acquisito. Anonimo come una riserva il Tgr Basilicata, per anni principale se non unica fonte di informazione per i lucani giace nel dimenticatoio, non visto e non consultato da nessuno. Pochissime interazioni sui social, segno evidente di una bocciatura eclatante da parte del popolo lucano verso la redazione lucana del Tg. Se la logica non consente fughe e vuoti, con la stessa forza con cui si deve affermare il contributo della professionalità di Lo Pomo nella crescita del Tgr Campania si deve constatare che la nuova direzione del Tg Basilicata sta definitivamente affossando la redazione locale della Rai. Trasmettere servizi non interessanti, non curare l’acquisizione delle notizie, censurare le voci non gradite non trascina il pubblico, non lo coinvolge e lo tiene distante.

CAMBIARE PAGINA SUBITO

La Rai è stata per tutti noi una grande fucina di informazioni ed un punto di riferimento, intere generazioni hanno considerato il Tgr come il vero e proprio “bollettino” ufficiale delle informazioni in Basilicata. Ora non è più così e questo non può che essere considerato un male per la nostra terra che ha bisogno di un Tg Rai autorevole e di un vero ed autentico pluralismo. Ci auguriamo sia soltanto un incidente di percorso e non il risultato finale di una burocratizzazione senz’anima della redazione lucana della televisione di Stato.

Di Massimo Dellapenna

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