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LE PAGELLE DELLA GIUNTA

Ecco i voti

Vito Bardi 7

Un crescendo. Non c’è dubbio tanto che a oggi una sua ricandidatura alla presidenza della Regione non sarebbe affatto una sorpresa. Cosa che solo un anno fa di questi giorni appariva come ipotesi altamente improbabile. La verità è che questa legislatura potrebbe essere tranquillamente divisa in due: prima del bonus gas e dopo l’approvazione in Consiglio della legge della Giunta regionale sul sostegno alle famiglie lucane per far fronte all’aumento esponenziale della bolletta energetica. Perché, è il presidente lo sa, questo può diventare un fenomenale strumento elettorale nel momento in cui nei prossimi mesi i lucani quantificheranno nelle proprie tasche il beneficio di questa misura. E poi c’è anche un aspetto empatico con il presidente che ci ha messo un po’ per entrare nella psicologia dei lucani abituato com’era al comando da generale e all’ambiente ultra colorato della Napoli di Mergellina.

 

Francesco Fanelli 6

La Sanità è un vero e proprio campo di battaglia. E non da oggi. Non a caso nessuno degli ultimi assessori è stato immune a critiche e sottoposto a un vero e proprio scandaglio giornalistico e anche giudiziario. Oneri e onori, evidentemente, di un ruolo tra i più’ delicati dell’intero arco politico istituzionale. Fanelli dalla sua parte ha quello di aver ereditato in primavera un Dipartimento pieno di incrostazioni del passato e di emergenze legate alla lunghissima e complicata gestione della pandemia da Covid 19. Fanelli in questo non ha particolari meriti, ma nemmeno demeriti dovendo gestire un settore dalle mille problematiche. Ovviamente deve fare di più: finito il tempo dell’assestamento ora nel 2023 deve saper offrire risposte e mettere in asse l’intero settore. La sufficienza vale anche come voto di incoraggiamento.

 

Donatella Merra 6,5

Sono lontanissimi i tempi in cui la giovane architetta venosina balbettava e mostrava insicurezze nel ruolo di assessore regionale. Oggi ha il piglio della politica decisionista e non si fa mettere in crisi dalle inevitabili crisi. Essere stata riconfermata dopo ben due rimpasti di Giunta nello stesso ruolo è la cifra di un lavoro portato avanti con dedizione e sicurezza. Poi che ci siano criticità nel settore della viabilità e delle Infrastrutture in Basilicata non è una novità purtroppo. Alla Merra, che in questo 2022 ha subito anche i soliti attacchi pessimamente sessisti, va dato comunque atto di non abbassare mai lo sguardo davanti ai detrattori e non tirarsi mai indietro rispetto alle emergenze. Sulla frana di Maratea con il Governo centrale si gioca una partita fondamentale per la messa in sicurezza del territorio lucano e anche per il prossimo futuro.

 

Alessandro Galella 6,5

Arrivato assolutamente a sorpresa in quota Fratelli d’Italia nella Giunta Bardi Ter come esterno Galella non è stato accolto con le fanfare. C’erano molto preconcetti e soprattutto il suo nome era osteggiato apertamente dall’ala materana del Consiglio regionale per i trascorsi da capo ultras del Potenza calcio. Non mancarono le lettere di protesta per qualche ‘intemperanza’ del passato gelosamente archiviate sulla memoria dei social. Poi però non ‘modestia’ l’assessore Galella si è messo al lavoro tentando di dare risposte celeri alle tante crisi aperte del settore della Attività produttive della Basilicata. In ogni caso, essere uno dei fedelissimi della prima ora di Giorgia Meloni nel momento di massima espansione di FdI lo ha senz’altro aiutato.

 

Cosimo Latronico 6,5

Un passato da parlamentare e soprattutto da leader dell’opposizione in Consiglio regionale. Erano i tempi in cui in Basilicata il centrosinistra, o meglio il Partito regione lasciava al centrodestra solo le briciole. La sua nomina ad assessore è parsa, almeno all’inizio come una sorta di ‘retrocessione’ per chi a livello di capacità politiche è secondo a pochi in Basilicata. Poi con il passare delle settimane Latronico ha iniziato a macinare chilometri senza alzare mai la voce, come è nel suo stile da sempre, riuscendo a rassicurare interlocutori sia istituzionali e sia del mondo delle associazioni. Il Dipartimento Ambiente rappresenta uno dei settori più delicati in Basilicata per la presenza nel sottosuolo di quell’enorme opportunità (ma spesso anche problema) rappresentata dal petrolio. Aver immaginato e portato avanti la partita del bonus gas insieme al presidente Bardi è senz’altro un punto a favore.

 

Franco Cupparo 4

Un anno da dimenticare. Probabilmente anche da un punto di vista personale visto l’epilogo in Consiglio regionale quando ha rinunciato a restare nell’agone politico per “potersi meglio difendere” dalle accuse della magistratura. Ha preferito tornare nella sua Francavilla in Sinni piuttosto che tra i banchi del Consiglio e lo ha comunicato in maniera provata ed emozionata. Da un punto di vista umano nulla da eccepire ma da un punto di vita istituzionale, tendendo ferma la convinzione garantista, pare una fuga. Certo Cupparo è un imprenditore e quindi lo stipendio da legislatore gli cambia poco ma forse visto il carattere battagliero, ai limiti del machismo sempre dimostrato negli scorsi anni a via Verrastro, ci si poteva attendere un atteggiamento diverso. Detto questo in pochi comunque si stracceranno le vesti dalle parti della maggioranza di centrodestra.

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