MELFI, SANDRO PANICO SODDISFATTO: «TUTTI GLI OBIETTIVI PRIORITARI SONO STATI CENTRATI»

C’è grande soddisfazione da parte dell’Assessore alle Finanze del comune di Melfi, Sandro Panico, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, relativamente alle risorse messe in campo dal PNRR. «Si può tranquillamente affermare, che inizia ad arrivare al traguardo, il grande lavoro di ricerca fondi che l’Amministrazione comunale di Melfi ha posto in essere in questo primo anno di mandato», sottolinea l’assessore federiciano. Che questo fosse il tempo della semina, era stato ampiamento preannunciato da Giuseppe Maglione, fin dalla campagna elettorale. C’è da ricostruire un’intera macchina amministrativa, letteralmente falcidiata da pensionamenti, ma nel frattempo non si poteva perdere tempo, perchè il PNRR non aspetta. «Sono perfettamente d’accordo, rimarca sempre Panico. Per questa ragione abbiamo profuso tutto l’impegno necessario, per ricavare il massimo possibile in termini di contri- buti finanziari a favore del comune di Melfi. Oggi possiamo affermare che tutti gli obiettivi prioritari, sono stati centrati». Dopo i finanziamenti per l’ex carcere, il teatro, la digitalizzazione, l’efficientamento energetico degli edifici comunali e dell’area artigianale, è notizia recente la conferma dell’approvazione anche dei progetti per l’edilizia scolastica. Oltre 8 milioni di euro, che saranno destina- ti alla realizzazione di nuovi asilo nido e scuole materne. «Le politiche per le famiglie, erano state messe al centro del programma amministrativo, rimarca sempre l’assessore Panico, e cosi è. Melfi avrà dei nuovi asilo nido, in grado di soddisfare le esigenze della collettività. Uno sorgerà nel quartiere Bicocca, dove abbiamo una residenzialità molto giovane, ed uno sulla collina dei Cappuccini, altro centro nevralgico della città. Nel centro storico invece sarà completamente demolita e ricostruita la scuola materna di san Teodoro, attraverso un progetto ambizioso di 4,7 milioni di euro, che sostituirà l’edificio esistente, datato anni 60, con un fabbricato nuovo, moderno, innovativo, ma perfettamente inserito nel contesto architettonico del borgo antico, ma nel contempo dotato di tutti i confort richiesti nel terzo millennio. Come si può ben capire, ora finalmente le opere si fanno».