IL PASSAGGIO DI CONSEGNA S’AVVICINA, MA TROTTA NON SI PRESENTA: «L’ENNESIMA IRRESPONSABILITÀ»
Salta l’appuntamento previsto per ieri in Comune tra l’azienda entrante e quella uscente dal Servizio di Tpl per definire gli accordi. Emergono ora i timori dei sindacati.
Nella giornata di ieri sarebbe dovuto avvenire l’incontro tra l’Amministrazione comunale del capoluogo lucano, l’azienda uscente dalla gestione del Servizio del Trasporto Pubblico Locale – Trotta Bus Service – e quella entrante – Miccolis S.p.a. – aggiudicatrice della gara, avviata lo scorso aprile, per il nuovo affidamento dei prossimi 24 mesi della mobilità potentina. Una convocazione che sarebbe stata più che necessaria con l’audizione dei rappresentanti di entrambe le aziende per far fronte a tutti i vincoli contrattuali che impone il passaggio di assegnazione: in primis, della clausola di salvaguardia sui livelli occupazionali dei dipendenti che dalla Trotta sarebbero da trasferire all’azienda Miccolis in continuità lavorativa, in conservazione degli accordi sindacali già esistenti. Questo, almeno, stando agli accordi preannunciati e rimarcati lo scorso 6 settembre quando il primo cittadino della città di Potenza, Mario Guarente, ha convocato le organizzazioni sindacali oltre che per rendere noto l’esito della Manifestazione di interesse – che ha visto l’assegnazione del servizio di Tpl alla società Miccolis dopo 7 anni di gestione da parte della Trotta Bus Service senza non poche difficoltà – per fare l’essenziale riferimento anche alla nuova bozza di contratto da stipulare con la società subentrante. Or bene – tanto per rimanere in tema – sarebbe stato quello di ieri una sorta di metaforico capolinea da cui poter far ripartire la buona riuscita di un Servizio essenziale per il capoluogo lucano nonché garantire i diritti essenziali a dei lavoratori, che continuano a subire una «gestione irresponsabile», come evidenziano gli stessi sindacati alla presa della notizia che dei tre – sindaco, Miccolis e Trotta – quest’ultima non sia presentata all’incontro. Diritti che ora, dunque, in previsione di questo mancato appuntamento da parte di Trotta, potrebbero venire meno. A meno di un mese che separa lavoratori e utenti del Servizio di Tpl di Potenza dal passaggio ufficiale – il 1° ottobre – tanto discusso quanto inaspettato le sorprese non stentano ad arrivare. Le preoccupazioni già anticipate dai sindacati a riguardo di possibili problemi riguardanti il pagamento de- gli stipendi di agosto, settembre e del TFR sembrano essere più di un sospetto. Ma non solo, il timore più grande, ad oggi, è che l’azienda Trotta stia facendo intenzionalmente «ostruzionismo o perché – spiegano i sindaca- ti – convinta di vincere il ricorso al Tar» per l’annullamento della “Lettera di invito” che aveva dato il via alla gara per la concessione del Tpl lo scorso aprile e il cui esito dovrebbe giungere entro il 5 ottobre, data in cui il nuovo Servizio da parte della società Miccolis dovrebbe già essere preso in carico, con le ovvie conseguenze che si prospetterebbero o perché stia «semplicemente portando avanti una campagna irresponsabile». Il timore delle sigle sindacali, infatti, è che non venga raggiunto un accordo e un passaggio di consegna che implichi una continuità lavorativa per i dipendenti – opzione che si sarebbe resa possibile con un “avviso di licenziamento” da parte di Trotta che potesse così permettere alla società Miccolis di riassumere gli stessi, senza modificarne termini e vincoli contrattuali di alcuna sorta – creando un serio quanto annoso precedente. Col senno di poi, a dare conto agli entusiasmi del precedente appuntamento a Palazzo di Città tra Guarente e le sigle sindacali, i loro entusiasmi che consideravano quell’evento come una sorta di «ritorno all’anno zero, in cui azzerare tutte le beghe e ricostruire quello che sarà l’effettivo trasporto pubblico locale di Potenza», sembra un paradosso in cui a quello “zero” corrisponde tutto quello che rimarrebbe in mano ai dipendenti in balìa di quelli che apparirebbero meri capricci di un’azienda che è uscita a mani vuote da una Gara.