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“IL QUOTIDIANO DEL SUD”: DIRETTORE CONDANNATO

Dal Tribunale di Milano la sentenza per Napoletano: l’accusa regge, 2 anni e mezzo di carcere


DALLA STELLA (IL SOLE 24 ORE) ALLE STALLE, PER I GIUDICI I DATI NON LASCIANO SCAMPO: NUMERI “TAROCCATI” SU DIFFUSIONE E RICAVI


La seconda Sezione penale del Tribunale di Milano, presieduta da Flores Tanga, ha condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione Roberto Napoletano, ex direttore del Sole 24 Ore, dal 2019 a tutt’oggi, invece, direttore de “Il Quotidiano del Sud”, con la concessione delle attenuanti generiche.

La Procura di Milano, rappresentata dal Pubblico Ministero Gaetano Ruta, aveva chiesto una condanna a una pena di 4 anni, con la concessione delle attenuanti generiche.

La difesa, con gli avvocati Guido Alleva ed Edda Gandossi, al contrario, ne aveva chiesto l’assoluzione. Il procedimento riguarda la passata gestione del gruppo editoriale di cui, per gli inquirenti, Napoletano era amministratore di fatto. Secondo l’ipotesi accusatoria, erano state commesse presunte irregolarità nei conti del gruppo.

I reati contestati riguardano false comunicazioni sociali e aggiotaggio informativo. Napoletano è stato condannato anche al pagamento di una multa di 50mila euro ed è stato assolto da uno degli episodi contestati, la vendita e il riaffitto della rotativa, «per non aver commesso il fatto».

L’attuale direttore de “Il Quotidiano del Sud”, inoltre, è stato anche condannato al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni alle parti civili «da liquidarsi in separata sede civile». Tra le parti civili, pure la Consob, nonchè alcuni piccoli azionisti del Sole 24 Ore e dipendenti ed ex dipendenti.

Il Sole 24 Ore, citato nel processo come responsabile civile, è chiamato al risarcimento di una parte dei danni «in solido» con Napoletano. Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate tra 30 giorni.

Napoletano era stato indagato in qualità di «amministratore di fatto» del gruppo dal 23 marzo 2011 al 14 marzo 2017 «per via della partecipazione ai Consigli di Amministrazione della società e del coinvolgimento delle scelte gestionali attinenti alle modalità di diffusione del quotidiano e alla comunicazione esterna dei dati diffusionali e dei ricavi ad essi correlati».

Per l’accusa, l’ex direttore, assieme a Donatella Treu e Benedini, che avevano patteggiato rispettivamente a un 1 anno e 8 mesi e 300mila euro e a 1 anno e 6 mesi e 100mila euro, «al fine di assicurare a se stessi e a terzi un ingiusto profitto» avrebbe esposto nella semestrale del giugno 2015, nel resoconto intermedio del settembre successivo, nonchè nel bilancio del dicembre dello stesso anno, «fatti materiali non rispondenti al vero sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società ».

Le pene per Treu e Benedini sono sospese. «Sono sbalordito: sono soprattutto innocente e farò appello»: questo il commento a caldo dell’ex direttore del Sole 24 Ore, Roberto Napoletano, in relazione alla sua condanna penale.

«Gli atti di questo processo – ha aggiunto l’attuale direttore de “Il Quotidiano del Sud” – dimostrano in modo inequivoco che sul piano editoriale ho ricevuto un giornale sull’orlo del baratro e ho conseguito risultati editoriali sempre positivi, sempre in netta controtendenza rispetto al mercato e, soprattutto, conseguiti in modo lecito».


 

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