AttualitàBasilicata

LE MERAVIGLIE DI SANT’EUSTACHIO DE POSTERGOLA

Matera, per la prima volta dopo la scoperta, una televisione filma gli affreschi restaurati del tempio medievale

Poco meno di un anno fa, nel corso dei lavori di rifacimento della pavimentazione di piazza Porta Postergola, vennero scoperti nel cuore dei Sassi di Matera i resti archeologici medievali e rinascimentali dell’ex chiesa di Sant’Eustachio detto appunto de Postergola.
In quella occasione Cronache TV che per prima si occupò di quella scoperta evidenziò anche le origini trecentesche di quell’antico piccolo tempio fondato nella città dei Sassi proprio di fianco a quello delle monache di clausura di Sant’Agata e Santa Lucia.
I rinvenimenti archeologici che vediamo oggi si riferiscono al pronaon, e a una specie di nartece dell’antico tempio di Sant’Eustachio inserito in un contesto di edilizia religiosa e civile che comprendeva alcune officine antiche e una lapide in pietra, purtroppo mai trovata, con su scolpita la data in numeri romani che si riferiva all’anno 870 l’epoca della fondazione del tempio.
Ma le immagini in esclusiva che oggi possiamo mostrare ai nostri telespettatori e che siamo riusciti a filmare in anteprima ritraggono non solo le antiche fondamenta del tempietto di Sant’Eustachio de Postergola, ma anche i dipinti che il lavoro di restauro ha riportato in luce.
Il primo affresco che sveliamo è una crocifissione seicentesca raffigurante alla sinistra del Cristo, la madre Maria dal capo coperto di un velo bianco, la Maddalena in ginocchio e a destra San Giovanni Giovanni Evangelista.
Un po’ più a distanza tra due amboni o scranni dell’antico tempio, scorgiamo un altro affresco che ritrae il Cristo sulla via del Calvario, incalzato da un soldato romano che sprona e fustiga il Cristo crucigero.
Da ultimo un lembo di affresco mostra le zampe di un cavallo e un mantello cascante. Di sicuro è Sant’Eustachio raffigurato nella scena dell’apparizione miracolosa, ma di questo parleremo la prossima volta.
Nel frattempo indugiamo ancora un pò tra queste rovine in questo scavo archeologico che di volta in volta porta alla luce della sempre nuove meraviglie di una città come Matera che anche dopo millenni non finisce mai di stupire.

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