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PRETE DENUNCIATO PER FURTO E VIOLAZIONE DI DOMICILIO, DAL COMODATO D’USO AI VERBALI: FORNITI I DOCUMENTI

La Fondazione Madre Teresa di Calcutta Ets replica a Don Sergio Sannino sulla mensa di “Chianchetta”


DI ELISABETTA AMALFI


La comunità di Rione “Chianchetta” e la Fondazione che gestisce la “Mensa della Fraternità Papa Francesco”, dopo le dichiarazioni rese dal legale di Don Sergio Sannino in merito ad una assoluta estraneità del prete ai fatti contestati ed oggetto di una denuncia presentata in Tribunale a Potenza, si dicono esterrefatti per le inesatezze che vengono raccontate a propria discolpa e per le incongruenze tra ciò che il Prete dice e ciò che invece raccontano le carte.

Per questo, attraverso il legale Luca Lorenzo, non solo si ricorda che la gestione della mensa è stata assegnata in comodato d’uso nel 2019 alla “Fondazione Madre Teresa di Calcutta Ets”, ma si ribadisce come arbitrariamente il parroco giunto al posto del predecessore Don Peppino Nolè abbia sottratto le chiavi e cambiato la serratura del cancello di accesso ai locali e della porta in cui è allocato il quadro elettrico che alimenta la corrente all’interno della struttura. La difesa di Don Sannino cadrebbe difronte all’evidenza dei fatti e, siccome carta canta, dalla Fondazione forniscono tutta la documentazione utile a smentire il parroco. In primis l’inventario dei beni e delle attrezzature trasferiti dalla Parrocchia alla Fondazione ed ubicati presso la mensa: documentazione che è stata allegata al contratto di comodato d’uso registrato presso l’Agenzia delle Entrate. Nella documentazione, anche il verbale di consegna delle chiavi tra la coordinatrice della Mensa e il direttore della Fondazione, sottoscritto il 2 dicembre 2021 presupponendo a tal punto che di quelle chiavi sia stata fatta un’ulteriore copia finita nelle mani sbagliate.

Ciò che la Fondazione lamenta è che il cambio di serratura potrebbe esser avvenuto tra il principio di dicembre e il 10 febbraio, data in cui lo stesso Direttore della Fondazione si sarebbe recato sul posto per accedere ai locali mensa. In quell’occasione, chiamata la Polizia per i rilievi sul posto e ascoltato don Sergio, lo stesso parroco avrebbe dichiarato a verbale che aveva provveduto lui in persona a sostituire la serratura perché le chiavi si erano perse. Quali chiavi quindi, se le originali erano state consegnate al Direttore della Fondazione? Inoltre, nella documentazione in possesso della “Madre Teresa di Calcutta Ets” anche la fattura di acquisto del registratore di cassa presumibilmente sottratto da Don Sergio e che per legge è collegato all’Agenzia delle Entrate tramite Partita Iva dedicata, ha un numero seriale ed in caso di furto o smarrimento si impone la presentazione della denuncia all’autorità competente chiedendo immediatamente un duplicato alla casa produttrice ed il cui libretto fiscale deve restare sempre a disposizione del ‘gestore’ per un qualsiasi controllo.

«Appellandosi sostanzialmente al principio dell’ottavo comandamento- dicono i diretti interessati- Don Sergio dovrebbe evitare in virtù di quello che è il suo ruolo, di dire il falso poiché le offese alla verità esprimono con parole o azioni un rifiuto ad impegnarsi nella rettitudine morale e rappresentano infedeltà a Dio».


 

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