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STELLANTIS, RISCHIO OCCUPAZIONALE NELL’INDOTTO FIOM CGIL MANIFESTA DAVANTI LO STABILIMENTO SITRAIL

Anche il segretario regionale della Cgil Summa al fianco della Fiom: «Sosteniamo i lavoratori. La Regione convochi un tavolo»


Fiom e Cgil Basilicata si sono dati appuntamento ieri davanti i cancelli di ingresso della Sitrail, indotto Stellantis nella zona industriale di San Nicola di Melfi, per un sit in di protesta che aveva lo scopo di tenere alta l’attenzione sul problema dei somministrati.

La crisi economica sta già provocando i primi tagli che investono una delle categorie più deboli dei lavoratori, appunto i somministrati.

Al flash mob di Melfi erano presenti il segretario regionale della Cgil Angelo Summa, della Fiom Gaetano Ricotta e Giorgia Calamita, unitamente ad Emanuele De Nicola è una decina di lavoratori Sitrail. «Sta succedendo – spiega il leader Cgil, Angelo Summa – che si registrano i primi effetti dei tagli operati da Fca Stellantis sull’efficientamemto della produzione.

Finisce così che si taglia l’occupazione nell’indotto. Siamo qui a sostenere i lavoratori affinché la regione Basilicata convochi immediatamente il tavolo sull’indotto di Melfi così come è stato definito in consiglio regionale con la risoluzione che venne approvata il 22 aprile del 2021. Noi siamo perché si apra subito questo tavolo, si specifichino le risorse e si indichino anche le azioni programmatiche che si vogliono mettere in campo. Vogliamo sapere come si intende sostenere l’indotto e come diversificare la sua attività.

Lo faremo con grande determinazione perché vogliamo salvaguardare l’occupazione in un momento così importante e delicato per tutto il Mezzogiorno dentro l’opportunità storica rappresentata dal Pnrr. Non possiamo per nessuna ragione al mondo perdere occupazione ».

Quindi la Fiom. «Nei giorni scorsi – aggiunge la sindacalista, Giorgia Calamita – si è tenuto l’incontro richiesto dal sindacato con la Las Automotive Melfi, azienda della logistica nell’indotto Stellantis Melfi, durante il quale è stato illustrato il quadro della situazione lavorativa e occupazionale.

L’azienda ha comunicato che per la nuova riorganizzazione di Stellantis e per rispondere alle loro richieste di efficientamento, verranno spostati 33 codici dal sito “Las Automotive” a Stellantis, con ricadute sull’occupazione.

L’azienda ha dichiarato un esubero di 2 lavoratori per turno e quindi, considerando i tre turni, l’esubero risulta essere di 6 lavoratori. All’esubero dichiarato dalla Las Automotive si aggiunge un ulteriore esubero di 3 lavoratori nel sito Fdm, sempre nel settore logistica dell’indotto di Melfi. Si tratta di una prima conseguenza di quello che Stellantis ha definito efficientamento e che ha delle ricadute specie sui lavoratori precari dell’indotto, in contratto di somministrazione. La Las Motive ha dichiarato di non conoscere ulteriori progetti di efficientamento da parte di Stellantis, ma che in futuro non esclude ulteriori azioni rivolte a una riduzione dei costi».

Il sindacato chiaramente non resta a guardare. «Come Fiom Cgil – prosegue la segretario Fiom, Giorgia Calamita – rivendichiamo la necessità di avere maggiore chiarezza su eventuali ulteriori azioni di efficientamento da parte di Stellantis. Abbiamo rivendicato, quindi, la necessità di un tavolo permanente con l’azienda appaltatrice Fdm per avere informazioni su ulteriori cambiamenti e impatti occupazionali che gli efficientamenti del gruppo Stellantis potrebbero causare.

Alla luce di questa situazione di precarietà, che vede coinvolti tutti i lavoratori della componentistica dell’automotive di Melfi, riteniamo necessario un confronto con Stellantis, per rivendicare la garanzia occupazionale per tutti i lavoratori dell’area industriale così come previsto dall’accordo firmato con lo stabilimento Stellantis di Melfi il 25 giugno 2021.

La transizione tecnologica, necessaria per la produzione di nuovi modelli elettrici previsti a Melfi a partire dal 2024, non dovrà impattare sulla condizione di lavoro e sull’occupazione di tutti i lavoratori dell’area industriale di Melfi. Riteniamo necessario mettere in atto risposte di mobilità orizzontale e di miglioramento dell’organizzazione e dei tempi di lavoro sulle linee, affinché l’efficientamento non si traduca in esubero occupazionale». Infine un ultimo commento.

«Servono politiche industriali – incalza il segretario della Fiom, Gaetano Ricotta – che possano garantire la transizione nel settore automotive nel nostro paese attraverso strumenti ulteriori di ammortizzatori sociali atti a garantire la transizione ecologica, investimenti sulla ricerca e sulla formazione, per garantire ulteriori competenze per i lavoratori, affinché la transizione diventi un’opportunità per le imprese.

Il piano strategico a lungo termine Dare Forward 2030 presentato dall’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares non contiene nessuna garanzia per i metalmeccanici italiani.

Per questo motivo la Fiom Cgil nazionale ha proclamato lo stato di agitazione per garantire l’occupazione in tutti gli stabilimenti Stellantis fino all’incontro convocato dal Mise per il prossimo 10 marzo. È necessario un confronto sul piano industriale, sul futuro dei lavoratori in produzione, negli enti di ricerca e sviluppo e nelle funzioni di staff, e sulle aziende della componentistica committenti»


 

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