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AQL, DAI BANDI LAMPO ALLE INFINITE PROROGHE

Nelle more della gara, la Giuzio Srl continua a “festeggiare”: i 7 giorni di prosecuzione accordati diventano subito 365


Tra Acquedotto lucano e la Giuzio Srl, i rapporti seppur marcati da un certo grado di precarietà, sono comunque piuttosto stabili tanto che non si interromperanno. Questa volta, a differenza di quanto accaduto lo scorso settembre, nessun sit in dinanzi alla Prefettura.

La proroga, ovvero la proroga della proroga, è passata sotto silenzio e dato che di trasparenza all’Acquedotto lucano che gioca a fare il privato con i soldi pubblici, non se ne vede, è nota solo a pochi addetti.

Acquedotto lucano è una società interamente partecipata dalla Regione e dai Comuni della Basilicata ad eccezione di Rotonda, quindi pubblica, ma di pubblico, a parte i soldi spesi dall’Ente e i disservizi nelle forniture, c’è ben poco altro per non dire nulla.

Le ombre non conoscono partito, così dal centrosinistra al centrodestra, fanno comodo alla politica in generale. La Giuzio Srl, tra le altre cose, ha gestito le attività idriche essenziali relative alla depurazione delle aree industriali della provincia di Potenza.

Così come i contratti, anche le proroghe prima o poi, in Basilicata accade più spesso questa seconda evenienza, sono destinate a terminare. L’ultima che era stata concessa alla Giuzio , scadeva il 12 febbraio. Due giorni dopo, il 14, da Acquedotto lucano la mini proroga: una settimana, cioè fino al 19 febbraio.

Della “proroghetta”, sconosciuta la logica soprattutto considerando che la predisposizione della gara definitiva, comprensiva del servizio di conduzione, di trasporto, smaltimento in discarica e via discorrendo, richiede, di base, un tempo molto più lungo e sicuramente più prossimo a 1 anno che a 1 settimana. I tecnici e i burocrati di Acquedotto lucano, dopo “ampie” consultazioni, devono averlo compreso.

Il risultato è che dopo una “proroghetta” di 1 settimana è arrivata la “prorogona” di 1 anno.

A bocce ferme, c’è chi già scommette che anche a quella per un altro anno, seguirà un’altra proroga. Questa previsione, tuttavia, necessita di tempo per avere riscontro. Tornando all’attualità, il il contratto in essere con la Giuzio Srl è stato prorogato con scadenza fissata al 19 febbraio del 2023.

Altri 12 mesi al costo di ben oltre 150mila euro ogni 30 giorni. Di proroga in proroga, si rimandano i problemi, che restano, e le gare, che non si fanno


 

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