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E ALLORA LE FOIBE❓: ERIC GOBETTI

La storia, ragazzi e ragazze, non è un braccio di ferro in cui vince il più forte; non è basata sul contraddittorio fra opposti estremismi; non ci sono storici che fanno propaganda fascista e quelli che la fanno comunista

? Solidarietà allo storico Eric Gobetti


Il grande studioso del fascismo e della Resistenza non interverrà alla conferenza sulla giornata per le vittime delle foibe.
Casapound ha scatenato contro di lui delle polemiche definendolo sociapatico e disturbato

❇️ Immediatamente gli amministratori locali vicino all’estrema destra e a Fratelli d’Italia e che hanno costruito una Memoria settaria, vittimistica e recriminatoria per nascondere i crimini commessi dalla dittatura nazifascista in Jugoslavia hanno censurato lo storico Eric Gobetti

❎ Ecco il testo del messaggio inviato da Eric Gobetti agli studenti di alcune scuole di Verona ai quali oggi avrebbe dovuto tenere una conferenza:
“Care studentesse e studenti veronesi,
dopo giorni di contrattazioni surreali mi vedo costretto a rinunciare alla partecipazione all’incontro

Il confine orientale e le foibe

promosso dalla Rete Scuole e Territorio: Educare insieme di Verona, con l’istituto Copernico Pasoli come scuola capofila, e moderato da Andrea Franzoso.

La conferenza era prevista per oggi 10 febbraio 2022, in occasione del Giorno del Ricordo, in diretta web con diverse scuole superiori.

Tutto è cominciato qualche giorno fa, quando CasaPound Verona ha scatenato le polemiche contro di me, definendomi “sociopatico e disturbato” e promettendo di impedire l’incontro.

Negli stessi giorni in cui autorizzava una manifestazione di Veneto Fronte Skinheads e confermava il patrocinio del Comune ad un concorso per le scuole elementari e medie indetto dal Museo Reggimentale Giovani Fascisti
(un ente con questo nome non dovrebbe essere sciolto a norma di legge!?) di Ponti sul Mincio, il sindaco Sboarina, di Fratelli d’Italia, protestava contro la mia partecipazione all’evento.

Per “controbilanciare” il mio intervento, la dirigente scolastica, in accordo con l’assessora alla Cultura del Comune di Verona, ha proposto di coinvolgere altri tre relatori: la stessa assessora Francesca Briani, di Fratelli d’Italia,
il professore di storia delle superiori Riccardo Mauroner e il giornalista Fausto Biloslavo, autore di almeno due articoli diffamatori contro di me, pubblicati su “Il Giornale” (in cui mi definiva, senza alcuna ragione, “negazionista delle foibe”) oltre che di interventi pubblici contro altri storici (ad esempio Raoul Pupo, di cui proprio oggi il “Corriere della Sera” ripropone un importante saggio sulle foibe)

Per spirito di servizio e per rispetto verso di voi studenti e studentesse, avrei accettato di tenere comunque la nostra conferenza, a titolo gratuito, con la presenza dell’assessora in veste di rappresentante delle istituzioni locali e del professor Mauroner, come studioso col quale confrontarmi sulla base di dati storici riconosciuti. Ma la presenza di un giornalista, noto per le sue posizioni radicali, nonché protagonista di campagne denigratorie nei confronti degli studiosi, è davvero inaccettabile.

Non avrebbe senso infatti offrire a persone così l’opportunità di presentare le proprie tesi faziose al pari di chi da decenni studia con onestà e rigore la “complessa vicenda del confine orientale”, come recita il testo della legge istitutiva del Giorno del Ricordo.

La storia, ragazzi e ragazze, non è un braccio di ferro in cui vince il più forte; non è basata sul contraddittorio fra opposti estremismi; non ci sono storici che fanno propaganda fascista e quelli che la fanno comunista.

Gli storici sono individui come gli altri, con appartenenze politiche, nazionali, sociali differenti, che interpretano le fonti a loro disposizione in maniera legittimamente diversa, con onestà intellettuale e la maggiore oggettività possibile.


E poi c’è chi scrive sulla base dei pregiudizi ideologici, ignorando o piegando le fonti alle proprie necessità, e questi non possono essere definiti storici.

Sono rammaricato, mi dispiace davvero di non potervi incontrare. Se volete, potrete leggere il mio libro “E allora le foibe?”, edito da Laterza, o cercare alcuni dei miei brevi testi o video, facilmente reperibili online.

Ringrazio gli insegnanti e il moderatore per aver cercato fino all’ultimo di consentire che l’incontro potesse svolgersi regolarmente, nonostante le polemiche e le difficoltà.

Spero che la scuola non cada vittima delle imposizioni della politica, da qualunque schieramento esse provengano, e sappia mantenere la propria autonomia e libertà, come prescritto dalla nostra Costituzione.

I padri e le madri costituenti l’hanno scritta alla fine della Seconda guerra mondiale, dopo una tragedia di dimensioni colossali, che include anche le foibe e l’esodo, a conclusione di vent’anni di sciagurata dittatura fascista.

La libertà di pensiero e d’opinione, come la tolleranza, la solidarietà, l’accoglienza, sono cardini fondamentali della democrazia: non fateveli rubare da chi vuole impedirvi di imparare e di sviluppare uno spirito critico, da chi favorisce la propaganda neofascista e ostacola in ogni modo le lezioni di storia.

Buona vita, libera e democratica.
Erik Gobetti

Questo è tutto!

#sapevatelo2022

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