LA REGOLA DEL VOTO UNANIME GIÀ È UNA SCONFITTA: IOSCA E PARISI S’ASTENGONO PER BENNARDI PARTE MALE IL POST RIMPASTO
Spunta una nuova versione del “Patto manette” di coalizione. Ma nel primo Consiglio sia l’esponente dei Verdi che la pentastellata si “ribellano”
Continuano le indiscrezioni “spifferate” da più parti sull’ormai famoso “patto di lealtà” che il Sindaco Bennardi avrebbe fatto firmare alla maggioranza come presupposto per assegnare le nuove deleghe e restaurare la giunta. In proposito ricordiamo che nell’ultimo consiglio comunale, la consigliera Tosti di Matera Trepuntozero, ha letto pubblicamente e fortemente criticato una versione del patto. Subito dopo, però è arrivata la replica del capogruppo del M5S che sempre durante il consiglio comunale aveva negato che quello letto alla consigliera Tosti fosse il patto originale.
A questo punto Cronache Lucane, seguendo la stessa curiosità di cittadini e addetti ai lavori, ha fatto ulteriori “indagini” per capire chi sia il depositario del patto veritiero e così abbiamo scoperto che circolerebbe un’ edizione riveduta, corretta e di recente aggiornata del medesimo patto. In realtà però i detentori di quest’ultima versione, confermerebbero che le uniche differenze rispetto al documento precedente, riguardano solo i punti programmatici che sarebbero ora più numerosi rispetto a prima, ma, a quanto si vocifera sarebbero rimaste immutate le regole definite “liberticide e antidemocratiche”.
Sarebbe dunque confermata la presenza nel patto di sopravvivenza anche della regola, che così come letta da Tosti, stabilisce che «le decisioni su provvedimenti importanti tipo bilancio dovranno essere preliminarmente condivise in appositi incontri di maggioranza che dovranno poi tramutarsi in consiglio nella votazione unanime di tutti i consiglieri».
Ebbene se così fosse, ci è stato fatto notare che tale regola sarebbe già stata infranta proprio durante il primo consiglio comunale di debutto della nuova giunta. Infatti in occasione del voto sulla “variante Giustino Fortunato” la consigliera Milia Parisi del M5S come manifestazione di voto si è astenuta a differenza di tutti gli altri consiglieri pentastellati che unanimemente hanno votato a favore del provvedimento. Stessa “violazione” alla regola del patto ci sarebbe stata in casa Verdi-Psi e sempre nel medesimo consiglio comunale laddove, se De Palo, Montemurro e Stigliani hanno votano a favore della “Variante Fortunato”, il loro compagno di partito, Iosca invece si è astenuto.
Ora sebbene non sia un mistero che la consigliera Parisi sia una delle scontente della nuova giunta, Iosca invece il cui gruppo ha ottenuto ben due assessori chiave, ha probabilmente preferito votare come si dice tecnicamente “di coscienza” piuttosto che uniformandosi al patto. E allora in molti si sono chiesti: come si comporterà ora il Sindaco? Ci si sono delle “sanzioni” per chi si discosta dal patto o è tutto solo un accordo proforma?