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CONGRESSO PD, OGGI DAL NAZARENO LA SCELTA SUL RICORSO A UN GIORNO DAL VOTO NEI CIRCOLI

La Commissione regionale non tiene conto della diffida dell’aria pro Cervellino ed esamina iscritti e liste. Domani al via il voto ad Abriola salvo colpi di scena


Toccherà oggi a Roma scegliere il destino del Congresso lucano del Partito democratico. La Commissione di Garanzia nazionale dovrà dire la sua sul ricorso presentato dalla candidata in corsa per la segreteria regionale Viviana Cervellino su una serie di irregolarità riscontrate nelle liste degli aspiranti per un posto in assemblea.

Da giorni la sindaco di Genzano denuncia irregolarità sulla gestione del Congresso. Tanto che anche ieri ha diffidato, con diverse note, la commissione regionale per il Congresso, il cui vertice è il vice commissario regionale Risperbato, che si è riunita per la nomina dei garanti e per esaminate i ricorsi dei candidati esclusi. Nonostante l’aria di riferimento della Cervellino abbia deciso di non presentarsi alla riunione sottolineando anche che per molti aspetti si configurava anche una questione penale, la Commissione regionale ha scelto di proseguire il lavoro.

Risultato: due candidati riammessi del fronte pro Cervellino e indicazione dei componenti di garanzia. Una scelta che preannuncia come probabilmente dal Nazareno il ricorso della Cervellino potrebbe essere una bolla di sapone. Considerato anche che già domani, nonostante ricorsi e controricorsi in via di valutazione, è stato convocato già il primo giorno di votazioni nel circolo di Abriola che è destinato a protrarsi in tutta la regione fino al 15 dicembre prossimo.

Nelle prossime ore quindi ci sarà da capire l’attenzione che dal Nazareno vorranno dedicare alle vicende lucane, e i destini che avranno comunque i ricorsi. Non è detto che manchi un colpo di scena e si sospenda la competizione in atto come successo in Campania e nelle Marche dopo alcune irregolarità rilevate in vista del Congresso. Certo è che la candidata Cervellino insiste nel suo appello al segretario nazionale: «Il PD, in Basilicata, può decidere di essere ancora un grande Partito e forza di governo o la grande delusione e il grande rimpianto di molti ». Ha scritto la sindaca di Genzano sui social.

«Nelle liste di Raffaele c’era un candidato che si è candidato 2 volte, in 2 diverse liste. Significa, senza giri di parole, che è stato commesso un falso. Non ci sono tante altre cose da aggiungere. Bisogna fermarsi e stare alle regole. Bisogna essere persone serie, innanzitutto e poi candidati. Si rischia di passare alla storia per aver celebrato un Congresso “tarocco”». Tornando sul caso la Cervellino ha infine detto: «Ci sono cose su cui non si può tacere.

Chi tace o mi invita a tacere, non vuole un Partito ma una organizzazione poco trasparente e irresponsabile. Responsabilmente, fermatevi. Controlliamo le irregolarità e diamo dignità alla Politica ». Dalla Commissione lucana però intanto si apprende che il candidato presente in due liste differenti si è dimesso. Motivo che ha portato i membri della Commissione a voler proseguire sulla loro strada convinti fino ad ora di aver operato nel giusto.

E come tale di aver scelto per il bene del partito operando solo con l’esclusione di chi non possedeva i requisiti e non delle intere liste. Anche perchè come già ribadito più volte per assegnare i 95 posti nella nuova assemblea regionale, non basterebbero nemmeno tutti e 50 gli aspiranti dell’unica lista rimasta pro La Regina e i 20 della lista pro Cervellino. E così ad un giorno dall’inizio del voto resta altissima la tensione tra i democratici lucani.

Se dal fronte pro Cervellino ci si aspetta un intervento che porti un cambio di passo nella gestione del Pd lucano dal fronte pro La Regina la “campagna elettorale” resta ancora tutta nel vivo. Infatti, è lo stesso 28enne “lettiano”, Raffaele La Regina a non voler entrare nel merito gestionale del Congresso e a riportare il dibattito sul tema della Basilicata e del suo futuro, intervenendo sul rinnovo dei Consigli Provinciali: «Nella mozione congressuale “L’alba è nuova” proponiamo un Partito Democratico Basilicata che si spalanchi e che esca dall’isolamento nel quale si è trovato rinchiuso e che possa aggregare tutte le migliori forze progressiste, riformiste, ecologiste, radicali, civiche.

La prima occasione che abbiamo per poter mettere in campo questo tipo di schema – vincente in tutta Italia e richiamato ieri dal responsabile Enti Locali del PD Francesco Boccia – è il rinnovo dei consigli provinciali. Le grandi sfide legate all’istruzione, l’edilizia scolastica, la sicurezza e le infrastrutture rappresentano una parte del “diritto a restare” e devono essere poste al centro di questo progetto, di questo campo largo. Si riparte dai valori, non dal ceto politico.

Per questo auspico un confronto fra tutte le forze che si sentono chiamate in causa e che hanno a cuore il futuro della Basilicata. Si confrontino sui temi e si trovi il modo migliore per stare insieme e per vincere».


 

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