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REPORT ESTESO COVID19 : TASSO DI DECESSO DEI NON VACCINATI

Il conteggio dei casi viene effettuato attraverso la somma di tutti i casi di infezione da virus SARS-CoV-2 confermati da uno dei laboratori di riferimento individuati dalle Regioni e Province Autonome tramite positività ai test molecolari e antigenici e segnalati al sistema di Sorveglianza Integrato Covid-19 attraverso una piattaforma web dedicata. Il database nazionale è quindi la somma dei casi presenti nei 21 sistemi informativi regionali/PPAA costruiti ad hoc per la pandemia

#covid19 ? report esteso:

il tasso di decesso nei non vaccinati (65 per 100.000) è 9 volte più alto ? vaccinati con ciclo completo entro sei mesi (7/100.000) e 6 volte più alto ? vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi (11 per 100,000)

Leggi :

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Bollettino-sorveglianza-integrata-COVID-19_17-novembre-2021.pdf

Epidemia COVID-19
Aggiornamento nazionale
17 novembre 2021 – ore 12:00
DATA PUBBLICAZIONE: 19 NOVEMBRE 2021

EPIDEMIA COVID-19
Aggiornamento nazionale
17 novembre 2021 – ore 12:00

Nota di lettura: Questo bollettino è prodotto dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e riporta i dati della sorveglianza integrata dei casi di infezione da virus SARS-CoV-2 riportati sul territorio nazionale e coordinata dall’ISS ai sensi dell’Ordinanza n. 640 del 27 febbraio 2020.

Il conteggio dei casi viene effettuato attraverso la somma di tutti i casi di infezione da virus SARS-CoV-2 confermati da uno dei laboratori di riferimento individuati dalle Regioni e Province Autonome tramite positività ai test molecolari e antigenici e segnalati al sistema di Sorveglianza Integrato Covid-19 attraverso una piattaforma web dedicata. Il database nazionale è quindi la somma dei casi presenti nei 21 sistemi informativi regionali/PPAA costruiti ad hoc per la pandemia.

I soggetti a cui, per qualsiasi motivo, non viene effettuato il test non vengono conteggiati perché non rispondono alla definizione di caso di Covid-19 riportata nella circolare del Ministero della Salute n.705 dell’8 gennaio 2021.

Inoltre, si sottolinea che un test sierologico positivo e il conseguente test molecolare o antigenico negativo attesta una pregressa infezione; questi casi pregressi, se non hanno mai effettuato un test molecolare o antigenico con risultato positivo non rientrano nella casistica dei casi positivi.

I dati vengono aggiornati giornalmente da ciascuna Regione/PA anche se alcune informazioni possono richiedere qualche giorno per il loro inserimento e/o aggiornamento.

Per questo motivo, potrebbe non esserci una completa concordanza con quanto riportato attraverso il flusso informativo del Ministero della Salute che riporta dati aggregati.

I dati raccolti sono in continua fase di consolidamento e alcune informazioni sono incomplete.

In particolare, si segnala la possibilità di un ritardo di alcuni giorni tra il momento della esecuzione del tampone per la diagnosi e la segnalazione sulla piattaforma dedicata. Pertanto, il numero di casi che si osserva nei giorni più recenti, deve essere interpretato come provvisorio.

Il bollettino descrive, con grafici, mappe e tabelle, la diffusione nel tempo e nello spazio dell’epidemia di COVID-19 in Italia. Fornisce, inoltre, una descrizione delle caratteristiche dei casi segnalati. Il presente report è stato modificato nel format più volte nel tempo al fine di renderne più facile la lettura.

In evidenza
Nuove infezioni da virus SARS-CoV-2 in Italia:
▪ In aumento l’incidenza settimanale a livello nazionale: 88 casi per 100.000 abitanti rispetto a 62 casi per 100.000 abitanti della settimana precedente. Stabile rispetto alla settimana precedente l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici pari a 1,21 (range: 1,14-1,26), stabilmente al di sopra della soglia epidemica. In lieve diminuzione ma ancora sopra la soglia epidemica l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero, Rt=1,09 (IC95%: 1,04-1,14).
▪ In aumento l’incidenza a 14 giorni in 20 Regioni/PPAA su 21. Durante il periodo 1 – 14 novembre 2021, le Regioni/PPAA hanno segnalato 90.419 nuovi casi confermati di infezione (in aumento rispetto ai 68.537 nuovi casi segnalati tra il 25 ottobre – 7 novembre 2021).
▪ In aumento l’incidenza in tutte le fasce di età, in particolare nella popolazione 0-19 anni caratterizzata da una maggiore variazione dell’incidenza a 14 giorni. In leggera diminuzione l’età mediana dei soggetti che hanno contratto l’infezione da virus SARS-CoV-2 negli ultimi 14 giorni (42 anni rispetto a 43 anni della precedente settimana).
▪ Nella popolazione in età scolare si osserva un forte aumento dell’incidenza nella fascia 6-11, dove si osserva all’incirca il 50% dei casi della popolazione 0-19.
Impatto della malattia COVID-19:
▪ Dall’inizio dell’epidemia, sono stati segnalati al sistema di sorveglianza 4.885.010 casi confermati di COVID-19 diagnosticati in Italia dai laboratori di riferimento regionali e 132.344 decessi.
▪ La letalità del COVID-19 cresce con l’aumentare dell’età ed è più elevata in soggetti di sesso maschile a partire dalla fascia di età 30-39 anni.
Impatto della vaccinazione nel prevenire nuove infezioni, ricoveri e decessi:
▪ Negli ultimi 30 giorni in Italia si osserva una maggiore incidenza di casi diagnosticati nella popolazione non vaccinata.
▪ Dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale, scende dal 79% al 55% l’efficacia nel prevenire qualsiasi diagnosi sintomatica o asintomatica di COVID-19 rispetto ai non vaccinati.
▪ Rimane elevata l’efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa, in quanto l’efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi è pari al 95% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all’82% per i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi rispetto ai non vaccinati.

Premessa: Contesto europeo
Il Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Infezioni (ECDC)1, al 18 novembre 2021, riporta un tasso di incidenza di casi COVID-19 segnalati nell’Unione Europea (EU) e nell’Area Economica Europea (EEA) relativo alla settimana 45 (8-14 Novembre 2021) pari a 474 per 100.000 abitanti, mentre nel rapporto precedente risultava pari a 388 per 100.000, in aumento da sei settimane. Il tasso di positività aumenta al 10%, con una variabilità che va dallo 0,4% di Cipro al 38% in Belgio; in Italia si attesta all’1%. Il tasso di mortalità per COVID-19 a 14 giorni (40 decessi per milione di abitanti) risulta essere stabile rispetto alla settimana precedente.
La situazione epidemiologica attuale è caratterizzata da livelli di incidenza elevati e in rapida crescita, mentre il tasso di mortalità continua a crescere lentamente. Nelle prossime due settimane è previsto un aumento del tasso di notifica, di ospedalizzazione, di ricovero in terapia intensiva e di mortalità. Attualmente l’incidenza più elevata si osserva nella popolazione con età < 50 anni, ma sta crescendo rapidamente anche nei gruppi di età più avanzata. Il quadro varia fortemente fra i diversi Paesi. In gran parte dei Paesi Membri dell’EU/EEA si osserva una crescita del tasso di notifica e una situazione epidemiologica che desta un’elevata (o molto elevata) preoccupazione. I Paesi con coperture vaccinali più basse sono quelli più severamente colpiti.

FIGURA 1 – INDICATORE COMBINATO: TASSO DI NOTIFICA, PERCENTUALE TAMPONI EFFETTUATI E TASSO DI POSITIVITÀ DEGLI ULTIMI 14 GIORNI, PUBBLICATO IL 18 NOVEMBRE 2021 (ECDC)

1https://qap.ecdc.europa.eu/public/extensions/COVID-19/COVID-19.html#global-overview-tab

Nuove infezioni da virus SARS-CoV-2 in Italia
Dall’inizio dell’epidemia alle ore 12 del 17 novembre 2021, sono stati diagnosticati dai laboratori di riferimento regionali e riportati al sistema di sorveglianza integrata COVID-19 4.885.010 casi confermati e 132.344 decessi.
Nell’ultima settimana (nonostante il dato sia ancora da consolidare) si è osservato un ulteriore aumento dei casi e dell’incidenza in tutto il territorio italiano (Figura 2). Da circa quattro settimane si osserva anche un forte incremento dei tamponi effettuati, verosimilmente dovuto ad un intensificarsi dello screening necessario per il rilascio della certificazione sanitaria a fini lavorativi (dal 15 ottobre è entrato in vigore l’obbligo di possedere il Green Pass per tutti i lavoratori). Come evidenziato in Figura 2, la capacità diagnostica è aumentata da inizio pandemia, passando da un numero medio giornaliero di tamponi effettuati pari a 3.110 a febbraio 2020 a 494.733 nell’ultima settimana, il numero massimo raggiunto.

FIGURA 2 – CASI SETTIMANALI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI IN ITALIA PER DATA
PRELIEVO/DIAGNOSI (A SINISTRA) (N=4.885.010) E NUMERO DI TAMPONI EFFETTUATI (A DESTRA)

Nota: All’interno dell’area grigia il dato deve essere considerato provvisorio. La linea tratteggiata nera indica la data di adozione della nuova definizione di caso. La data riportata si riferisce all’inizio della settimana (lunedì).

FIGURA 3 – INCIDENZA PER 100.000 ABITANTI DI CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI IN ITALIA PER REGIONE/PA DI NOTIFICA (PERIODO: 1 – 14 NOVEMBRE 2021)

FIGURA 4 – CONFRONTO TRA IL NUMERO DI CASI DI CASI DI COVID-19 (PER 100.000 AB.) DIAGNOSTICATI IN ITALIA PER REGIONE/PA

(PERIODO: 1 – 14 NOVEMBRE 2021 E 25 OTTOBRE – 7 NOVEMBRE 2021)

Durante il periodo 1 – 14 novembre 2021 sono stati segnalati 90.419 nuovi casi, di cui 226 deceduti (tale valore non include le persone decedute nel periodo con una diagnosi antecedente al 1 novembre).
L’incidenza per regione/PA è mostrata in Figura 3. L’incidenza a 14 giorni aumenta in tutte le regioni (Figura 4) ad eccezione della Calabria; Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Provincia Autonoma di Bolzano registrano un’incidenza a 14 giorni compresa fra i 200-599 casi per 100.000 abitanti, i valori più alti attualmente registrati in Italia. Dall’analisi dell’incidenza a 7 giorni per provincia (Figura A5 nei Materiali Supplementari), si osserva che nella provincia di Trieste l’incidenza ha raggiunto i 590 casi per 100.000 abitanti, seguita dalla PA di Bolzano e dalla provincia di Gorizia con 339 e 329 casi per 100.000 abitanti, rispettivamente. Tutte e tre sono province di confine caratterizzate da flussi giornalieri di lavoratori in ingresso e in uscita. L’Austria e la Slovenia, confinanti rispettivamente con la PA di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia, sono attualmente caratterizzate da alta incidenza (1.528 e 2.044 casi per 100.000 abitanti, rispettivamente) e da bassa copertura vaccinale (64% e 54%, rispettivamente). Si osserva un’incidenza sopra a 200 casi per 100.000 abitanti anche nella provincia di Forlì-Cesena.
Il 39,3% dei casi di Covid-19 segnalati in Italia nel periodo 1 – 14 novembre 2021 è stato sottoposto ad accertamento diagnostico a causa della presenza di sintomi. Nelle ultime due settimane, la percentuale di casi di COVID-19 autoctoni è in leggera diminuzione (89,9% vs 91,1% riportati fra il 25 ottobre – 7 novembre 2021); in leggera diminuzione anche la percentuale di casi di COVID-19 importati dall’estero (0,5% vs 0,7% riportati fra il 25 ottobre e il 7 novembre 2021).
L’11,0% dei casi segnalati nelle ultime due settimane è di sesso maschile e di età compresa tra 10 e 29 anni, uguale alla percentuale di soggetti di sesso femminile nella stessa fascia di età (Figura 5). In totale, nel periodo 1 – 14 novembre 2021, il 52,3% dei casi di COVID-19 segnalati sono di sesso femminile. La percentuale di casi di COVID-19 rilevati in persone con età >60 anni è in lieve diminuzione (22,9% vs 23,4% rispetto alla settimana precedente). In leggera diminuzione l’età mediana dei casi (42 anni, range: 0-108 anni).

FIGURA 5 – DISTRIBUZIONE PER ETÀ E SESSO DEI CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI IN ITALIA (PERIODO: 1 – 14 NOVEMBRE 2021)

FIGURA 6 – INCIDENZA SETTIMANALE PER 100.000 ABITANTI PER FASCIA DI ETÀ A PARTIRE DA GENNAIO 2021

Nota: La data riportata si riferisce all’inizio della settimana (lunedì). Il dato relativo agli ultimi 15 giorni è non consolidato e verosimilmente sottostimato.

Nelle ultime due settimane si è osservato un aumento dell’incidenza settimanale in tutte le fasce d’età (Figura 6). Già dalla seconda decade di ottobre, si osserva un aumento dell’incidenza nelle fasce di età 0-9 e 10-19 che nell’ultima settimana risulta compresa tra i 100 e i 150 casi per 100.000 abitanti, sebbene il dato sia ancora da consolidare. In tutte le altre fasce di età nell’ultima settimana l’incidenza risulta compresa tra i 50 e i 100 casi per 100.000 abitanti.
Analizzando la variazione dell’incidenza a 7 e 14 giorni (Figura 7), si conferma il maggiore aumento delle diagnosi di COVID-19 nella popolazione di 0 – 19 anni, verosimilmente dovuta alla maggiore attività di screening nelle scuole. Una forte variazione dell’incidenza a 14 giorni è osservata anche per la popolazione con età 30-39 e 40-49 anni che, attualmente, sono quelle con la copertura vaccinale più bassa (Figura A7 nei Materiali Supplementari).

FIGURA 7 – VARIAZIONE INCIDENZA A 7 (SOPRA) E A 14 GIORNI (SOTTO) PER 100.000 ABITANTI PER FASCIA DI ETÀ (PERIODO DI 7 GIORNI: 8 – 14 NOVEMBRE 2021 E 1 – 7 NOVEMBRE 2021; PERIODO DI 14 GIORNI: 1 – 14 NOVEMBRE 2021 E 25 OTTOBRE – 7 NOVEMBRE 2021)

Nell’ultima settimana, si osserva un aumento sia del numero di casi diagnosticati tra gli operatori sanitari2 (937 vs 747 della settimana precedente) che nella popolazione generale; la percentuale di operatori sanitari scende leggermente al 3,1% (rispetto al 3,3% della settimana precedente).

FIGURA 8 – CONFRONTO TRA L’ANDAMENTO SETTIMANALE DALL’INIZIO DELLA CAMPAGNA VACCINALE (LINEA NERA TRATTEGGIATA) DEL NUMERO DI CASI FRA GLI OPERATORI SANITARI (ASSE A
SINISTRA) E NELLA RESTANTE POPOLAZIONE (ASSE A DESTRA) DI ETÀ COMPRESA TRA 20-65 ANNI

Nota: La data riportata si riferisce all’inizio della settimana (lunedì). La linea tratteggiata grigia indica la data di adozione della nuova definizione di caso, All’interno dell’area grigia il dato deve essere considerato provvisorio.
2 Sono stati considerati solo gli operatori sanitari tra i 20 e i 65 anni

Trasmissibilità
La Figura 9 riporta l’andamento nazionale di Rt dal primo giugno 2021. I valori stimati più recenti sono: Rt sintomi= 1,20 (IC95%: 1,20-1,21) al 3 novembre 2021, Rt ospedalizzazioni= 1,09 (IC95%: 1,04-1,14) al 9 novembre 2021, e Rt augmented= 1,22 (IC95%: 1,21-1,22) al 9 novembre 2021. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione di questi parametri si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/open-data/rt.pdf)3.
Questa settimana l’Rt augmented risulta nuovamente in aumento e sopra la soglia epidemica rispetto ai valori osservati nella settimana precedente, 1,22, vs 1,11 (IC95%: 1,10-1,12). Con un andamento leggermente posticipato rispetto all’Rt sintomi, l’Rt ospedalizzazioni risulta in lieve diminuzione rispetto al valore osservato nella settimana precedente, 1,09 vs 1,14 (IC95%: 1,10-1,19) ma ancora sopra la soglia epidemica. La differenza nell’andamento dell’Rt ospedalizzazioni e Rt sintomi che talvolta si riscontra verosimilmente riflette la diversa tempistica che intercorre tra la data di inizio dei sintomi e la data di ricovero usualmente osservata nelle persone diagnosticate con Covid-19 che poi sono state ricoverate. L’elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici va considerata nella lettura di queste stime di trasmissibilità.

FIGURA 9 – ANDAMENTO GIORNALIERO DI RT SINTOMI, RT OSPEDALIZZAZIONI E RT AUGMENTED NAZIONALE, CALCOLATO IL 17/11/2021

Ogni settimana vengono calcolati diversi Rt: Rt sintomi (basato sulle date di inizio sintomi), Rtmedio14gg (media degli Rt di 14 giorni, meno influenzato da variazioni di breve periodo) e Rt ospedalizzazioni (basato sulle date di ricovero e che fornisce quindi un indice di trasmissibilità dei casi più gravi). Tuttavia, per la scelta della data più recente alla quale si può considerare sufficientemente stabile ciascuno di questi Rt bisogna tener conto del consolidamento dei dati. L’acquisizione dei dati epidemiologici sulle infezioni è infatti affetta da una serie di ritardi, alcuni dei quali non comprimibili: in particolare, il tempo tra l’evento infettivo e lo sviluppo dei sintomi (tempo di incubazione), quello tra i sintomi e l’esecuzione del tampone, quello tra l’esecuzione del tampone e la conferma di positività, e quello tra la conferma di positività e l’inserimento nel sistema di sorveglianza integrata ISS. Il ritardo complessivo tra infezioni e loro rilevamento nel sistema di sorveglianza è valutato e aggiornato settimanalmente. Per il presente bollettino, ad esempio, si considera il 2 novembre come data ultima per valutare la stima di Rt medio dei casi sintomatici. Viene inoltre calcolato l’Rt “augmented” sui casi sintomatici. Questo è basato su una tecnica di “data imputation” che permette di fornire una stima più recente (questa settimana 9 novembre); tuttavia, va tenuto in considerazione che sebbene più “tempestivo” è al tempo stesso potenzialmente meno affidabile in quanto basato su dati ancora non completi e maggiormente dipendente dal ritardo di notifica.

Nel periodo 20 ottobre – 2 novembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,21 (range: 1,14-1,26), stabile rispetto alla settimana precedente (1,21, range: 1,08- 1,31) e sopra la soglia epidemica.
La stima per Regione/PA del numero di riproduzione netto Rt sintomi al 3 novembre è riportato in Figura 10.
Abruzzo Basilicata Calabria Campania
Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia
Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte PA Bolzano PA Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria Valle d’Aosta Veneto
0.0 0.5
Rt puntuale 1.0 1.5
FIGURA 10 – STIMA DELL’RT SINTOMI PER REGIONE/PA AL 3 NOVEMBRE 2021, CALCOLATO IL 17/11/2021

Impatto della malattia COVID-19 in Italia
Il Case Fatality Rate (CFR) a 28 giorni dalla diagnosi di COVID-19, grezzo e standardizzato rispetto alla popolazione italiana (2021) e alla popolazione europea standard (2013), per mese di diagnosi a partire da inizio pandemia è riportato in Figura 11. Il CFR grezzo è diminuito dal 19,6%, rilevato all’inizio della pandemia, allo 0,8% a settembre 2021. Osservando i valori del CFR standardizzato rispetto alla popolazione italiana, si nota una diminuzione di approssimativamente 8 punti percentuali fra febbraio 2020 e agosto 2021. Lo stesso andamento decrescente è osservato in corrispondenza del CFR standardizzato rispetto alla popolazione europea. Si osserva, in particolare, una diminuzione continua del CFR (sia grezzo che standardizzato) da gennaio 2021 in poi. Gli alti valori del CFR osservati nella prima fase pandemica potrebbero essere spiegati dal ridotto numero di tamponi che venivano effettuati, e dal fatto che venivano testati prevalentemente i casi sintomatici.
I valori del CFR standardizzato utilizzando come riferimento la popolazione europea (mediamente più giovane della popolazione italiana) risultano sempre più bassi rispetto ai valori del CFR standardizzato che ha come riferimento la popolazione italiana. Questo suggerisce che le differenze con gli altri Paesi europei, in termini di letalità, siano in parte dovute alla struttura per età della popolazione italiana, relativamente più anziana.

FIGURA 11 –ANDAMENTO PER MESE DI DIAGNOSI DEL CASE FATALITY RATE (CFR) GREZZO E STANDARDIZZATO RISPETTO ALLA POPOLAZIONE ITALIANA (2021) E ALLA POPOLAZIONE EUROPEA STANDARD (2013)

La Tabella 1 riporta la distribuzione dei casi e dei decessi segnalati e la letalità per sesso e fasce di età decennali. Come ormai ben noto, si osserva che la letalità del COVID-19 cresce con l’aumentare dell’età dei pazienti ed è più elevata nei soggetti di sesso maschile a partire dalla fascia di età 30-39 anni.

TABELLA 1 – DISTRIBUZIONE DEI CASI (N=4.885.010) E DEI DECESSI (N=132.344) PER COVID-19 DIAGNOSTICATI IN ITALIA PER FASCIA DI ETÀ E SESSO DA INIZIO EPIDEMIA

Soggetti di sesso maschile

Soggetti di sesso femminile
Casi totali
Classe di età (anni)
% N.
N. casi casi deceduti
totali
% del totale deceduti
Letalità %
% N.
N. casi casi deceduti
totali
% del Letalità totale %
deceduti
N. casi
% casi per class e di età
N. deceduti
%
deceduti Letalità
per classe % di età
0-9 10-19 20-29 30-39 40-49 50-59 60-69 70-79 80-89 ≥90
Età non nota
152.038 268.164 308.737 301.091 369.972 401.208 267.819 189.006
112.877 23.005
7 10 48 185 861 3.476 9.965 22.443 28.789 8.892
48
2
Totale
2.393.965
74.678 56,4
3,1
2.491.026
6,4 11,2 12,9 12,6 15,5 16,8 11,2 7,9 4,7 1,0
<0,01
<0,1 <0,1 0,1 0,2 1,2 4,7 13,3 30,1 38,6 11,9
<0,01
<0,01 <0,01 <0,1 0,1 0,2 0,9 3,7 11,9 25,5 38,7
4,2
142.103 245.923 292.867 316.464 407.583 418.035 250.707 184.548 161.987 70.756
53
5,7 7
9,9 10 11,8 31 12,7 110 16,4 381 16,8 1.387 10,1 3.847
7,4 10.827 6,5 24.341 2,8 16.725
<0,01 0
<0,1 <0,1 <0,1
0,2 0,7 2,4 6,7
18,8 42,2 29,0
0
<0,01 <0,01 <0,1 <0,1 0,1 0,3 1,5 5,9 15,0 23,6
0
294.141 514.087 601.608 617.559 777.556 819.245 518.527 373.554 274.871 93.761
101
6,0 14 10,5 20 12,3 79 12,6 295 15,9 1.242 16,8 4.863 10,6 13.812 7,6 33.270 5,6 53.130 1,9 25.617
<0,01 2

<0,1 <0,01 <0,1 <0,01 <0,1 <0,1
0,2 <0,1 0,9 0.2 3,7 0,6 10,4 2,7 25,1 8,9 40,1 19,3 19,4 27,3
<0,01 2,0
57.666 43,6 2,3
4.885.010
132.344 –
2,7
49,0
NOTA: LA TABELLA NON INCLUDE I CASI PER CUI NON È NOTO IL SESSO
51,0

Focus età scolare
Dall’inizio dell’epidemia alle ore 12 del 17 novembre 2021, nella popolazione 0-19 anni sono stati riportati al sistema di sorveglianza integrata COVID-19, 808.228 casi confermati di cui 34 deceduti (Tabella 2).
Nel periodo 1 – 14 novembre 2021, in questa popolazione sono stati segnalati 22.202 nuovi casi, di cui 143 ospedalizzati e 5 ricoverati in terapia intensiva (i valori riportati non includono le persone ospedalizzate, ricoverate in terapia intensiva e decedute diagnosticate prima del 1 novembre).

TABELLA 2 – DISTRIBUZIONE DEI CASI (N=808.228) E DEI DECESSI (N=344) DIAGNOSTICATI NELLA POPOLAZIONE 0-19 ANNI PER FASCIA DI ETÀ, IN ITALIA

Classe di età (anni)
N. casi
N. ospedalizzazioni
N. ricoveri in TI
N. deceduti
<3
63.261
3.047
64
5
3-5
81.882
734
19
5
6-11
241.739
1.407
36
9
12-15
192.273
1.301
58
8
16-19
229.073
2.068
74
7
Totale
808.228
8.557
251
34
La Figura 12 riporta l’incidenza per 100.000 abitanti nella popolazione in età scolare, suddivisa in due fasce di età (<12, 12-19) confrontata con la popolazione di età ≥20 anni, a partire da inizio gennaio 2021. Nell’ultima settimana si osserva un aumento dell’incidenza in tutte le fasce d’età; in particolare nella popolazione di età inferiore ai 12 anni, attualmente non eleggibile per la vaccinazione e che mostra un’incidenza più elevata rispetto alle altre fasce d’età.
Un maggiore dettaglio dell’incidenza settimanale per 100.000 abitanti nella popolazione 0-19 è rappresentato in Figura 13 e del tasso di ospedalizzazione settimanale per 1.000.000 di abitanti nella Figura 14. Nella classe di età 6-11 anni si evidenzia, a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell’incidenza rispetto al resto della popolazione in età scolare, con un’impennata nelle ultime due settimane. Si evidenzia, inoltre, un aumento del tasso di ospedalizzazione nella fascia <3 anni (poco sopra i 2 ricoveri per 100.000 abitanti) nelle ultime settimane, mentre nelle altre fasce di età risulta stabile.
La Figura 15 rappresenta la distribuzione percentuale dei casi nella popolazione 0-19 anni, suddivisa in cinque fasce di età, da inizio anno. Nell’ultima settimana, si conferma l’andamento osservato nella precedente settimana, con il 25% dei casi in Italia diagnosticati nella popolazione di età <20 anni. Il 49% dei casi in età scolare è stato
4 I dati riportati sono aggiornati a mercoledì 17 novembre 2021. Rispetto al Bollettino del 10 novembre 2021 il numero dei decessi è diminuito per aggiornamento del dato (data di nascita o causa del decesso) .

diagnosticato nella fascia d’età 6-11 anni, il 34% nella fascia 12-19 anni e solo il 11% e il 6% è stato diagnosticato, rispettivamente tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni.

FIGURA 12 – INCIDENZA SETTIMANALE DI CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI PER DATA DI PRELIEVO/DIAGNOSI PER POPOLAZIONE TARGET DELLA CAMPAGNA VACCINALE (12-19 E ≥ 20

ANNI) E NON (< 12 ANNI) A PARTIRE DA GENNAIO 2021
Nota: La data riportata si riferisce all’inizio della settimana (lunedì). All’interno dell’area grigia il dato deve essere considerato provvisorio,

FIGURA 13 – INCIDENZA SETTIMANALE PER 100.000 ABITANTI PER DATA DI PRELIEVO/DIAGNOSI NELLA POPOLAZIONE 0-19 ANNI PER FASCIA DI ETÀ A PARTIRE DA GENNAIO 2021

Nota: La data riportata si riferisce all’inizio della settimana (lunedì). All’interno dell’area grigia il dato deve essere considerato provvisorio,

FIGURA 14 – TASSO DI OSPEDALIZZAZIONE SETTIMANALE PER 1.000.000 ABITANTI PER DATA PRELIEVO/DIAGNOSI NELLA POPOLAZIONE 0-19 ANNI PER FASCIA DI ETÀ A PARTIRE
DA GENNAIO 2021
Nota: La data riportata si riferisce all’inizio della settimana (lunedì). Il dato relativo alle ultime due settimane non è consolidato.
FIGURA 15 – DISTRIBUZIONE PERCENTUALE SETTIMANALE DEI CASI COVID-19 PER DATA DI PRELIEVO/DIAGNOSI NELLA POPOLAZIONE 0-19 ANNI PER FASCIA DI ETÀ A PARTIRE
DA GENNAIO 2021
Nota: La data riportata si riferisce all’inizio della settimana (lunedì). All’interno dell’area grigia il dato deve essere considerato provvisorio,

Impatto delle vaccinazioni nel prevenire nuove infezioni, infezioni gravi e decessi
La campagna vaccinale in Italia è iniziata il 27 dicembre 2020. Al 17 novembre 2021, sono state somministrate 92.772.638 (43.782.798 prime dosi, 45.560.971 seconde/uniche dosi e 3.428.869 terze dosi) delle 99.903.515 dosi di vaccino finora consegnate (https://github.com/italia/covid19-opendata-vaccini).
Al 17 novembre, in Italia, la copertura vaccinale per due dosi nella popolazione di età > 12 anni è pari a 84,4%. Nelle fasce di età 70-79 e 80+ la percentuale di persone che hanno completato il ciclo vaccinale con due dosi è rispettivamente 91,7% e 93,9%. Nelle fasce di età 20-29, 40-49, 50-59 e 60-69 la percentuale di persone che hanno completato il ciclo vaccinale è superiore all’80% (rispettivamente 84,6%, 80,7%, 85,2% e 89,1%). La copertura con due dosi si attesta all’80,1% nella fascia 30-39 mentre nella fascia 12-19 è pari al 69,0%.
In tutte le Regioni/PA la copertura vaccinale della popolazione con età compresa fra i 12 ed i 59 anni è maggiore del 70%, con una variabilità che va dal 73,9% nella Provincia Autonoma di Bolzano all’83,9% in Toscana. La copertura vaccinale nazionale per “tre dosi” (richiamo o dose addizionale) è pari al 6,3%, con una variabilità che va dal 3,1% in Calabria all’11,9% in Molise. Per la popolazione oltre gli 80 anni la copertura con 3 dosi è pari al 37,7%.
Sulla base del Decreto-legge 14 gennaio 2021 n. 2, che disciplina i sistemi informativi funzionali all’implementazione del piano strategico dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2 (comma 7, art 3), viene effettuata periodicamente una analisi congiunta dei dati dell’anagrafe nazionale vaccini e della sorveglianza integrata COVID- 19, di cui di seguito sono riportati i principali risultati. Le analisi di seguito riportate riguardano quindi tutti i soggetti notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV-2 per i quali è disponibile il codice fiscale, utilizzato come identificativo univoco per il record linkage con l’anagrafe nazionale dei vaccini del Ministero della Salute.
Al fine di analizzare la distribuzione dei casi per stato vaccinale e l’efficacia del vaccino si definiscono come:


casi non vaccinati: tutti i casi notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV-2 che
▪ non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino, oppure
▪ sonostativaccinaticonprimaomonodosenei14giorniprecedentiladiagnosi stessa, ovvero prima del tempo necessario per sviluppare una risposta immunitaria almeno parziale al vaccino
casi con ciclo incompleto di vaccinazione: tutti i casi notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV-2

▪ avvenuta almeno 14 giorni dopo la somministrazione della prima dose, in soggetti che hanno ricevuto un vaccino che prevede un ciclo vaccinale a due dosi (vaccini Pfizer-BioNtech, Moderna e Vaxzevria).
▪ avvenuta entro 14 giorni dalla somministrazione della seconda dose. Si ricorda che un ciclo di vaccinazione incompleto fornisce una protezione inferiore rispetto ad un ciclo di vaccinazione completo.
• casi con ciclo completo di vaccinazione: tutti i casi notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV2 dopo almeno 14 giorni dal completamento del ciclo vaccinale (14 giorni dalla somministrazione della seconda dose per i vaccini Pfizer-BioNtech, Moderna e Vaxzevria o 14 giorni dalla somministrazione dell’unica dose per il vaccino Janssen/Johnson&Johnson).
Per maggiore completezza i casi con ciclo completo di vaccinazione sono stati distinti in tre categorie differenti:
• casi con ciclo completo di vaccinazione effettuato da meno di sei mesi: tutti i soggetti notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV2 documentata a partire dal quattordicesimo giorno dopo il completamento del ciclo vaccinale e per i successivi 180 giorni
• casi con ciclo completo di vaccinazione da oltre sei mesi: tutti i soggetti notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV2 effettuata più di 180 giorni dopo il quattordicesimo giorno successivo al completamento del ciclo vaccinale
• casi con ciclo completo di vaccinazione più dose aggiuntiva/booster: tutti i soggetti notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV2 documentata almeno 14 giorni dopo la somministrazione della dose aggiuntiva o booster.

La Tabella 3 riporta il numero assoluto e la percentuale di persone vaccinate nella popolazione generale e di casi di infezione da SARS-CoV2, di casi ospedalizzati, ricoverati in terapia intensiva e deceduti per stato vaccinale negli ultimi 30 giorni. Negli ultimi 30 giorni, sono stati notificati 50.564 casi (39,9%) fra i non vaccinati, 3.980 casi (3.1%) fra i vaccinati con ciclo incompleto, 60.407 casi (47,7%) fra i vaccinati con ciclo completo entro sei mesi, 11.215 (8,9%) fra i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi e 537 casi (0,4%) fra i vaccinati con ciclo completo con dose aggiuntiva/booster. Il 51,0% delle ospedalizzazioni, il 64,0% dei ricoveri in terapia intensiva e il 45,3% dei decessi sono avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino.

TABELLA 3 – POPOLAZIONE ITALIANA DI ETÀ >12 ANNI E CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI, OSPEDALIZZATI, RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA E DECEDUTI NEGLI ULTIMI 30 GIORNI, PER STATO VACCINALE E CLASSE D’ETÀ* VEDI GLOSSARIO PER DEFINIZIONI
GRUPPO
Popolazione (30/10/2021)
Diagnosi di
Sars-CoV-2 (15/10/2021- 14/11/2021)
Ospedalizzazioni
(08/10/2021- 7/11/2021)
Ricoveri in Terapia Intensiva (08/10/2021- 7/11/2021)
Decessi (24/09/2021- 24/10/2021)
*La copertura vaccinale qui indicata fa riferimento al 30 ottobre perché corrisponde ad una media di copertura vaccinale nel periodo. Il numero di eventi riportati in questa tabella potrebbe non essere allineato con il numero di eventi riportato nel bollettino quotidiano COVID-19 prodotto da Ministero della Salute/Protezione Civile (MdS/PC). Le differenze si devono, principalmente, a due fattori: a) gli eventi riportati da MdS/PC sono per data di notifica, mentre questa tabella usa la data di prelievo/diagnosi e b) ritardi di notifica nel flusso ISS più complesso ed articolato.
**Ospedalizzazioni, ricoveri in terapia intensiva e decessi qui riportati riferiscono al periodo della diagnosi per tener conto del tempo necessario all’aggravamento dopo la diagnosi e del ritardo di notifica

FASCIA DI NON VACCINATI VACCINATI CON CICLO VACCINATI CON CICLO VACCINATI CON CICLO VACCINATI CON CICLO COMPLETO + ETÀ INCOMPLETO COMPLETO ENTRO 6 MESI COMPLETO DA >6 MESI DOSE AGGIUNTIVA/BOOSTER
12-39 3.423.613 (19,6%) 1.198.818 ( 6,9%) 12.150.128 (69,7%) 637.647 ( 3,7%) 25.349 ( 0,1%)
40-59 2.932.766 (15,9%) 846.451 ( 4,6%) 13.554.449 (73,5%) 1.025.385 ( 5,6%) 78.454 ( 0,4%)
60-79 1.278.622 ( 9,4%) 284.492 ( 2,1%) 11.273.878 (83,1%) 602.829 ( 4,4%) 132.958 ( 1,0%)
80+ 227.566 ( 5,0%) 92.995 ( 2,0%) 1.989.709 (43,6%) 1.920.562 (42,1%) 333.271 ( 7,3%)
Totale 7.862.567 (14,6%) 2.422.756 (4,5%) 38.968.164 (72,1%) 4.186.423 (7,8%) 570.032 (1,1%)
12-39 23.176 (52,8%) 1.668 ( 3,8%) 16.872 (38,4%) 2.163 ( 4,9%) 44 ( 0,1%)
40-59 19.051 (39,9%) 1.504 ( 3,2%) 23.669 (49,6%) 3.395 ( 7,1%) 103 ( 0,2%)
60-79 6.797 (25,6%) 657 ( 2,5%) 17.109 (64,5%) 1.817 ( 6,9%) 136 ( 0,5%)
80+ 1.540 (18,0%) 151 ( 1,8%) 2.757 (32,3%) 3.840 (45,0%) 254 ( 3,0%)
Totale 50.564 (39,9%) 3.980 (3,1%) 60.407 (47,7%) 11.215 (8,9%) 537 (0,4%)
12-39 476 (77,3%) 25 ( 4,1%) 94 (15,3%) 20 ( 3,2%) 1 ( 0,2%)
40-59 1.055 (75,5%) 28 ( 2,0%) 260 (18,6%) 53 ( 3,8%) 2 ( 0,1%)
60-79 1.181 (49,8%) 64 ( 2,7%) 1.016 (42,8%) 94 ( 4,0%) 17 ( 0,7%)
80+ 508 (26,3%) 43 ( 2,2%) 705 (36,5%) 659 (34,1%) 15 ( 0,8%)
Totale 3.220 (51,0%) 160 (2,5%) 2.075 (32,9%) 826 (13,1%) 35 (0,6%)
12-39 24 (96,0%) 1 ( 4,0%) 0 ( 0,0%) 0 ( 0,0%) 0 ( 0,0%)
40-59 126 (84,6%) 4 ( 2,7%) 18 (12,1%) 1 ( 0,7%) 0 ( 0,0%)
60-79 244 (64,2%) 8 ( 2,1%) 117 (30,8%) 10 ( 2,6%) 1 ( 0,3%)
80+ 30 (27,8%) 1 ( 0,9%) 42 (38,9%) 34 (31,5%) 1 ( 0,9%)
Totale 424 (64,0%) 14 (2,1%) 177 (26,7%) 45 (6,8%) 2 (0,3%)
12-39 6 (85,7%) 0 ( 0,0%) 1 (14,3%) 0 ( 0,0%) 0 (0,0%)
40-59 46 (78,0%) 2 ( 3,4%) 9 (15,3%) 2 ( 3,4%) 0 (0,0%)
60-79 173 (62,9%) 9 ( 3,3%) 84 (30,5%) 9 ( 3,3%) 0 (0,0%)
80+ 159 (31,4%) 8 ( 1,6%) 215 (42,5%) 124 (24,5%) 0 (0,0%)
Totale 384 (45,3%) 19 (2,2%) 309 (36,5%) 135 (15,9%) 0 (0,0%

Si evidenzia che, nel momento in cui le vaccinazioni nella popolazione raggiungono alti livelli di copertura, si verifica il cosiddetto “effetto paradosso” per cui il numero assoluto di infezioni, ospedalizzazioni e decessi può essere simile, se non maggiore, tra vaccinati e non vaccinati, per via della progressiva diminuzione nel numero di questi ultimi.
Nella fascia 80+, si osserva, per esempio, che al 30 ottobre il 7,3% della popolazione ha completato il ciclo con la dose aggiuntiva/booster, mentre la percentuale di popolazione che ha completato il ciclo vaccinale negli ultimi sei mesi e da oltre sei mesi è pari rispettivamente al 43,6% e al 42,1%. Complessivamente più del 90% degli ultraottantenni ha completato il ciclo vaccinale. Il numero di ospedalizzazioni, fra l’08/10/2021 e il 7/11/2021, fra i vaccinati con ciclo completo da meno e da oltre sei mesi è pari rispettivamente a 705 e 659, mentre nei non vaccinati il numero di ospedalizzazioni è pari a 508. Tuttavia, non è possibile confrontare i numeri in valore assoluto in quanto fanno riferimento a popolazione di ampiezze diverse e per rendere possibile il confronto è necessario calcolare il tasso, ovvero il numero di eventi diviso la popolazione nel periodo di riferimento per 100,000. Calcolando il tasso di ospedalizzazione (Figura 16) per i non vaccinati (219 ricoveri per 100.000) si evidenzia come questo sia circa sette volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi (30 ricoveri per 100.000) e sei volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi (37 ricoveri per 100.000).
Analizzando il numero dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi negli over 80, si osserva che il tasso di ricoveri in terapia intensiva dei non vaccinati (13 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) è circa sette volte più alto di quello dei vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi (1,8 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) e da oltre sei mesi (1,9 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) mentre, nel periodo 24/09/2021 – 24/10/2021, il tasso di decesso nei non vaccinati (65 per 100.000) è circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro sei mesi (7 per 100.000) e sei volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi (11 per 100,000).
I valori numerici relativi ai tassi rappresentati in Figura 16 e la rischio relativi dei vaccinati rispetti ai vaccinati con ciclo completo sono riportati nella Tabella A3 dei Materiali Supplementari.

FIGURA 16 – INCIDENZA CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI (A), TASSO OSPEDALIZZAZIONI (B), TASSO RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA (C) E MORTALITÀ (D) PER 100.000 ABITANTI NEGLI
ULTIMI 30 GIORNI*

PER STATO VACCINALE E CLASSE D’ETÀ VEDI GLOSSARIO PER DEFINIZIONI
*Il denominatore usato per il calcolo dei tassi è costituito dalla copertura vaccinale nei periodi di calcolo di ciascun outcome
La Tabella 4 e la Figura 17 mostrano le stime di efficacia vaccinale, con intervallo di confidenza al 95%, nel prevenire casi di COVID-19, l’ospedalizzazione, il ricovero in terapia intensiva e il decesso, nel periodo con circolazione prevalente della variante alfa (B.1.1.7) (dal 5 aprile, approssimativamente la data in cui la vaccinazione è stata estesa alla popolazione generale, fino al 4 luglio) e nel periodo con circolazione prevalente della variante delta (B.1.617.2) (dal 5 luglio al 14 novembre per le diagnosi, 31 ottobre per ospedalizzazioni e ricoveri in terapia intensiva, e il 24 ottobre per i decessi).

TABELLA 4 – STIMA EFFICACIA VACCINALE [IC 95%] NEI SOGGETTI VACCINATI CON CICLO COMPLETO RISPETTO AI NON VACCINATI PER DIAGNOSI, OSPEDALIZZAZIONE, RICOVERI IN TERAPIA INTENSIVA E DECESSI, NELLA POPOLAZIONE ITALIANA DI ETÀ >12 ANNI PER FASE EPIDEMICA: VARIANTE ALFA PREVALENTE (4 APRILE – 4 LUGLIO 2021) E VARIANTE DELTA PREVALENTE

(5 LUGLIO – 14 NOVEMBRE 2021)
VARIANTE
Alfa Delta
VEDI GLOSSARIO PER DEFINIZIONI
DIAGNOSI
OSPEDALIZZAZIONI
RICOVERI IN TI
DECESSI
88,8 [88,6 – 89,0]
95,0 [94,7 – 95,3]
97,3 [96,5 – 98,0]
96,5 [96,1 – 96,9]
73,5 [73,4 – 73,7]
91,1 [90,9 – 91,4]
94,5 [94,0 – 95,0]
91,5 [90,9 – 92,1]

FIGURA 17 – CONFRONTO EFFICACIA VACCINALE NEL PREVENIRE CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI, OSPEDALIZZATI, RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA E DECEDUTI NELLA POPOLAZIONE ITALIANA DI ETÀ >12 ANNI PER FASE EPIDEMICA: VARIANTE ALFA PREVALENTE (4 APRILE – 4 LUGLIO 2021) E VARIANTE DELTA PREVALENTE (5 LUGLIO – 14 NOVEMBRE 2021)

L’efficacia stimata misura la riduzione proporzionale del rischio di osservare un certo evento tra le persone vaccinate con ciclo completo, ovvero la riduzione percentuale del rischio di osservare un certo evento tra le persone vaccinate con ciclo completo rispetto alle persone non vaccinate. L’efficacia complessiva della vaccinazione completa nel prevenire l’infezione nel periodo con circolazione dominante della variante alfa è pari al 88,8% (95% IC: 88,6%-89,0%), mentre, in linea con la letteratura nazionale6 e internazionale7, si osserva una riduzione dell’efficacia complessiva nel periodo con circolazione prevalente della variante delta (73,5% 95%IC: 73,4%-73,7%).
Questo risultato indica che nella fase epidemica alfa, nel gruppo dei vaccinati con ciclo completo il rischio di contrarre l’infezione si riduceva circa dell’89% rispetto a quello tra i non vaccinati, mentre si osserva una riduzione del rischio per i vaccinati nel periodo delta pari a circa il 74% rispetto ai non vaccinati. Siccome le stime riportate sono basate su un modello statistico, ciascuna stima ha un livello di incertezza espresso dall’intervallo di confidenza, il quale indica che verosimilmente (con il 95% di probabilità) il valore reale dell’efficacia, nella fase epidemica delta, è compreso tra 73,4%-73,7%. In

5 L’efficacia del vaccino è stimata usando il modello lineare generalizzato ad effetti casuali con distribuzione di Poisson, considerando il numero di eventi per giorno come variabile dipendente, lo stato vaccinale come variabile indipendente, le fasce di età decennali come variabile di aggiustamento e includendo la regione di somministrazione come effetto casuale. All’interno del modello è inserita come variabile offset il numero giornaliero di persone esposte per stato vaccinale, fascia anagrafica e regione/PA. Attraverso questo modello è possibile stimare il rischio relativo (RR), ossia il rapporto fra l’incidenza dell’evento tra i vaccinati completi rispetto alla incidenza dello stesso evento tra i non vaccinati. Le stime di efficacia vaccinale in termini percentuali sono calcolate sulla base degli RR come (1-RR)*100. Più il valore è vicino a 100 e più alta è l’efficacia vaccinale (100 valore massimo possibile).
6
7 Lopez Bernal J, Andrews N, Gower C, Gallagher E, Simmons R, Thelwall S, et al. Effectiveness of Covid-19 vaccines against the B. 1.617. 2 (Delta) variant. N Engl J Med 2021;585-594.

https://www.iss.it/documents/20126/0/report_on_vaccine_effectiveness_Italy+%281%29.pdf/53d71dc2-c8c5-24c1-3467- 705a8587a339?t=1633529045681

generale, sebbene si osservi una diminuzione dell’efficacia nella fase epidemica delta, l’efficacia preventiva nei confronti di ricoveri (91% fase delta vs 95% fase alfa), terapie intensive (95% fase delta vs 97% fase alfa) e decessi (91% fase delta vs 97%) rimane alta.
Per la fase epidemica con circolazione della variante delta sono riportate in Tabella 5 e in Figura 18, le stime dell’efficacia nel prevenire casi di COVID-19, ospedalizzazioni, ricoveri in terapia intensiva e decessi, per ciascuna fascia di età. L’efficacia vaccinale nei vaccinati con ciclo completo rispetto ai non vaccinati nel prevenire le diagnosi con successivo ricovero, ospedalizzazione o decesso rimane elevata per tutte le fasce di età, sebbene si evidenzi un andamento decrescente all’aumentare dell’età.
TABELLA 5 – STIMA EFFICACIA VACCINALE [IC 95%] NELLA POPOLAZIONE ITALIANA DI ETÀ >12 ANNI NEI CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI NEL PERIODO CON VARIANTE DELTA PREVALENTE (5 LUGLIO – 14 NOVEMBRE 2021) VEDI GLOSSARIO PER DEFINIZIONI
*In tabella sono riportate le stime dell’efficacia (%) con intervallo di confidenza al 95%. Per maggiori dettagli metodologici fare riferimento a quanto riportato nella nota Tabella 3.
**stime non calcolabili per bassa frequenza di eventi in alcuni strati
FASCIA DI ETÀ
DIAGNOSI DI SARS- COV-2
OSPEDALIZZAZIONI
RICOVERI IN TERAPIA INTENSIVA
DECESSI
12-39 40-59 60-79 80+
78,3 [78,0 – 78,5] 69,1 [68,8 – 69,4] 69,8 [69,4 – 70,3] 77,8 [77,0 – 78,5]
94,3 [93,6 – 94,8] 94,3 [94,0 – 94,7] 90,9 [90,5 – 91,3] 88,8 [88,2 – 89,5]
98,0 [95,4 – 99,1] 96,7 [95,8 – 97,4] 94,6 [93,9 – 95,2] 90,0 [87,3 – 92,1]
88,2 [69,6 – 95,4] 94,7 [92,7 – 96,1] 93,5 [92,7 – 94,2] 91,3 [90,4 – 92,1]
FIGURA 18 – STIMA DELL’EFFICACIA NEI SOGGETTI VACCINATI CON CICLO COMPLETO RISPETTO AI NON VACCINATI PER DIAGNOSI, OSPEDALIZZAZIONE, RICOVERI IN TERAPIA INTENSIVA E DECESSI, NELLA POPOLAZIONE ITALIANA DI ETÀ > 12 ANNI, PER CLASSE D’ETÀ, NEL PERIODO CON VARIANTE
DELTA PREVALENTE 05 LUGLIO – 14 NOVEMBRE 2021
Nota: A causa del basso numero di ricoveri in terapia intensiva e di decessi nella fascia di età 12-39, le stime di efficacia vaccinale in questo gruppo non sono riportate in quanto non calcolabili.
VEDI GLOSSARIO PER DEFINIZIONI


Al fine di studiare l’andamento nel tempo dell’efficacia vaccinale, per la fase epidemica con circolazione della variante delta sono state riportate in Tabella 6 e in Figura 19, le stime dell’efficacia nel prevenire casi di COVID-19 e malattia severa (caso di infezione da SARS-CoV2 con successiva ospedalizzazione e/o ricovero in terapia intensiva e/o decesso) nei soggetti vaccinati con ciclo completo da oltre di sei mesi e da meno di 6 mesi rispetto ai non vaccinati. Dopo 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale, si osserva una forte diminuzione dell’efficacia vaccinale nel prevenire le diagnosi in corrispondenza di tutte le fasce di età. In generale, su tutta la popolazione, l’efficacia vaccinale passa dal 79% nei vaccinati con ciclo completo entro sei mesi rispetto ai non vaccinati, al 55% nei vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi rispetto ai non vaccinati. Nel caso di malattia severa, la differenza fra vaccinati con ciclo completo da oltre e da meno di sei mesi risulta minore. Si osserva, infatti, una decrescita dell’efficacia vaccinale di circa 13 punti percentuali, in quanto l’efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi è pari al 95%, mentre risulta pari all’82% per i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi, rispetto ai non vaccinati.

È necessario evidenziare che le stime di efficacia riportate non prendono in considerazione diversi fattori che potrebbero influire sul rischio di infezione/ricovero/morte e sulla probabilità di essere vaccinato da un periodo più o meno lungo. Infatti, la campagna vaccinale inizialmente ha coinvolto la popolazione più a rischio (operatori sanitari, residenti nelle RSA, persone con più di 80 anni e persone estremamente vulnerabili) e solo successivamente è stata aperta al resto della popolazione. Si può quindi supporre, per come è stata pianificata e attuata la campagna vaccinale, che attualmente i soggetti che risultano vaccinati da oltre sei mesi sono individui con un rischio di infezione/ricovero/morte maggiore rispetto al resto della popolazione vaccinata, in quanto sono coloro che hanno avuto un accesso prioritario alla vaccinazione poiché maggiormente a rischio. Nell’analisi proposta si corregge per classi di età decennali ma non si considera all’interno del modello come fattore di correzione la categoria di rischio. Tale limite potrebbe attualmente portare a sottostimare l’efficacia vaccinale nei vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi e quindi a sovrastimare l’impatto del tempo sull’efficacia vaccinale.

TABELLA 6– STIMA EFFICACIA VACCINALE [IC 95%] NEI SOGGETTI VACCINATI CON CICLO COMPLETO DA MENO DI 6 MESI E DA OLTRE 6 MESI RISPETTO AI NON VACCINATI NEL PERIODO (5 LUGLIO – 14 NOVEMBRE 2021) VEDI GLOSSARIO PER DEFINIZIONI

GRUPPO
Diagnosi di Sars-CoV-2
Malattia Severa
*In tabella sono riportate le stime dell’efficacia (%) con intervallo di confidenza al 95%. Per dettagli metodologici vedi nota 5.
FASCIA DI ETÀ
VACCINATI CON CICLO COMPLETO ENTRO 6 MESI
VACCINATI CON CICLO COMPLETO DA >6 MESI
12-39
79,2 [79,0 – 79,4]
55,2 [53,8 – 56,6]
40-59
70,6 [70,3 – 70,9]
39,5 [37,9 – 41,0]
60-79
70,9 [70,4 – 71,4]
36,7 [34,3 – 39,1]
80+
80,9 [80,2 – 81,5]
60,5 [58,9 – 62,0]
Totale
74,6 [74,4 -74,7]
46,8 [46,0 – 47,6]
12-39
94,9 [94,2 – 95,5]
81,6 [75,5 – 86,3]
40-59
95,0 [94,6 – 95,4]
87,2 [84,1 – 89,6]
60-79
91,7 [91,2 – 92,1]
78,3 [74,0 – 81,9]
80+
89,3 [88,6 – 90,0]
80,5 [78,5 – 82,4]
Totale
91,8 [91,6-92,1]
82,1 [80,7 – 83,3]

FIGURA 19 – STIMA DELL’EFFICACIA NEI SOGGETTI VACCINATI CON CICLO COMPLETO DA OLTRE DI SEI MESI E DA MENO DI 6 MESI RISPETTO AI NON VACCINATI PER DIAGNOSI E MALATTIA SEVERA, NELLA POPOLAZIONE ITALIANA DI ETÀ > 12 ANNI, PER CLASSE D’ETÀ, NEL PERIODO CON VARIANTE
DELTA PREVALENTE 05 LUGLIO – 14 NOVEMBRE 2021
Nota: A causa del basso numero di ricoveri in terapia intensiva e di decessi nella fascia di età 12-39, le stime di efficacia vaccinale in questo gruppo non sono riportate in quanto non calcolabili.

VEDI GLOSSARIO PER DEFINIZIONI

Materiale supplementare
FIGURA A1 – TREND SETTIMANALE PER AREA GEOGRAFICA DEL NUMERO DI CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI IN ITALIA DALL’INIZIO DELL’EPIDEMIA
Nota: All’interno dell’area grigia il dato deve essere considerato provvisorio, La linea tratteggiata nera indica la data di adozione della nuova definizione di caso, La data riportata si riferisce all’inizio della settimana (lunedì),

FIGURA A2 – ETÀ MEDIANA DEI CASI DI COVID-19 ALLA DIAGNOSI, AL PRIMO RICOVERO, AL RICOVERO IN TERAPIA INTENSIVA E AL DECESSO IN ITALIA PER SETTIMANA DI DIAGNOSI

La linea tratteggiata nera indica la data di adozione della nuova definizione di caso, La data riportata si riferisce all’inizio della settimana (lunedì),
Motivo del test
Casi
N%
TABELLA A1 –MOTIVO DEL TEST NEI CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI IN ITALIA 1 – 14 NOVEMBRE 2021
Screening 14.654 16,2
Contact tracing
Pazienti con sintomi
Non noto
Totale 90.419
TABELLA A2 – ORIGINE DEI CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI IN ITALIA 1 – 14 NOVEMBRE 2021
25.433 28,1 35.573 39,3 14.759 16,3

Origine dei casi
Casi
N%
Autoctoni 81.321 89,9
Importati dall’estero
Provenienti da Regione diversa da quella di notifica
Non noto
Totale 90.419 –
427 0,5 308 0,3 8.363 9,2
FIGURA A3 – PROPORZIONE DI CASI DI COVID-19 (PER 100,000 AB) PROVENIENTI DA ALTRA REGIONE/PA O STATO ESTERO SUL TOTALE DEI CASI DIAGNOSTICATI DA CIASCUNA REGIONE/PA 1 – 14 NOVEMBRE 2021

FIGURA A4 – CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI IN ITALIA PER COMUNE DI DOMICILIO/RESIDENZA,

1 – 14 NOVEMBRE 2021 (4.973 COMUNI CON ALMENO UN CASO)
FIGURA A5 – INCIDENZA PER 100.000 CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI IN ITALIA PER PROVINCIA DOMICILIO/RESIDENZA,
8 – 14 NOVEMBRE 2021

FIGURA A6 – TASSO RICOVERI SETTIMANALE PER 1.000.000 ABITANTI A LIVELLO NAZIONALE, PER FASCIA DI ETÀ, DA GENNAIO 2021

Nota: La data riportata si riferisce all’inizio della settimana (lunedì). Il dato relativo agli ultimi 30 giorni è non consolidato e verosimilmente sottostimato. .

FIGURA A7 – COPERTURA VACCINALE PERCENTUALE PER FASCIA D’ETÀ

FIGURA A8 –CONFRONTO POPOLAZIONE ITALIANA E CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI, OSPEDALIZZATI, RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA E DECEDUTI PER SETTIMANA DI DIAGNOSI E PER STATO VACCINALE, NELLA CLASSE D’ETÀ 12-39 ANNI* VEDI GLOSSARIO PER DEFINIZIONI


FIGURA A9 – CONFRONTO POPOLAZIONE ITALIANA E CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI, OSPEDALIZZATI, RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA E DECEDUTI PER SETTIMANA DI DIAGNOSI E PER STATO VACCINALE NELLA CLASSE D’ETÀ 40-59 ANNI* VEDI GLOSSARIO PER DEFINIZIONI


FIGURA A10 – CONFRONTO POPOLAZIONE ITALIANA E CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI, OSPEDALIZZATI, RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA E DECEDUTI PER SETTIMANA DI DIAGNOSI E PER STATO VACCINALE NELLA CLASSE D’ETÀ 60-79 ANNI* VEDI GLOSSARIO PER DEFINIZIONI


FIGURA A11 – CONFRONTO POPOLAZIONE ITALIANA E CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI, OSPEDALIZZATI, RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA E DECEDUTI PER SETTIMANA DI DIAGNOSI E PER STATO VACCINALE NELLA CLASSE D’ETÀ 80+ ANNI* VEDI GLOSSARIO PER DEFINIZIONI

TABELLA A3 – INCIDENZA CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI, TASSO OSPEDALIZZAZIONI, TASSO RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA E MORTALITÀ PER 100.000 ABITANTI NEGLI ULTIMI 30 GIORNI PER STATO VACCINALE E CLASSE D’ETÀ *VEDI GLOSSARIO PER DEFINIZIONI
Gruppo
Diagnosi di Sars- CoV-2 (01/10/2021- 31/10/2021)
Ospedalizzazioni (01/10/2021- 31/10/2021)
Ricoveri in Terapia Intensiva (24/09/2021- 24/10/2021)
Decessi (10/09/2021- 10/10/2021)
Fascia di età
Tasso (per 100.000)
Rischio Relativo
Non vaccinati
Vaccinati con ciclo completo entro 6 mesi
Vaccinati
con ciclo completo da >6 mesi
Vaccinati con ciclo completo entro 6 mesi rispetto ai non vaccinati
Vaccinati con ciclo completo da >6 mesi rispetto ai non vaccinati
12-39
676,9
138,9
339,2
4,9
2,0
40-59
649,6
174,6
331,1
3,7
2,0
60-79
531,6
151,8
301,4
3,5
1,8
80+
676,7
138,6
199,9
4,9
3,4
12-39
13,1
0,8
3,2
16,4
4,1
40-59
34
1,9
5,4
17,9
6,3
60-79
89,6
8,9
19
10,1
4,7
80+
218,6
30,4
37,1
7,2
5,9
12-39
0,7
0
0


40-59
4,1
0,1
0,1
41,0
41,0
60-79
18,5
1
2
18,5
9,3
80+
12,9
1,8
1,9
7,2
6,8
12-39
0,1
0
0


40-59
1,3
0,1
0,2
13,0
6,5
60-79
12,3
0,7
2,1
17,6
5,9
80+
64,9
7,1
10,6
9,1
6,1

TABELLA A4 – NUMERO ASSOLUTO E INCIDENZA (PER 100,000 AB) DEI CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI IN ITALIA PER REGIONE/PA DALL’INIZIO DELL’EPIDEMIA (INCIDENZA CUMULATIVA) E NEI PERIODI 8-14/11/2021 E 1-14/11/2021
Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania Emilia-Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio
Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte
PA Bolzano PA Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria
Valle d’Aosta Veneto ITALIA 

REGIONE/PA

NUMERO DI CASI TOTALE
INCIDENZA CUMULATIVA (PER 100.000 AB)
N. CASI TRA IL 8-14/11/2021
INCIDENZA 7GG (PER 100.000 AB)
N. CASI TRA IL 1-14/11/2021
INCIDENZA 14GG (PER 100.000 AB)
85.126
6.623,27
1.070
83,25
1.838
143,01
30.711
5.608,51
192
35,06
344
62,82
89.484
4.765,55
769
40,95
1.886
100,44
479.123
8.435,62
5.386
94,83
9.655
169,99
440.733
9.914,03
4.290
96,5
7.537
169,54
121.676
10.150,21
2.911
242,84
5.138
428,61
417.291
7.294,28
6.788
118,65
11.129
194,54
117.827
7.804,12
1.515
100,34
2.507
166,05
908.118
9.111,25
6.960
69,83
11.366
114,04
118.643
7.902,13
1.453
96,78
2.460
163,85
14.877
5.016,74
136
45,86
196
66,09
392.372
9.182,14
2.616
61,22
4.531
106,03
73.733
13.815,05
1.762
330,14
2.986
559,47
51.406
9.436,71
427
78,39
837
153,65
276.501
7.041,15
1.433
36,49
2.873
73,16
77.606
4.855,76
520
32,54
883
55,25
319.694
6.604,05
3.373
69,68
6.455
133,34
295.508
8.055,65
2.748
74,91
5.110
139,3
67.047
7.750,98
557
64,39
1.081
124,97
12.489
10.080,31
121
97,66
165
133,18
495.045
10.201,95
6.859
141,35
11.442
235,8
4.885.010
8.243,69
51.886
87,56
90.419
152,59

Glossario
Caso: attualmente la definizione di caso si basa sulla Circolare del Ministero della Salute “Definizione di caso” pubblicata il 9 Marzo 2020 (disponibile al seguente link: https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codLe g=73669&parte=1%20&serie=null) e aggiornata l’8 gennaio 2021 con la pubblicazione della Circolare del Ministero della Salute “Aggiornamento della definizione di caso COVID-19 e strategie di testing” (disponibile al seguente link: https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2021&codLe g=78155&parte=1%20&serie=null

Casi non vaccinati: tutti i soggetti notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV-2 che non hanno mai ricevuto una dose di vaccino SARS-CoV-2 o che sono stati vaccinati con prima o mono dose entro 14 giorni dalla diagnosi stessa, ovvero prima del tempo necessario a sviluppare una risposta immunitaria almeno parziale al vaccino.

Casi con ciclo incompleto di vaccinazione: tutti i casi notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV-2 che hanno ricevuto solo la prima dose di un vaccino, che prevede una seconda dose a completamento del ciclo vaccinale (vaccini Pfizer-BioNtech, Moderna e Vaxzevria), documentata dopo 14 giorni dalla prima dose.
Casi con ciclo completo di vaccinazione: tutti i casi notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV2 documentato dopo 14 giorni dal completamento del ciclo vaccinale (quindi 14 giorni dal completamento della seconda dose per i vaccini Pfizer-BioNtech, Moderna e Vaxzevria o 14 giorni dalla somministrazione dell’unica dose per il vaccino Janssen/Johnson&Johnson).
Casi con ciclo completo di vaccinazione effettuato da meno di sei mesi: tutti i soggetti notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV2 documentata a partire dal quattordicesimo giorno successivo al completamento del ciclo vaccinale e entro 180 giorni
Casi con ciclo completo di vaccinazione da oltre sei mesi: tutti i soggetti notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV2 effettuata più di 180 giorni dopo il quattordicesimo giorno successivo al completamento del ciclo vaccinale
Casi con ciclo completo di vaccinazione più dose aggiuntiva/booster: tutti i soggetti notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV2 documentata almeno 14 giorni dopo la somministrazione della dose aggiuntiva o booster.
Decesso: decesso risultante da una malattia clinicamente compatibile in un caso probabile o confermato di COVID-19, a meno che non vi sia una chiara causa di morte alternativa non correlabile al COVID-19 (per esempio, trauma).
Efficacia vaccinale: misura la riduzione proporzionale dei casi tra le persone vaccinate. L’efficacia del vaccino è stimata calcolando il rischio di malattia fra le persone vaccinate e non vaccinate. Il complemento ad 1 del rapporto fra queste due misure equivale alla riduzione percentuale del rischio di malattia tra le persone vaccinate rispetto alle persone non vaccinate. Maggiore è la riduzione percentuale della malattia nel gruppo vaccinato, maggiore è l’efficacia del vaccino. Una stima dell’efficacia del vaccino pari al 90% indica una riduzione del 90% dell’insorgenza della malattia nel gruppo vaccinato (una riduzione del 90% rispetto al numero di casi attesi se non fossero stati vaccinati).

Età mediana: misura della tendenza centrale che indica l’età che divide la popolazione ordinata rispetto all’età stessa in due gruppi numericamente uguali.
Incidenza: proporzione di nuovi casi di malattia che si verificano in una popolazione in un dato lasso di tempo.
Intervallo di confidenza: insieme di valori che verosimilmente include il valore reale della popolazione con un certo grado di confidenza. L’intervallo di confidenza al 95% indica l’intervallo di valori che contiene il valore reale della popolazione con probabilità pari al 95%.
Letalità: il numero di persone che sono morte a causa della malattia diviso per il numero totale di persone ammalate di quella malattia.
Malattia severa: condizione clinica di soggetti con storia di ricovero (in terapia intensiva e non) o deceduti.
Mortalità: il numero di persone che sono morte a causa della malattia diviso per la popolazione totale.
Rischio Relativo: confronta il rischio di osservare un certo evento (per esempio un’infezione, un ricovero in ospedale dovuto ad una malattia o un decesso) in un gruppo con il rischio di osservare lo stesso evento in un altro gruppo.
Stato clinico asintomatico: assenza di segni o sintomi apparenti di malattia in persona positiva al test per SARS-CoV-2.
Stato clinico critico: chiari segni e sintomi di malattia (ad esempio, malattia respiratoria) e abbastanza gravi da richiedere il ricovero in Terapia Intensiva, riscontrati in una persona positiva al test per SARS-CoV-2.
Stato clinico lieve: chiari segni e sintomi di malattia (malattia respiratoria) ma non abbastanza gravi da richiedere il ricovero ospedaliero, riscontrati in una persona positiva al test per SARS-CoV-2.
Stato clinico pauci sintomatico: con sintomi lievi (ad esempio malessere generale, lieve rialzo della temperatura corporea, stanchezza, ecc.) riscontrati in persona positiva al test per SARS-CoV-2.
Stato clinico severo: chiari segni e sintomi di malattia (malattia respiratoria) abbastanza gravi da richiedere il ricovero ospedaliero, riscontrati in una persona positiva al test per SARS-CoV-2.

Prodotto dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Roma
A cura di: Martina Del Manso, Chiara Sacco, Flavia Riccardo, Antonino Bella, Alberto Mateo Urdiales, Massimo Fabiani, Stefano Boros, Fortunato (Paolo) D’Ancona, Maria Cristina Rota, Antonietta Filia, Matteo Spuri, Sara Antignani, Marco Bressi, Maria Fenicia Vescio, Daniele Petrone, Corrado Di Benedetto, Marco Tallon, Alessandra Ciervo, Paola Stefanelli, Patrizio Pezzotti per ISS;
Giorgio Guzzetta, Valentina Marziano, Piero Poletti, Filippo Trentini, Marco Ajelli, Stefano Merler per Fondazione Bruno Kessler;
e di: Antonia Petrucci (Abruzzo); Michele La Bianca (Basilicata); Anna Domenica Mignuoli (Calabria); Pietro Buono (Campania); Erika Massimiliani (Emilia-Romagna); Fabio Barbone (Friuli Venezia Giulia); Francesco Vairo (Lazio); Camilla Sticchi (Liguria); Danilo Cereda (Lombardia); Lucia Di Furia (Marche); Raffaele Malatesta (Molise); Annamaria Bassot (P.A. Bolzano); Pier Paolo Benetollo (P.A. Trento); Chiara Pasqualini (Piemonte); Lucia Bisceglia (Puglia); Maria Antonietta Palmas (Sardegna); Salvatore Scondotto (Sicilia); Emanuela Balocchini (Toscana); Anna Tosti (Umbria); Mauro Ruffier (Valle D’Aosta); Filippo Da Re (Veneto).
Citare il documento come segue: Task force COVID-19 del Dipartimento Malattie Infettive e Servizio di Informatica, Istituto Superiore di Sanità. Epidemia COVID-19.

Aggiornamento nazionale: 17 novembre 2021

Prodotto dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Roma, 17 novembre 2021

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