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ECCO IL COMMISSARIO CAMERINI: SULLA INCANDIDABILITÀ MORRA CITA CRONACHE E RIVENDICA LA SUA CORRETTEZZA

SCANZANO JONICO All’eletto non proclamato Altieri non resta che impugnare al Tar il provvedimento del Prefetto Copponi

Per il neo Prefetto di Matera, Sante Copponi, buona la prima:  nominato, nella persona di Rosalia Ermelinda Camerini, il Commissario prefettizio per la provvisoria gestione del Comune di Scanzano Jonico.
Così, sulla commedia degli equivoci della riabilitazione di Altieri, triplice fischio: fine dei giochi ed elezioni invalidate.
Più che “Scanzano Rinasce”, questo il nome della lista dell’incandidabile Mario Altieri, lista tra l’altro capeggiata dal consigliere regionale della Lega, Pasquale Cariello, si può adesso ufficialmente sostenere che Scanzano “regredisce”.
Non basterà il silenzio del centrodestra regionale a placare la tempesta conseguente a quanto accaduto alle locali amministrative di Scanzano.
A rivendicare la correttezza del proprio operato, il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie, Nicola Morra, che dopo aver reso note le verifiche sulle candidature, rilievi che hanno visto un ruolo attivo anche del vice presi-dente, il senatore lucano della Lega, Pasquale Pepe, subì pure l’infruttuosa controffensiva di Cariello che lo invitava a rettificare la dichiarazione di incandidabilità di Altieri, e dello stesso Altieri che sui propri profili social si spinse persino a dichiarare:  «Alla scorrettezza politica si aggiunge l’ignoranza giuridica».
Morra, all’indomani della non proclamazione degli eletti e della nomina, da parte di Copponi, del Commissario prefettizio, dal suo profilo social, postando la prima pagina di Cronache Lucane, è dedicato un ulteriore intervento alla vicenda.
«Come spesso avviene – ha scritto il presidente Morra -, in occasione dell’indicazione della “impresentabilità” del candidato sindaco di Scanzano jonico si sono levate polemiche, in particolare da parte del candidato in questione, si è minacciato di adire le vie legali nei confronti della Commissione Antimafia, nello specifico del Presidente, perché si è accusata la Commissione di aver operato “politicamente”, e cioè in maniera arbitraria, favorendo amici e colpendo avversari».
«In verità – ha proseguito Morra -il tempo spesso è galantuomo: seppur in ritardo, adesso si chiarisce che il candidato in questione era “incandidabile” ai sensi di quanto stabilito dalla cosiddetta “Legge Severino”, e dunque si certifica che la Commissione aveva ragione. Polemiche e questioni capziose non mancheranno mai, e questo è anche il bello della democrazia. Tuttavia il diritto, se non sempre, spesso risulta univoco e netto, per quanto non sempre immediatamente in maniera chiara, anche per errori di noi esseri umani».
«Ora – ha sottolineato il presidente della Commissione parlamentare antimafia – a Scanzano jonico si dovrebbe ragionare di un altro problema: il commissariamento cui sembra stia andando incontro nuovamente il comune di fatto impedirà alla comunità di essere governata da un Consiglio democraticamente eletto, sebbene vi siano state preventive informazioni date appunto dalla Commissione Antimafia che, se ben recepite, avrebbero potuto evitare tale esito». «La Commissione il suo l’ha fatto – ha concluso Morra -. Ora i cittadini meditino».
Il provvedimento del Prefetto Copponi era inevitabile, poichè la dichiarazione di mancata proclama-zione del candidato Sindaco che ha ottenuto il maggior numero dei voti, ha determinato il mancato rinnovo degli organi elettivi con la conseguente impossibilità di assi-curare il normale governo e funzionamento del Comune.
Il pluripregiudicato Altieri ha riportato una condanna irrevocabile alla pena di anni 1 e mesi 3 di reclusione, inflitta per il reato di abuso di ufficio in concorso e punito con l’aggravante della recidi-va e, come emerso dagli accerta-menti «successivi» all’ammissione della sua candidatura a sindaco, nonostante la pena risultasse eseguita alla data dell’11 febbraio 2015 in affidamento in prova con esito positivo, la condanna, però, non risultava inclusa fra i titoli per i quali il Tribunale di sorveglianza di Potenza ha concesso la riabilitazione con ordinanza del 12dicembre 2018.
Per questo, «tale condanna rientra nel novero delle cause di incandidabilità».
Il provvedimento del Prefetto Copponi è impugnabile al Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata, ammesso anche il ri-corso straordinario al Presidente della Repubblica, e chissà se Altieri, tramite il proprio avvocato Livia Lauria, sceglierà una delle due opzioni per tentare di modificare il corso degli eventi. L’avvocato Lauria, tra l’altro, ha tra i suoi assistiti, come è noto, anche Gerardo Schettino che, considerato dall’Antimafia di Potenza a capo dell’omonimo clan ritenuto dalla Procura di stampo mafioso, è tra i motivi per i quali il consiglio comunale di Scanzano Joni-co, località considerata base operativa del sodalizio criminale, è stato sciolto, nel 2019, «essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalità organizzata». Ad ogni modo, il mandato del Commissario prefettizio Camerini, durerà sino a nuove elezioni e cioè fino a quando il Sindaco ed il Consiglio comunale non saranno rinnovati con «altre consultazioni elettorali».

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