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ALLARME “LISTA DELLA SPESA” DI BUSCIOLANO DAI SINDACATI, ISTANZA D’ACCESSO AGLI ATTI

Chiesta la pec dello scandalo con cui il capo di Gabinetto s’è intromesso nelle assunzioni in Regione

Il “sub monarca” Michele Busciolano, in realtà capo di Gabinetto di Bardi, all’ombra della “Pieni Poteri” del presidente, sembra proprio sempre più convinto che per lui tutto sia lecito anche se così non è, nè così mai potrà essere.
Con l’“arma” apparentemente più innocua, l’accesso civico generalizzato, i sindacati tutti, la “Triplice”, Cgil-Cisl-Uil, con Fedirets, aree Direr e Fedir, hanno iniziato a scavare sotto il trono di sabbia di Busciolano per cominciare, prima ancora di assestare i risolutori colpi sul merito, dalla mancata trasparenza.
Il terreno di scontro, sarà quello della “lista della spesa” di Busciolano sui concorsi pubblici della Regione.
Cronache Lucane, nel riportare della pesante ingerenza del capo di Gabinetto nella questione assunzioni, della nota diretta al Dirigente dell’Ufficio per-sonale e organizzazione, Travaglio, Ufficio ormai come abolito, o quantomeno quasi inutile, perchè Busciolano, come dimostra anche il caso dei 3 esperti esterni per la Struttura di missione Pnrr, che già ha un costo previsto di 160mila euro, dispone e comanda tutto lui, aveva lasciato l’indizio della data: 7 ottobre 2021.
Apprendendo i dati dalla stampa e, soprattutto, appurando come le notizie non siano state oggetto di smentita, i sindacati hanno chiesto, per l’appunto, tra gli altri destinatari competenti, anche allo stesso Busciolano, di avere la nota Pec del 7 ottobre 2021, nonché ogni altro documento, dato, informazione e atto, connesso e conseguente.
Poichè il tempo a via Verrasto scorre con dilatate modalità, data, tuttavia, l’importanza del tema, concorsi pubblici e ingerenze del capo di Gabinetto nelle assunzioni in Regione, sottolineato, nella richiesta di accesso agli atti, come l’istanza ha pienamente i caratteri dell’urgenza. Da Busciolano, ma non solo dal capo di Gabinetto, nella lista vanno citati anche il presidente Bardi e gli assessori, c’è un Decreto legislativo, il 165 del 2001, che, in riferimento anche alle successive modifiche, risulta, seppur puntualmente richiamato in atti e delibere, sconosciuto nei contenuti. Non a caso, un articolo, il 6, del decreto legislativo citato, prevede che le amministrazioni pubbliche nel definire l’organizzazione degli uffici, adottino, in conformità al piano triennale dei fabbisogni, gli atti previsti dai rispettivi ordinamenti, «previa informazione sindacali, ove prevista nei contratti collettivi nazionali». Chissà perchè, fingendo di non conoscere le motivazioni, i sindacati non erano stati messi al corrente della “lista della spesa” di Busciolano sul Piano triennale dei fabbisogni 2021- 2023, così come approvato dalla Giunta a metà settembre scorso. Con la “lista della spesa”, esplicative, per esempio, quelle specificazioni agli scorrimenti di graduatorie, Busciolano, di sua sponte, ma «d’ordine del Presidente», ha indicato le modalità con le quali procedere al-le assunzioni, ovvero all’attuazione del Piano triennale dei fabbisogni di personale. Cioè, chi e come e dove lo vuole. Andando oltre le proprie competenze, il capo di Gabinetto Busciolano ha messo le mani nelle assunzioni iniziando qua e là a comunicare quali e dove saranno con mobilità volontaria, quali le stabilizzazioni e quali, tra le altre cose da ricordare che in mani-ra apparentemente non logica ha chiesto pure 1 amministrativo-contabile che abbia il requisito dell’iscrizione all’Albo dei giornalisti, tramite scorri-mento di graduatorie. Lo scontro sulla mutilata «stagione dei concorsi» è solo al via: il fischio d’inizio, l’accesso agli atti da parte dei sindacati.

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