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LA RIFORMA ALLEGGERISCE LE BUSTE PAGA

La Uil su revisione delle aliquote contributive: penalizzeranno i lavoratori. Chiesto incontro con Orlando

AMMORTIZZATORI SOCIALI E ALIQUOTE CONTRIBUTIVE

UIL: Alleggerimento sulle buste paga di lavoratrici e lavoratori dipendenti

 

Nella riforma degli ammortizzatori sociali prevista in Legge di Bilancio, con la revisione delle aliquote contributive, si profila un alleggerimento sulle buste paga di lavoratrici e lavoratori dipendenti. Una novità non da poco, tenuto conto che interessa in media tra i 5 e i 7 mila lavoratori lucani che solo a settembre scorso hanno utilizzato 1,9 milioni di ore di cassa integrazione guadagni ordinaria per un totale di 15 milioni di ore da gennaio a settembre.

È quanto emerge da una simulazione della UIL Servizio Lavoro, Coesione e Territorio, in seguito alla revisione delle aliquote previste dalla Legge di Bilancio per le aziende da 6 a 15 dipendenti e per le aziende da 16 a 50 dipendenti su uno stipendio medio del settore privato che corrisponde a 21.000 euro lordi. Tale revisione comporta aumenti medi complessivi di 73 euro annui per le aziende da 6 a 15 dipendenti e di 221 euro annui per le aziende da 16 a 50 dipendenti.

Le aliquote sono ripartite per 2/3 a carico dell’azienda e per 1/3 a carico del lavoratore.  Con la riforma in un’azienda da 6 a 15 dipendenti il costo della contribuzione passerà da 95 euro annui a 168 euro, ciò significa che per l’azienda si passerà dagli attuali 63,50 euro a 111,30 euro e per un lavoratore da 31,50 euro a 56,70 euro. Mentre in un’azienda da 16 a 50 dipendenti la contribuzione passerà dagli attuali 136,50 euro a 357 euro annui, il che significa che per l’azienda si passerà dagli attuali 90,30 euro a 237,30 euro e per un lavoratore dagli attuali 46,20 euro si passerà a 119,70 euro.

Per il segretario regionale Uil Vincenzo Tortorelli, pur condividendo la necessità di una revisione del sistema degli ammortizzatori sociali non si può accettare che ci sia un aggravio sulle buste paga di lavoratrici e lavoratori già duramente penalizzati dal continuo ricorso alla cig per ‘emergenza sanitaria COVID-19’ a testimonianza che gli effetti della pandemia su produzione ed occupazione sono ancora pesanti. L’aumento delle aliquote deve essere ben calibrato e utile a tenere in equilibrio il sistema senza, però, fare cassa. Tra l’altro si ipotizza di sostenere gran parte dell’aumento nel primo anno di vigenza, attraverso la fiscalità generale.

La Uil  chiede al Ministro Orlando di convocare subito un incontro non solo con le parti datoriali, ma anche con le parti che rappresentano le lavoratrici e i lavoratori che in questa operazione di riforma rischiano di essere gli unici a pagarla.

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