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SCANZANO, NEL COMUNE SCIOLTO PER MAFIA LA CAMPAGNA ELETTORALE È PIÙ TESA CHE MAI

VERSO IL VOTO Clima incandescente dopo la denuncia dell’ex sindaco Iacobellis sulle minacce alla moglie. Nel mirino le lotte contro le infiltrazioni mafiose

MATERA. «Certo a me dispiace che per colpire me hanno subito danni anche i miei vicini, ma se la mia famiglia a distanza di tempo deve ancora subire tutto questo credo sia arrivato il momento di lasciare». Così in un post su Facebook Salvatore Iacobellis, sindaco dem di Scanzano Jonico dal 2006 al 2016, denuncia di un tentativo di aggressione nei confronti della moglie avvenuto la scorsa domenica.
L’ex primo cittadino del comune sciolto per infiltrazioni malavitose nel 2019 mentre era sindaco Carmelo Ripoli, ha deciso di denunciare pubblicamente l’accaduto solo nelle ultime ore.
L’aria che si respira a Scanzano Jonico non è certo delle migliori. La denuncia di Iacobellis è certamente un monito che deve far riflettere i cittadini scanzanesi, che il 7 novembre sarà chiamata alle urne dopo che il Comune a fine 2019 era stato sciolto per infiltrazioni mafiose.
Infatti, Scanzano è tra i comuni italiani rientrati nel decreto della ministra Lamorgese sulle elezioni amministrative nei comuni sciolti per infiltrazioni di tipo mafioso. Il consiglio comunale di Scanzano jonico, infatti, insieme ad altri sei centri, era stato dichiarato decaduto dal Ministero degli Interni nel dicembre 2019 con successiva nomina del commissario prefettizio. Gli elettori di Scanzano jonico saranno chiamate a scegliere tra liste civiche composte ciascuna da 12 consiglieri. Si tratta di ”Scanzano Rinasce” guidata da Mario Altieri che ha amministrato il comune jonico tra il 1991 e il 1993 e tra il 1997 e il 2006. Il candidato sindaco del centrodestra ha certamente un passato non facile alle spalle, fu sotto la lente di ingrandimento per ipotesi di brogli elettorali. La sua lista è certamente nota per la presenza del consigliere regionale della Lega Pasquale Cariello, anche lui nella lente d’ingrandimento del-la distrettuale antimafia che qual-che mese fa operò una perquisizione nei suoi confronti.
A contendersi la fascia anche l’ex sindaco Raffaello Ripoli, eletto nel 2016, alla guida del Comune fino allo scioglimento con la lista “Riscatto per Scanzano” e ”Siamo Scanzano” presieduta dal candidato sindaco Rocco Durante. Ritornando sulla questione delle minacce subite da Iacobellis è stato stesso lui a raccontarlo sui social. «Domenica sera – scrive – mia moglie è stata prima insultata e poi ha subito un tentativo di aggressione, per fortuna l’aggressore è stato trattenuto da avventori di un bar che colgo l’occasione per ringraziare».
Per Iacobellis le “colpe” attribuite dall’aggressore alla moglie, sono «primo essere mia moglie, secondo non dovevamo parcheggiare la macchina vicino a quella del figlio, perché se sai di essere nel mirino devi parcheggiare lontano, perché se ti bruciano la macchina come in effetti è successo, si deve bruciare solo la tua». Il riferimento è a quanto accaduto nel 2016, quando fu incendiata la sua auto.
«Non è la prima volta che ci tocca subire invettive di questo tipo – si legge nel post – già un po’ di anni fa un gruppo di mamme scrisse al prefetto e alla preside della scuola che bisognava costruire un muro per separare i percorsi di ingresso tra me e gli studenti, perché, cito le testuali parole, se lo fanno saltare in aria la cosa importante che in quel momento sia solo». Parole forti che hanno trovato solidarietà sui social. Iacobellis ha più volte denunciato il sistema malavitoso presente nel suo comune e nel Metapontino. Ora la parola passa ai cittadini che da tempo dichiarano di essere stanchi del clima che si respira. Più volte infatti hanno preso le distanze da atteggiamenti ritorsivi e che minano la tranquillità della comunità. Con il nuovo sindaco ora sperano di cambiare.

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