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ACCORDO STELLANTIS: “ORA SOSTENERE COMPETITIVITA’ DI INDOTTO E TERRITORIO”

Il commento di Confindustria Basilicata ai nuovi impegni assunti per il 2024 per lo stabilimento di Melfi

POTENZA, 30 giugno 2021 – “L’accordo Stellantis che prevede per lo stabilimento di Melfi, a partire dal 2024, la  produzione di quattro modelli completamente elettrificati e l’assemblaggio di batterie elettriche, rappresenta un significativo passo in avanti che finalmente ci restituisce una prospettiva di cauto ottimismo nel futuro, dopo mesi di giustificata apprensione”: è questo il commento che presidente di Confindustria Basilicata Francesco Somma e il presidente della sezione Industrie meccaniche, elettriche ed elettroniche, Carlo Carulli affidano a una nota congiunta, in cui, però, evidenziano: “Si aprono ora nuove sfide per il comparto dell’automotive lucano che, proprio alla luce delle rilevanti novità emerse dalle trattative tra multinazionale e sindacati, vanno affrontate con maggiore vigore e senza cedere alla tentazione del facile entusiasmo”.

A tal proposito – spiegano Somma e Carulli –nei prossimi mesi, i fornitori di primo e secondo livello facenti parte del parco industriale di Melfi dovranno confrontarsi con Stellantis in merito alle prospettive legate ai nuovi business previsti per la fabbrica lucana. Occorre pertanto uno sforzo comune per garantire la necessaria competitività tecnico-economica, al fine di affrontare una sfida competitiva dai confini globali e dagli esiti affatto scontati. L’indotto va sostenuto con strumenti adeguati. E’ fondamentale, ad esempio, offrire ad esso la possibilità di avvalersi di mezzi di incentivazione quali i contratti di sviluppo che la Regione sta studiando per implementare gli investimenti in innovazione e tecnologia,  rafforzando in tal modo gli standard competitivi. Così come è necessario continuare a investire per creare fattori di contesto in grado di restituire complessivamente maggiore capacità competitiva al polo produttivo, soprattutto in relazione al superamento del consolidato gap infrastrutturale”.

“Infine – concludono Somma e Carulli – consideriamo l’impegno annunciato relativamente all’assemblaggio delle batterie come un avanzamento sicuramente importante ma non sostitutivo, né esaustivo, della richiesta di allocare a Melfi il mega investimento per la gigafactory di batterie destinate alle auto elettriche. Una proposta che fino a ora ha trovato larga convergenza istituzionale, a livello locale, e che ora va accompagnata con un più incisivo endorsement in termini sovraregionali, alla luce della straordinaria portata delle ricadute di crescita economica e occupazionale ad essa collegata”.

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