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VACCINI, SCATTANO LE PERQUISIZIONI

La Questura di Potenza ha acquisito presso l’Asp gli elenchi. Già lo scorso febbraio si parlava di “liste vip”

In lista senza averne diritto, in barba a a qualsiasi regola (e probabilmente anche al buon senso). L’ultimo caso è quello di Potenza. Dopo gli scandali in altre regioni anche in Basilicata si scava tra gli elenchi per trovare i “furbetti” dei vaccini. Sono coloro che, abili a infilarsi negli spiragli di regole non sempre chiare e puntuali, abilmente aggiunti nella lista degli “aventi diritto” da amici o amici di amici, sarebbero riusciti a farsi somministrare il vaccino anti-Covid prima di persone che, sia sotto il profilo dell’età anagrafica sia per condizioni di salute, senza alcun dubbio avrebbero dovuto avere la priorità.

La squadra mobile di Potenza su disposizione della Procura della Repubblica avrebbe perciò deciso di acquisire nella giornata di sabato presso l’Asp gli elenchi dei vaccinati per verificare se siano stati sottoposti a vaccino soggetti che non avevano diritto secondo le priorità indicate dal Ministero della salute.

Cronache Lucane già nell’edizione di sabato aveva mantenuto accesi i riflettori sulla notizia che da giorni si ricorreva. I magistrati potentini vogliono vederci chiaro dopo le segnalazioni di dosi inoculate a persone che non ne avevano, ancora, diritto. A sottolineare che servivano dei controlli anche il parlamentare lucano del Pd Vito De Filippo che tramite un tweet venerdì (come riportato in foto) aveva “punzecchiato” il governo si nazionale che regionale a controllare queste liste. Già nel febbraio scorso la Procura di Potenza avrebbe acquisito dall’Asp i nomi di coloro che hanno ricevuto la dose del siero Pfizer sospettando che tra questi vi fossero persone che non ne avevano diritto essendo riservato, essendo la prima fase riservata al personale sanitario.

Adesso, invece, la Procura avrebbe acquisito tutti gli elenchi relativi alle diverse tipologie di vaccini. Tra quelli finiti sotto la lente di ingrandimento, secondo i ben informati, qualche dirigente, avvocati e commercialisti, ma anche qualche funzionario della Regione Basilicata. Sono stati individuati esaminando i nomi riportati sugli elenchi dei vaccinati, segnando tutte le possibili anomalie.

Documentazione corposa che la procura di Potenza avrebbe acquisito sui presunti “furbetti” che avrebbero “saltato la fila” per ottenere una dose di vaccino in netto anticipo rispetto al cronoprogramma fissato nell’ambito delle linee guida tracciate dal Governo e costantemente aggiornate attraverso l’interlocuzione con le regioni.

Dopo i sanitari, ricordiamo che è toccato al personale e agli ospiti delle Rsa poi agli over 80 e infine solo da pochi giorni alle categorie ultra fragili e al personale scolastico. Gli inquirenti vogliono accertare anche se le inoculazioni aggiuntive rispetto a quelle previste dal cronoprogramma nazionale concordato tra governo e regioni siano state ricavate o meno dalle quantità residue presenti nelle singole provette.

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