AFFIDAMENTOPOLI, I MILLE E UNO PROBLEMI DEL SITO DEL COMUNE

Continua l’inchiesta di Cronache Lucane relativa alla “pioggia” di affidamenti diretti che pare “annegare” una buona fetta dell’operato recente, in diversi campi, del Comune di Potenza: una “perturbazione” che, come più volte specificato, non ha fatto affiorare nessun margine di illegalità ma che, al contempo, ha lasciato qualche “ombroso” interrogativo sulla complessiva “narrativa” correlata. E, nei giorni scorsi, abbiamo “scrutato” alcune delle azioni messe in campo in relazione al settore scolastico, in modo particolare connesse ad alcuni lavori di stampo edile rivolti a diverse strutture scolastiche del capoluogo, ma anche in relazione ai trasporti pubblici. Tra i tanti interrogativi che ci siamo posti, nel nostro tempestoso navigare in un mare colmo di dubbi e incertezze, un unico faro (purtroppo, non particolarmente “luminoso”) siamo riusciti a trovarlo: il sito web del Comune di Potenza.

In modo particolare, una delle sezioni sicuramente più cliccate (quella relativa alle determine dirigenziali), non ci ha restituito, nella nostra piuttosto lunga consultazione, un’esperienza particolarmente… digeribile. Al netto non solo di una nostra eventuale “impreparazione” tecnologica (seppur, nel nostro settore, sia ormai fida compagna da decadi) ma anche delle tante pagine d’errore e i canonici “404” (il leggendario “Not Found”, uno dei codici di stato del protocollo Http e che indica sostanzialmente un contenuto, appunto, non trovato) che appaiono d’improvviso. In generale, la qualità della navigazione si è mostrata piuttosto “vetusta” e, appunto, difficile da metabolizzare: spesso e volentieri, ad esempio, cliccando sulle funzioni “mappa” e “cerca” apposte nella barra di visualizzazione della sezione “Determine”, il sito restituisce un errore che ti obbliga a ritornare alla pagina iniziale dove, appunto, riselezionare la sezione “Determine” per poi ritornare alla schermata principale dove reinserire la parola chiave.

Addirittura, la sezione “Contattaci” che, in teoria, dovrebbe servire a rispondere alle richieste d’aiuto dell’utenza, porta ad un secco “nessun risultato” che, ancora una volta, ci obbliga a ritornare al “via”. Un via che, comunque, è anch’esso piuttosto “farraginoso”: il motore interno del sito pare poggiarsi, in base alla nostra esperienza, su di una indicizzazione “vecchio stampo”, dove anche la variazione di una singola lettera da maiuscolo a minuscolo potrebbe restituire risultati differenti (e alle volte, quel tanto che basta a pensare che ciò che cerchiamo non vi sia affatto… in stile “sliding doors”).

Quindi, nessuna funzione di “smart searching”, in linea con i moderni motori di ricerca (anche di siti tutto sommato “piccoli”) e tanto olio di gomito in più per chi dovesse cercare una particolare determina basandosi unicamente sulle parole. In aggiunta, anche la funzione relativa all’inserimento della data non si è presentata in forma “smagliante”: il sito, infatti, ti obbliga ad inserire una data di inizio e di fine e, quindi, margini specifici per la ricerca. Se, ad esempio, mettessimo una data d’inizio ed una parola chiave e non una data di fine (che, nei motori di ricerca moderni, in linea di massima, significa sottointendere “sino alla data odierna”), il sito ci restituirebbe un perentorio “Data di fine periodo mancante! Inserire una data valida!”.

Con lo connotazione che, se non si ha contezza precisa della finestra cronologica… son “dolori”. Ultima e non per “fastidio” (anzi, probabilmente la più “noiosa” di tutte): lasciare una “tab” aperta, per diversi minuti e nel mentre se ne aprono altre per la consultazione, potrebbe portare ad un perentorio “accesso negato” costringendo l’utente, ancora una volta, a tornare indietro e ripartire da capo. Ora, immedesimatevi in chi, per lavoro, deve passare al “setaccio” diverse determine: quasi, un’impresa