AttualitàBasilicata

MARATEA: PARAPIGLIA IN COMUNE

Al pronto soccorso il sindaco Stoppelli e l’assessore Crusco. La stessa è revocata ieri assieme a Glosa: rimpasto in atto


Un parapiglia inatteso in Comune a Maratea, protagonista una “porta” degli uffici municipali della Perla del Tirreno e con vittime, due illustri rappresentanti del Comune marateota: il sindaco Stoppelli e l’assessore (ormai ex) Crusco. E non solo: il Comune di Maratea con un decreto sindacale, ha anche revocato ieri il “grado” di assessore non solo della Crusco, delegata ai Lavori Pubblici, Viabilità, Patrimonio, Agricoltura ma anche a Glosa, delegato ad Igiene e sanità, Ambiente, innovazione tecnologica del territorio ecc. Entrambi gli ex esponenti di Giunta, candidatisi con il gruppo politico “Rinascita”, assieme al consigliere comunale Limongi, erano nei giorni scorsi migrati proprio da “Rinascita” in Forza Italia, creando il primo nucleo azzurro nella città marateota.

IL FATTO

Per tentare di chiarire e ricostruire il fatto dalla “sorgente”, abbiamo contattato sia il sindaco Stoppelli che l’ex assessore Crusco. Seppur all’inizio fosse circolata l’idea che alla base ci fosse stato un acceso litigio, l’ipotesi è stata immediatamente bollata come non vera dal primo cittadino di Maratea che, ascoltato dalla nostra redazione, ha dichiarato: «Ero nella mia stanza – ha sottolineato Stoppelli – e stavo per partecipare ad una riunione. Alché, si è presentata la consigliera Crusco che ha spinto la porta con forza perché voleva entrare a tutti i costi, anche se io le avevo detto di non farlo. Così, mi sono procurato una ferita, perché la cosa mi ha indotto a torcere un pollice. Per questa ragione, ho dovuto recarmi in ospedale dove mi è stata messa una stecca e mi è stato somministrato un antidolorifico». Abbiamo naturalmente ascoltato anche le parole dell’ex assessore Crusco: «Sono andata in Comune ed ho chiesto dove fosse il sindaco. Sono andata alla sua porta e lui era in riunione: ho bussato – ha detto Crusco – ma lui non si aspettava che fossi io. Per ostruirmi il passaggio e far sì che non entrassi, ha quindi fatto forza e mi ha spinto, ma sono comunque riuscita ad entrare. All’interno – ha detto Crusco – ho trovato gli esponenti di minoranza». «Io non ne sapevo nulla» ha sottolineato Crusco che ha fatto sapere di esser stata al pronto soccorso perché ha riportato dei «segni sul collo» e di aver presentato «regolare denuncia».

LA REVOCA

Altra questione cruciale, occorsa anch’essa ieri, la revoca: si legge nel documento ufficiale del Comune di Maratea, causata da una situazione di “dissidio” creatasi tra Crusco, Glosa e Limongi nei confronti dell’operato dell’amministrazione Stoppelli, secondo le motivazioni indicate nero su bianco dal sindaco nel decreto di revoca. Lo stesso sindaco ha indicato diverse questioni che lo avrebbero indotto alla revoca, tra cui «nel corso degli ultimi mesi – si legge tra le motivazioni – in occasioni sia di natura istituzionale e non, nonché tramite mezzi di comunicazione social utilizzati all’interno del gruppo di maggioranza, sia da parte degli Assessori Crusco e Glosa che dal Consigliere Limongi sono stati tenuti atteggiamenti non consoni alla carica ricoperta e comportamenti di fatto contrari alla lealtà nei confronti del Sindaco, generando e/o alimentando in alcune occasioni situazioni di conflittualità anche con altri componenti del Consiglio Comunale del gruppo di maggioranza». In tarda serata, è giunto in aggiunta un altro decreto sindacale, con cui si è disposta la nomina del consigliere comunale Piscitelli, eletta con il gruppo “Cambia Menti” e fino all’altro ieri all’opposizione, ad assessore con delega alle «politiche della persona, giovanili, sociali, dell’infanzia, diritti dei bambini, volontariato e associazionismo, famiglia, risorse educative, politiche per l’integrazione».

«RITORSIONE POLITICA»

«La revoca delle deleghe di assessori a Francesca Crusco e Biagio Glosa da parte del sindaco di Maratea Daniele Stoppelli ha il chiaro significato politico di ritorsione nei confronti dei due esponenti di Forza Italia»: così il gruppo Forza Italia del Consiglio Regionale. «Un atto senza alcuna giustificazione plausibile – ha detto il gruppo – che si ritorce direttamente contro il sindaco isolandolo dalla politica regionale e in particolare dalla comunità di Maratea che ha eletto i nostri tre Consiglieri con un consenso diretto». Anche la consigliera regionale di Parità Pipponzi, ha asserito che «è inaccettabile quanto accaduto ai danni dell’Assessora Francesca Crusco, del Comune di Maratea. Sono indignata ed attiverò, quale Consigliera regionale di Parità della Basilicata, ogni azione che la legge mi attribuisce ai sensi del Codice sulle pari opportunità».

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti